JUSTIN'S POV
Vederla con i suoi genitori mi rese felice, i giorni passati a New York, anche se pochi, l'hanno aiutata a non pensare e a liberarsi in parte dei mostri che la tormentavano.
Una volta partiti da New York, le 2 ore di volo che ci separavano da Cuba passarono in un baleno.
Quando Claire capì la nuova meta della vacanza, quasi si mise a piangere. Non si aspettava minimanente di andare al mare, su quell'isola che da sempre l'aveva affascinata.
Arrivati all'aeroporto de l'Havana, la navetta privata dell'hotel ci aspettava.
Presi la chiave della nostra stanza ed andammo a posare le valigie. Aprii la porta e la vista sulla spiaggia era fantastica, la stanza confinava con quelle degli altri, come il piccolo balcone, anche se me ne accorsi dopo, quando qualcuno bussò alla vetrata della finestra.
"Cazzo Ray!"
"I nostri balconi confinano."
"Davvero? E Quello di Ryan e Gwen?"
"Anche." Un ghigno si fece presente sulle nostre labbra.
"Non penserete di fare quello che sto pensando io, vero ragazzi?" Claire spaeva sempre cosa pensavamo. "Non ve lo permetterò. Povera Gwen, si spaventerà a morte!"
"Dai, è un piccolo scherzo innocente!"
"So quanto innocenti possono essere i vostri scherzi, e per questo non mi fido!"
"Tanto lo fremo lo stesso, lo sai vero?"
Sbuffò e si lanciò sul letto.
La cena dall'hotel era fantastica, davvero buona. Decidemmo di andare a bere qualcosa in uno dei tanti locali presenti in città. Dopo avere bevuto un paio di cuba libre e qualche shot di rum, tornammo in hotel, a dormire.
Il viaggio e le giornate passate in giro per New York ci avevano stancati. Avevamo bisogno di riposare tutti, ma io non riuscivo a dormire. Aspettai che Claire si fosse addormentata per andare a fumare una sigaretta, e con mio stupore, trovai sui loro balconi anche Ray e Kyle.
"Anche voi non riuscite a dormire?"
"Si, non so come mai. Cioè, sono stanco e l'unica cosa che vorri in questo momento è ritrovarmi fra le braccia di Morfeo, ma non ci riesco."
"Come ti capisco."
Anche loro, effettivamente, erano stanchi, ma nel loro sguardo, era come se potessi leggere della preoccupazione, la stessa che avevo io.
"Non so voi, ma è come se una cattiva sensazione mi stesse tenendo sveglio. Non so cosa sia, ma è come se stesse per succedere qualcosa."
"Anche per me è così. Sento come se dovessi tenere al sicuro Gwen da qualcosa. Ma non capisco cosa."
Ray era pensieroso. Stava tentando di ricordare qualcosa.
"Ragazzi, vi ricordate il tizio al bar? Quello che ci osservava? Era come se lo avessi già visto da qualche parte."
Annuii. "Anche per me era così. E in più non mi sembrava del posto. Devo solo capire dove-"
"Merda! Ragazzi! Ora ricordo! Dobbiamo andarcene alla svelta da quà."
"No, non possiamo andare via. Le ragazze ci ucciderebbero."
"Sapete chi era quel tizio? Ne avete la minima idea?"
I loro occhi erano spalancati. Ma non lo sapevano.
"Era Thomas Glad. Era uno degli uomini di Larson."

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Cuore Bastardo
FanfictionDimenticate la solita storia. Questa volta non c'è la brava ragzza che si innamora del cattivo. #2 in #bieber Vi annuncio che al momento non posso scrivere il sequel, ho avuto una bambina e mi porta via un sacco di tempo. Cuore Bastardo finisce così...