12 Desideri di vendetta

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Landon guardava con diffidenza il piatto di carne di cervo che aveva poggiato sulle gambe mentre si raffreddava lentamente. Accanto vi erano delle verdure non meglio identificate... e quelle le guardava con ancora più diffidenza.

<<Secondo te sono radioattive? Ci ammazzeranno?>> chiese a Tander, seduto davanti a lui, mentre stava sollevando in aria parte delle verdure e studiandole con occhio critico.

Si trovavano nell'alloggio delle reclute, seduti sui letti in cui avevano dormito. Era uno dei pochi posti ad essere ossigenato, e inoltre, a loro non era permesso mangiare nella sala comune dove, in quel momento, erano radunati tutti i Radiati per il pranzo. Secondo Akiva sarebbe stato meglio se non si fossero fatti vedere tanto in giro per il momento, almeno fino a quando la salute di Atreo non fosse migliorata. Non era solo la posizione del Capo clan in quel momento ad essere precaria.

<<Dipende>> rispose Tander

<<Dipende da cosa? Smettila di essere sempre così criptico!>> Landon gli lanciò un'occhiataccia.

<<Dipende se preferisci morire da un pezzo di carne radioattivo o dalla fame>>

<<Ma che simpatico...>> Landon, frustrato, gettò il piatto sul letto e appoggiò il mento sulle mani, fissando con disgusto Tander che si ficcava in bocca una forchettata di cibo. Masticò e mandò giù tutto. Alcuni secondi dopo spalancò gli occhi e si portò le mani alla gola. Iniziò a tossire, con la faccia paonazza e in pochi secondi stramazzò a terra.

Landon si chinò su di lui e iniziò a scuoterlo, il cuore che gli batteva forte nelle orecchie: << Ehi amico... Tander... dai svegliati! Ma che cazzo, Tander! Alzati!>>

Nessuna risposta, nessun movimento. Sembrava morto.

<< Buuh!>> Tander spalancò gli occhi, prese il compagno per le spalle e lo gettò a terra, mentre si alzava.

<<Brutto stronzo che non sei altro! Ma ti sembrano scherzi da fare!>> mentre Landon inveiva, Tander si teneva la pancia con le braccia, sconquassato dalle risate.

<< Ma guardali, sono proprio carini. Allora è questo che gli insegnano nel Sito: non imparano a combattere, ma a comportarsi come una coppia di fidanzatini... ecco perché perdono sempre le battaglie>> Nella struttura, senza farsi sentire, erano entrati due Radiati. Quello che aveva parlato era alto, molto più di Landon, con il fisico possente e i muscoli in rilievo. I capelli ricci neri gli ricadevano sugli occhi, altrettanto scuri, in netto contrasto con gli occhi nocciola del compagno. Quest'ultimo non aveva la stessa corporatura slanciata dello stronzo, ma era molto più muscoloso e piazzato. Aveva un ghigno malefico sul volto e gli occhietti porcini brillavano di cattiveria.

Tander si mise dritto e li guardò entrambi negli occhi: << Cosa volete? C'è qualche problema?>> Nel frattempo Landon si era rialzato da terra, e con i pugni stretti lungo i fianchi fremeva, ansioso di rispondere a quel grandissimo pezzo...

<<Siete voi il problema. Siete venuti qui, dormite nei nostri letti, mangiate il nostro cibo. Non so neanche come avete fatto a convincere il nostro Capo clan a farvi restare, e come se non bastasse, state portando dalla vostra parte anche il prossimo Capo clan.>> Lo stronzo si era avvicinato troppo, il petto grosso e muscoloso che si alzava e abbassava velocemente a pochi centimetri da quello di Landon.

<<Ti ricordo che non ci siamo consegnati di nostra spontanea volontà. Siete stati voi a catturarci, quindi, per quanto mi riguarda, siete voi il problema!>> Landon allungò le braccia e spinse via l'energumeno. Questi barcollò all'indietro andando a finire sul suo compagno con una serie di grugniti.

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