CAPITOLO 1

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NARRATORE

Quel lunedì mattina, quando la sveglia suonò, Claire era tesa e agitata ma non sapeva il perchè. E, credetemi, avrebbe ucciso qualcuno pur di capire il motivo del suo stato d'animo.

Si fece una doccia cercando di calmarsi, ma fu inutile. Una volta uscita dal bagno, si vestì e andò in cucina, dove la madre, che la stava aspettando, le aveva già preparato la colazione, si accomodò su una sedia e, nonostante lo stomaco chiuso, mangiò silenziosamente. Finito il pasto prese le chiavi dell'auto e lo zaino e si avviò verso la porta. Girandosi e tornando in cucina si ricordò di una cosa.

"Mamma, ti ricordi che oggi torno più tardi, vero? Ho i preparativi per la festa di Halloween a scuola."

"Certo tesoro. Ricordati di prendere i soldi per il pranzo, sono sul mobiletto a fianco alla porta."

"Grazie mamma, a stasera. Sarò a casa per cena."

"A stasera."

CLAIRE'S POINT OF VIEW

Uscii dalla porta di casa e salii in auto. Infilai le chiavi nell'accensione e partii. Il traffico mattutino era piuttosto scorrevole e ci misi meno tempo del solito per arrivare nel parcheggio scolastico. Cercai un posto vuoto e parcheggiai, scesi dalla mia auto e, a passo svelto, mi diressi verso l'interno dell'edificio. Nei corridoi, gruppetti di studenti e coppiette erano intenti a parlare o sbaciucchiarsi, io camminai più infretta che potei per raggiungere il mio armadietto e liberarmi del peso dei libri nello zaino. Lo svutai e presi solo i libri delle prime ore, tanto dopo il pranzo, sarei tornata a cambiarli per proseguire con le lezioni fino alle 15.

La scuola mi piaceva, cercavo di impegnarmi in tutte le materie e, con mia grande soddisfazione, ci riuscivo. Erano pochi mesi che frequentavo quella scuola, mi ero trasferita da poco, per il lavoro di mia madre, e non avevo molti amici, e i pochi che avevo, li definirei conoscenti.

"Ciao, Claire."

"Ciao, Mary." Ecco, lei era quella che, forse più di tutti, cercava di essere carina con me, e di essere veramente mia amica.

"Claire, questo venerdì sarà il mio compleanno, e volevo chiederti se ti va di venire a casa mia a cena. Sai, così potremmo conoscerci meglio. E dopo cena, ho organizzato una piccola festa in un posto molto carino. Ovviamente sei invitata. Spero che-"

"Si, mi farebbe piacere." Non la lasciai finire. "Devo solo avvisare mia madre. Non credo ci siano problemi."

La campanella suonò, e ci informò che dovevamo avviarci in classe.

"Mary, cosa hai la prima ora?"

"Storia, tu?"

"Anche io, andiamo insieme?"

Ci avviammo verso la classe e, una volta entrate, ci sedemmo vicine. Non feci in tempo a sedermi che entrarono loro, le Cheerleader. Senza rendermi conto di quello che stava succedendo, una di loro mi prese il blocco degli appunti dal banco, e lo scaraventò fuori dalla finestra.

Calma Claire. Respira e conta fino a 100 prima di fare qualsiasi cosa. La mia voce interiore stava cercando di farmi ragionare. 1...2...3... Mi alzai di scatto dalla sedia e presi per i capelli quella che, delle 3, era più vicina.

"Adesso, tu, scendi quelle fottute scale" indicai la porta della classe, dalla quale si vedevano le scale. "E vai a recuperare i miei appunti. O giuro che ti stacco i capelli!" Sibilai.

Lo sguardo di tutti era su di me, lasciai la presa e lei, con le lacrime agli occhi, si diresse fuori dall'aula per andare a prendere i miei appunti.

Cuore BastardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora