Camila's pov
Deglutii, le mani iniziarono a sudare, le unii e le strusciai l'una contro l'altra nel tentativo invano di asciugare i palmi. Mi sentivo stranamente nervosa. Sarei entrata in casa sua e mi aspettavo di trovare teste di alunni penzolanti dal soffitto, o attrezzi da sadomaso. No, in verità la mia vera paura, e anche quella più concreta: il restar sola con lei. Non in un'aula scolastica, o nei corridoi, ma nella sua camera da letto, dove non ci sarebbe stato alcun rumore se non il suono dolce dei nostri gemiti. «Sei sorpresa?» domandò imboccando una strada che si affacciava su diverse villette. «Un po'.» ammisi scrollando le spalle e mi voltai verso il finestrino per non incontrare il suo sguardo inquisitore. «E perché?» la sua voce arrivava alle mie orecchie, ma non capivo bene cosa stesse succedendo. Mi guardavo attorno, ispezionavo la zona. Non risposi, mi limitai a scuotere la testa. Lauren sospirò pesantemente e mi chiesi se non lo facesse apposta per farmi udire la sua disapprovazione che presto si sarebbe trasformata in violento sesso. «Se ti può consolare non sei la prima.» la sua frase mi spiazzò. Da una parte mi sentii sollevata, altre ragazze erano già state lì e non erano ancora morte (credo), ma dall'altra parte una sensazione frustante pervase il mio stomaco, era come se un acido avesse corroso i miei organi e lentamente sentivo il bruciore aumentare ed era maledettamente fastidioso! «Ah si? Quante?» cercai di apparire il più naturale possibile, come se non mi importasse davvero. Infatti era così, non mi importava! «Dodici.» rispose fredda. Conosceva a mente il numero di ragazze che aveva sedotto e forse teneva anche dei loro ricordi, non era affatto confortante sentirsi parte di una collezione a breve termine. «E sono stante anche in macchina? Non vorrei essermi seduta su dei residui di orgasmi.» alzai le gambe per controllare, ma l'unica cosa che saltò all'occhio era l'impeccabile pulizia. Non c'era nemmeno una briciola di biscotto, nessun tipo di sporcizia. Se avesse visto l'auto di mia madre avrebbe urlato. Tenevamo sempre due pacchetti di merendine per quando ci veniva fame e non credo che mia madre avesse il tempo di lavare l'auto. «No.» rise divertita. Intanto stavamo imboccando un'altra strada e ci lasciavamo completamente la città alle spalle. «Cioè si, sono state in macchina, ma non abbiamo mai fatto sesso su questi sedili.» «Perché? Fare sesso in macchina è una delle esperienze più belle.» aggiunsi con un sorrisetto malizioso. Lauren guidava davvero bene, entrammo in un cancello automatico e parcheggiò la macchina dentro al garage. «Ne sai qualcosa a quanto vedo.» ghignò sospesa e subito diventai paonazza. Mi girai dall'altra parte e con una voce infantile dissi: «In realtà no, ma nei film è sempre così!» incrocia le bracca al petto come per difendermi dal commento rude che sicuramente avrebbe fatto Lauren, ma invece di proferire parola, scoppiò direttamente a ridere. «Lauren se non la smetti subito di ridere ti fotto dentro la tua costosa auto.» lo dissi scherzosamente per imitare le sue parole, ma lei non la prese affatto così. Il suo sguardo si immerse nel mio e sentii il freddo, provocato da quegli occhi, invadere il mio sangue. «Che cosa fai tu?» la sua voce era seria e al contempo sorpresa. Provai a ripetere, ma ovviamente le parole si bloccarono in gola e cercai di farmi perdonare sorridendole ingenuamente.
