CAPITOLO 4

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JUSTIN'S POINT OF VIEW

Durante la festa, mi assicurai di non perdere la calma e che anche tutta la squadra fosse tranquilla. Provai anche a divertirmi ma non riuscivo a non pensare ad altro che non fosse il piano ma, avevo paura che qualcosa potesse andare storto.

Intorno alle 23 il campanello di casa iniziò a suonare. Una delle auto della polizia era parcheggiata davanti a casa, sapevo cosa volevano. E sapevo anche che Dan doveva nascondersi. Corsi dalla squadra, Dan saltò il recinto e si nascose nel giardino dei vicini, io dovevo essere tranquillo ed in quel momento non lo ero più.

"Bieber! Apri questa porta o la buttiamo giù."

Merda! Provai a pensare a qualcosa e l'unica cosa che mi venne in mente fu di prendere Claire e portarla con me davanti alla porta, scombinarle i capelli e il vestito, gli altri, invece dovevano restare a parlare con gli invitati.

"Claire, io e te, abbiamo fatto sesso!" Fui diretto, forse troppo. Lei, molto imbarazzata, annuì. Aveva capito perfettamente la situazione. Mi aprii la camicia, la cintura dei pantaloni e il primo bottone dei jeans. Dovevamo essere credibili.

Andai ad aprire la porta, lei, decise di fare finta di scendere le scale.

"Justin, tesoro, che succede?"

"Bieber, finalmente hai aperto questa porta. Dobbiamo parlarti."

"Scusate se ci ho messo molto. Ma, come vedete, avevo altro da fare. E voi mi avete interrotto." Guardai Claire e mi leccai le labbra.

"Bieber, saltiamo i convenevoli ed andiamo al sodo. Dove sei stato tutta la sera?"

"Esattamente a casa. E, prima che voi lo possiate chiedere, si, ho i testimoni."

"Bene. Facci parlare con loro!"

"Prego, sono tutti in giardino."

"Justin, se vuoi continuiamo più tardi." Claire era un'attrice fantastica. E, devo ammettere, che il tono di voce che aveva appena usato era davvero eccitante.

CLAIRE'S POINT OF VIEW

Ok, ero in totale imbarazzo. Ma se non volevamo essere scoperti dovevo reggere il gioco a Justin, alias il mio capo, il mio sexy capo.

Hey, hai detto sexy? non me lo sarei mai aspettato da te!

Sexy? No, non lo ho detto.

Si invece. Ammettilo, con quella camicia aperta, i jeans slacciati e i tatuaggi in vista... Io direi che è moooolto sexy.

Maledetta vocina dentro di me. Anche questa volta aveva ragione. Lo era, ma era comunque il mio capo e poi, non era esattamente la persona che più amavo al mondo.

"Justin, se vuoi continuiamo più tardi." Provai a fare la voce più sexy che potevo.

"Si, piccola. Ti direi di aspettarmi in camera ma non credo sia il caso. Questi signori vorranno anche parlare con te." Mi prese per un fianco e mi diede un bacio sulla guancia. "Stai andando benissimo." Quel sussurro, il contatto della sua mano sul mio fianco e la sua bocca sulla mia guancia mi provocarono una scossa elettrica che percorse tutta la mia spina dorsale.

I poliziotti finirono di parlare con tutte le persone presenti, che automaticamente vennero fatte uscire dalla casa, significava che la festa era finita.

"Bieber. Il tuo alibi regge."

"Ma non mi avete detto perchè siete venuti. Potrei saperlo?"

"C'è stata un'esplosione e alcune persone sono morte. Ma il tuo alibi regge. Ricorda, Bieber. Prima o poi sarai nostro!"

Uscirono dalla porta e, non appena li sentimmo ripartire, ci accasciammo tutti in salotto, chi sul divano e chi, sulle poltrone.

Io andai in giardino e richeiami Dan.

"Dan! Dan! Puoi rientrare. Se ne sono andati."

Con un balzo, saltò la staccionata, e tornò in casa.

"Allora, come è andata?"

"Bene, tutto a posto. Non sospettano nien-"

"Claire! Justin! Che cazzo fate messi così?"

Nella confusione, non ci eravamo ancora sistemati.

"Ecco... Vedi... Ci abbiamo messo un po ad aprire la porta e..." Ero imbarazzata come non mai.

"Calmati, amico! Dovevamo trovare una scusa per il tempo impiegato da aprire la porta, e mi è ventuto in mente solo questo."

Dan prese Justin per il colletto della capmicia. "Se provi a toccarla solo con un dito io-"

"Dan! Non abbiamo fatto niente!"

Mi lanciò uno sguardo che se avesse potuto mi avrebbe uccisa. Si girò e allo stesso modo guardò Justin. "Se la tocchi ti ammazzo! Ricordati che è sempre mia sorella!"

NARRATORE

Restarono tutti li, dopo quella piccola lite fra Dan e Justin, l'atmosfera si calmò. Risero e scherzarono fino a notte fonda.

"Claire, devi tornare a casa? Mamma e papà ti staranno aspettando."

"No, ho detto loro che sarei rimasta da Mary a dormire. Volevo passare del tempo con te, con voi."

"Ok. Ora che si fa?"

"Beh, noi ci conosciamo tutti, ma non conosciamo lei. Che ne dite di conoscerci meglio?"

"Bieber, mi stupisci. Per una volta hai avuto una bella idea."

E fu così che, per la prima volta dopo molto tempo, Claire si sentiva bene, si sentiva accettata. Le persone che aveva intorno volevano veramente conoscere lei, le sue passioni e il suo mondo.

"Dai, non ci credo! veramente ti piace?"

"Si! Lo adoro!"

Cioè, hai 18 anni e guardi ancora Spongebob!?"

"Justin, se non sbaglio, anche tu lo guardi. E ne hai 23 di anni!"

"Si! E finalmente ho trovato qualcuno che lo guarderà con me! Non ci credo!"

"Bene, avranno il comando totale sul telecomando questi due!" Mary sbuffò, incredula di quello che aveva appena sentito.

"Dopo questo inizi a piacermi di più, Bieber." Claire non si rese quasi cinto di quello che aveva detto. Aveva appena ammesso che Justin le sarebbe potuto piacere.

"Ragazzi, io vi saluto. Sono distrutto. Vado a dormire. Quando vuoi, Claire, la mia stanza è in fondo al corridoio."

"Grazie, buona notte fratellone."

"Buona notte Dan." Sembravano il coro della chiesa, da come avevano detto quella frase tutti insieme.

Dopo che Dan andò a letto, anche gli alrti andarono nelle loro stanze.

"Tu che fai Claire? Non vai a dormire?"

"No, non ho sonno. Credo che resterò qua un po a guardare la TV."

CLAIRE'S POINT OF VIEW

Accesi la TV, mentre Justin andava in cucina. Cambiai canale parecchie volte prima di imbattermi in Spongebob. Justin sentì la sigla e subito si mise di fianco a me, sul divano, con una scodella di pop corn, pronto a godersi lo spettacolo.

Non so perché, ma c'era qualcosa che mi diceva di fidarmi di lui.

Cuore BastardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora