Cuore Bastardo

CAPITOLO 35

CLAIRE'S POV

La sera arrivò in fretta, mi si era chiuso lo stomaco e non cenai. Mi chiusi in camera ed iniziai a prepararmi.

L'accordo era che dovevamo essere al Sutro Heights Park a mezzanotte. Ed io dovevo essere una degli uomini di Ray, ma come avrei fatto? Aprii la porta della stanza e quando non sentii più il rumore delle posate sui piatti, iniziai a chiamare Mary dalle scale.

"Che vuoi?"

"Ho bisogno di te! Sali!"

La sentii salire le scale ed entrare in camera, il mio sguardo era rivolto al mio armadio e appena la sentii abbastanza vicina mi girai grattandomi il collo.

"Come mi dovrei vestire? Non sembrerò mai un uomo, Mary!"

"In effetti hai ragione, ma troveremo subito una soluzione." Si avvicinò al mio armadio e si mise a pensare un attimo. "Allora, ragioniamo... Ormai le gang non sono più composte solo da uomini, ma anche da donne. Quindi..." Sparì per un attimo dentro il mio armadio, era come stata risucchiata. "Prova con queste!"

Le presi i vestiti dalle mani e li indossai, mi aveva passato un paio di skinny jeans, una canotta grigia ed una camicia di un paio di toni in più della canotta. Mi specchiai, in realtà non mi ricordavo nemmeno di avere ne i jeans, ne la camicia. Li trovai perfetti per l'occasione, mancavano le scarpe. Senza parlare, Mary raggiunse la scarpiera, ne tirò fuori un paio di anfibi neri e me li passò. Li indossai e mi guardai di nuoco allo specchio.

"Perfetta!"

"Sei sicura? Non credo di incutere paura."

"Tranquilla, con un paio di accessori giusti farai la tua sporca figura. Ma quelli li prenderai dopo. Ora ho bisogno io di te."

La seguii fino alla sua stanza, sul letto notai alcuni vestiti e completi stesi ordinatamente.

"Sono indecidsa fra questi."

Li guardai tutti attentamente, doveva sembrare una poco di buono, e ne puntai uno in particolare.

"Prova quello." E lo indicai.

Mary si cambiò e devo dire che il risultato era perfetto. Il top bianco metteva in mostra le cose giuste, come la minigonna in pelle. Indossò anche un paio di calze a rete e un pelliccetto bianco in finto animale morto, che non saprei esattamente cosa dovesse sembrare. Come tocco finale, si mise un bel po di trucco, un paio di orecchini a cerchio argento con una collana ornata da un ciondolo, sempre argento, ed un paio di scarpe con il tacco nere. Ok, sembrava esattamente quello che doveva sembrare: una troia!

"Sei perfetta!"

Scendemmo le scale e quando Ray la vide, scoppiò a ridere, insieme ai ragazzi.

"Sai, se non fossi la mia ragazza, non ci penserei a chiederti quanto vuoi!" Continuarono a ridere.

"Beh, ragazze, devo dire che avete preso seriamente la parte." Lauren sbucò fuori dalla cucina. "E potrei dire la stessa cosa di loro." Si rivolse agli uomini, che stavano cercando di smettere di ridere. "Uno sembra un boss mafioso e l'altro il suo perfetto cagnolino. L'unico normale è Justin che tanto non deve fare un cazzo, come me, se non aspettare il vostro segnale."

"Andiamo?"

Tutti annuimmo a Justin e ci dirigemmo verso le auto. Mi venne spontaneo seguirlo fino alla sua auto, ma mi resi conto che non sarei dovuta stare con lui. Ci guardammo per un secondo negli occhi, quando mi baciò.

"Andrà tutto bene." Dissi sorridendo, forse più a me che a lui.

Mi girai e salii nel posto del passeggero nel'auto di Kyle, Mary e Ray erano dietro. Appena mi allacciai la cintura un dubbio mi assalì, ero certa che avessimo dimenticato qualcosa. A metà tragitto, mi resi conto di cosa si trattava.