Mi afferrò la mano e mi trascinò fuori dall'auto. Mi sbattè contro la portiera della macchina e le sue mani furono subito sopra al mio seno. Le sue labbra si avvicinarono alle mie, passò il labbro inferiore contro di esse e poi morse quello superiore, facendomi gemere. L'avevo fatto per tre volte, prima di lasciarsi andare ad un bacio passionale. Assaggiai il suo sapere, combattevo contro la forza spudorata della sua lingua e le sue mani nel frattempo entrarono sotto la maglietta e sganciarono il reggiseno, poi con accurata precisione andarono a trovare i capezzoli e li stimolò con il suo tocco. Cercai di distaccarla, volevo spostarmi ma mi rispingeva all'indietro e premeva il suo corpo eccitato contro il mio. Riuscii a farle intendere che iniziava a dolermi la schiena a forza di spinte contro la portiera e lei mi trascinò nel suo salotto in stile rustico. Si tolse velocemente le scarpe ed io la imitai, poi mi diede una spinta contro il petto e caddi all'indietro sopra al divano. La donna sorrise guardandomi dall'alto e si accavallò sopra di me. Mi sfilò i pantaloni e si abbassò sulle mie cosce. Baciò con temperata modestia il mio interno coscia, il suo sguardo era fisso nel mio, anche quando si avvicinò all'inguine e lo sfiorò con le labbra umide. Baciò il mio sesso da sopra le mutande e quando spostò il tessuto e lentamente immerse due dita dentro di me, mentre la sua lingua era impegnata a leccare il mio clitoride, mi contrassi sotto di lei. Inarcai la schiena e spinsi il bacino più in su, seguivo i suoi movimenti e lasciavo che il mio sangue pompasse più veloce attratto da una passione irrefrenabile. «Hai un buon sapore.» si leccò le labbra e sorrise. Lauren piegata su di me mentre facevamo sesso, era un'immagine troppo sensuale. Riportò la lingua sul mio punto debole e aumentò il ritmo dentro di me, muovendo le dita in senso circolare. L'afferrai per le spalle e la tirai verso di me . Incrociai le braccia al suo collo, più i suoi movimenti si facevano violenti,più spingevo disperatamente il bacino verso di lei. Accarezzai la sua guancia calda e lei sorrise maliziosamente. La spinsi da dietro la nuca verso la mia bocca e mi cibai di quelle labbra succose. «Dai Cabello vieni per me» disse mordendomi il labbro e quello fu il culmine. Venni scossa da un brivido e poi il mio corpo si irrigidì sotto si lei, per lei e venni. Lauren si appoggiò contro il mio petto, i suoi capelli si dispersero sopra la mia maglietta e ne approfittai per accarezzarli timidamente.
«Come si chiamavano?» improvvisamente ruppi il silenzio. La mia mano scendeva e risaliva lungo i suoi capelli, fissavo inerme il soffitto e mi godevo la leggera pesantezza del suo corpo. «Chi?» il suo petto si contraeva contro al mio ad ogni respiro. Alzò lo sguardo e la guardai per qualche secondo. Non c'era bisogno che rispondessi alla sua domanda, aveva già capito. «Parli delle altre ragazze.» si rispose da sola e riposò la testa su di me, io riportai lo sguardo verso il soffitto bianco. «Lindsey, Charlie, Lucy, Yuren...ma dobbiamo proprio avere questa conversazione?» «Sono solo curiosa.» alzai le spalle contro il divano e lei si mosse leggermente insieme al mio movimento. Persistevo ad accarezzarle i capelli, era un gesto innocente e lo assaporavo dolcemente, sapevo che non avremo avuto molti di quei momenti delicati. «E fai con tutte le stesse cose?» «Mi stai chiedendo se ho scopato con tutte e se mi sono comportata da stronza?» sorrise debolmente del suo stesso sarcasmo, io non riuscivo a ridere. Mi immaginavo quella donna interna ad apprezzare qualcun altro e tornava quella sensazione acida nello stomaco. «Non lo so, intendo dire...» mi alzai sui gomiti, costringendola a guardarmi negli occhi. Appoggiò un gomito sul divano e su di esso fece riposare la testa. Il suo sguardo mi seguiva attentamente, dovetti voltarmi per finire la frase. «Siamo tutte sullo stesso piano, o non esiste nemmeno quello? Siamo solo oggetti usa e getta?» «Si, ma..» posò l'indice sopra le mie labbra, inducendomi a tacere. Seguirono attimi di silenzio, lei si accostò a me, riportando i nostri corpi gli uni contro gli altri. «L'unica risposta certa che posso darti è che: nessuno delle mie "vittime" si è mai lamentata. Hanno tutte accettato la situazione e i sentimenti non sono mai stati d'intralcio. Solo sesso. Perciò non farti strane idee e non ti innamorare di me, chiaro? Così possiamo continuare ad essere ciò che siamo.» sorrise con disinvoltura. Annuii lentamente e sorrisi di rimando. Lauren suggellò le sue parole con un bacio dolce che a poco a poco diventò sempre più passionale e carico di desiderio.
Riprendemmo a fare sesso, ma quella sensazione acida continuò a corrodermi lo stomaco.N/A
E poi c'è Lovemusic211 che mi vota la storia! Grazie, davvero. *-*

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Indecent |CAMREN|
FanfictionSTORIA NON MIA! La storia originale appartiene a @RedSara e la ringrazio per avermi dato l'onore di riadattarla in versione Camren! Love you! Trama: Era tutto nuovo per me...ancora non sapevo di vivere la storia più emozionante della mia vita.