CAPITOLO 31

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JUSTIN'S POV
Claire non sapeva ancora della vacanza, Mary l'aveva praticamente costretta a comperare cose nuove con la scusa di buttare il passato alle spalle, ed ovviamente io avevo pagato.
Era il giorno prima della partenza e non si sa perché Mary e Ray avevano deciso di prendere una torta, come regalo per 'la nuova Claire'. Dopo cena la situazione, forse proprio per la torta, si fece alquanto imbarazzante e non sapevamo come uscirne. Ma trovai un modo, mantenendo però l'effetto sorpresa della vacanza. O almeno ci avevo provato.
"Allora, Claire, hai preparato i bagagli?"
Mi guardò con aria molto stupita.
"Bagagli? Per cosa?"
"Domani si parte."
Fece un gridolino eccitato per la gioia.
"Dove andiamo? Ti prego, dimmelo!"
"Non se ne parla! Ora vai a fare i bagagli, metti dentro abbigliamento vario." La guardai. "E no! Non ti dirò altro. Lo scoprirai domani."
Sbuffò ed andò in camera a preparare le valigie. Quando ebbe finito la sentii gridare il mio nome dalle scale, mi affacciai e la vidi seduta su una delle valigie.
"Mi servirebbe una mano a portare questa cosa di sotto."
Salii le scale e tirai su la valigia, pesava veramente tanto.
"Cosa ci hai messo dentro? Un elefante?"
"Sai, qui nessuno mi dice dove siamo diretti e di conseguenza ho messo dentro un po' di tutto."
Tornai di sotto e posai la valigia davanti alla porta, gli altri andarono a prendere le loro e Kyle portò anche la mia, evitandomi le scale.
"Bene, direi di puntare le sveglie alle 6. E di andare a dormire."
"Alle 6??? Cavolo Justin! Neanche il sole si alza così presto la mattina!"
"Su su, andiamo a dormire Kyle."
"Almeno lei ti fa ragionare." Mi girai verso Claire. "Mi piace Gwen. Lo tiene a bada."
Claire sorrise "Si, anche a me piace. Andiamo a letto anche noi?"
"Meglio. Buona notte Mary, buona notte Ray."
"Notte ragazzi."
Salimmo in camera nostra e ci preparammo per la notte. Mi infilai sotto le coperte, seguito da Claire, che posò la testa sul mio petto ed iniziò a disegnare cerchi immaginari su di esso.
"Grazie."
"Di cosa, Piccola?"
"Di tutto." Alzò lo sguardo per puntare nei miei occhi e mi diede un bacio. "Di esistere. Ti amo."
"Anche io. Buona notte."
Appoggiai le mie labbra sulle sue, in un bacio leggero e casto.

La notte trascorse serena. Nessun urlo da parte sua e, ad essere sincero, sembrava strano. Ormai mi ero abituato ad essere sveglio nel cuore della notte, a tenerla fra le braccia e a cullarla.

La sveglia suonò, mi alzai dal letto e mi accorsi di essere soli in stanza. Mi vestii ed uscii in corridoio. Quasi venni investito da Claire che era agitata e correva in giro per casa, con Mary e Gwen che la seguivano e le urlavano di sbrigarsi. Facendo attenzione a non essere travolto dalle ragazze scesi in cucina e feci colazione insieme a Ray e Kyle. Ogni tanto qualche gridolino seguito da risate ci arrivava alle orecchie e non potevamo fare altro che sbuffare rassegnati. Alzai lo sguardo sull'orologio.

"Cazzo! Siamo in ritardo!" Andai all'inizio delle scale "Ragazze! Siamo in ritardo!" Le chiamai.

"Arriviamo. Siamo pronte!"

Scesero le scale di corsa, aprirono la porta e corsero fuori. Fortunatamente Ray e Kyle avevano già caricato le valigie nele auto ed erano fuori ad aspettare. Chiusi tutto e mi diressi all'auto anche io.

"Pronti?"

Tutti annuirono, così potemmo finalmente partire.

Saliti sull'aereo ci sedemmo ai nostri posti, ci aspettavano più di 6 ore di volo. Claire aveva scoperto la meta e non smetteva di fare domande. Le spiegai che volevo che rimanesse più tempo possibile con i suoi genitori, che lei sarebbe rimasta da loro a dormire e che noi avevamo prenotato un hotel vicino a casa sua, in modo da non impiegare molto negli spostamenti.

"Ok. Però dobbiamo assolutamente andare a visitare Manhattan, l' Empire State, la Statua della libertà e il ponte di Brook-"

"E quando starai con i tuoi genitori?"

Cuore BastardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora