La luce della finestra mi finisce sugli occhi, facendomi svegliare di malavoglia.
I meravigliosi momenti di ieri passati con Ace percorrono subito la mia mente, togliendo il malumore.
Un sorriso si estende sulle mie labbra, guardo la mia mano destra e sorrido ancora di più. Cavolo non ho realizzato che sono la sua ragazza! Mi sembra un sogno!I miei pensieri vengono interrotti dal mio cellulare che ha iniziato a squillare, lo prendo e guardo chi è. Papà? Perché mi sta chiamando a quest'ora?
-Pronto Papà, che succede?-
-Scusami se ti ho chiamata a quest'ora Sofia, ma devi venire subito nel cortile, ti aspetto lì.-
-Va bene papà, mi vesto e corro da te.- Riattacco posando il telefono sul comodino. Ma che diamine sarà successo? Dal tono non ho capito se era preoccupato o altro, meglio che mi sbrighi.
Mi alzo di scatto dal letto e mi tolgo il pigiama, apro l'armadio e prendo il primo paio di pantaloni che trovo, cioè un paio di shorts di stoffa rossi e una maglietta nera con sopra lo stemma di famiglia.
Indosso tutto velocemente e calzo le mie converse. Prendo chiavi e telefono e scatto subito verso il cortile.
Per fortuna non ho incontrato nessuno nei corridoi e quindi arrivo in cinque minuti fuori, come mi aveva detto papà, vado nel cortile davanti all'edificio e lo trovo in una delle panchine mentre è intento a leggere il giornale.
Mi dirigo da lui e mi siedo vicino, appena mi vede piega il giornale e mi guarda serio.
"Scusami se ti ho svegliata così presto ma la cosa è alquanto urgente." Il suo sguardo è serio.
"Non ti preoccupare papà, ero già sveglia. Adesso dimmi tutto, cosa è successo?" Lo guardo curiosissima. Cosa vorrà dirmi?
"Stamattina mi hanno chiamato dall'ospedale, era il medico curante della nonna."
"E che ha detto? È guarita?!" Chiedo sorridendo.
Mia nonna, la madre di mio padre e di zio Corazon, è da quasi un anno che è in ospedale a causa di una malattia molto grave, un cancro al seno.
Lei mi ha fatto da madre, da amica e confidente quando ero piccola, ma anche ora e gli voglio un mondo di bene!Mio padre mi guarda serio e abbassa lo sguardo.
"Mi dispiace tesoro, ma la nonna non ce la fatta. Mi hanno chiamato per dirmi che se ne è andata stanotte, nel sonno." Mi irrigidisco di colpo appena sento la notizia. No no no... Non può essere vero... La mia nonnina...
Numerose lacrime solcano i miei occhi per poi rigare le mie guance, sono totalmente scioccata, non riesco a credere che una donna forte, bella e determinata come la nonna abbia perso contro quella malattia.
"P-Papà... Non è vero... D-Dimmi che non è vero!" Lo guardo speranzosa, ma lui nega con un cenno della testa.
"Vorrei poterlo dire. Credimi."
"No! Non è vero! PERCHÉ LEI?!" Urlo fregandomene di chi può sentirmi e corro via in lacrime. Adesso voglio solo stare un po' da sola.
Corro fino a che non ho più fiato e mi ritrovo nel giardino vicino al campo da basket, mi siedo su una panchina e prendo il cellulare aprendo WhatsApp.
~Cristal oggi non so se potrò venire a lezione, perché stamattina mio padre mi ha dato una notizia terribile. Se vengo non farmi domande, te lo dirò appena avrò assimilato tutto.~ premo il tasto invio e guardo l'ora, sono le 6:45 e ho ancora un bel po' di tempo per stare sola, blocco il telefono e lo rimetto in tasca.
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One Piece's Campus
FanfictionSiamo cinque ragazze con la stessa passione. Il fantastico mondo di One Piece! Questa è una fanfiction che ha come personaggi le protagoniste delle nostre storie e tutti coloro che fanno parte dell'omonimo universo del mitico One Piece. Speriamo...