Capitolo 30

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Camila's pov

Erano passate settimane, fra alti e bassi io e Lauren resistevamo. Eravamo una coppia, anche se quella definizione spaventava molto Lauren, ma era effettivamente così, stavamo insieme ed io ne ero felicissima, però  c'era una cosa che mi turbava: Lexie. Avevo ritrovato mia sorella da pochi mesi, eravamo più legate che mai e lei mi raccontava tutto delle sue avventure, degli incontri romantici e non tralasciava nemmeno un piccolo dettaglio, mentre io  le stavo nascondendo una parte importante della mia vita e non era giusto. Così quel girono mi preparai il discorso e feci sedere Lexie sul mio letto. Ero in piedi davanti a lei, la sua faccia confusa e le continue domande rendevano tutto molto più difficile. Camminavo su e giù per la stanza, con la testa china e pesante per il troppo tumore scatenato dentro me. Tutte le parole, che avevo coordinato, i discorsi fatti, erano andati in fumo dal momento in cui mia sorella si era seduta davanti a me e aveva posato il suo sguardo incuriosito sui miei movimenti meccanici. «Camila mi  stai facendo preoccupare.» lo disse con un mezzo sorriso, come se volesse nascondere il suo nervosismo dietro al sarcasmo. «Si, si lo so, un attimo che penso e...» sbuffò rumorosamente interrompendomi e si alzò dal letto. Le sue mani furono subito sopra di  me, mi accarezzava rassicurante le spalle e con un sorriso amorevole disse: «Lo sai che puoi dirmi tutto.» presi un bel respiro e chiusi gli occhi, poi tutto d'un fiato e le dissi: «Mi sono fidanzata.» Lexie rimase un po' sconvolta all'inizio, notai la sorpresa nei suoi occhi, ma subito dopo sorrise emozionata e mi scosse dalle spalle con eccitazione. «Sono felice per te tesoro! Finalmente hai deciso di dare una possibilità a Emily, ne sono davvero contenta.» oh merda. Avrei dovuto specificare quella parte. Le mostrai il palmo della mano fermandola prima che dicesse altro. Mi voltai di spalle e appoggiai la fronte sui polpastrelli della dita e sottovoce ripetei una frase, fin quando non trovai il coraggio di voltarmi e dirla a voce alta: «Non sono fidanzata con Emily.» Lexie inclinò la testa guardandomi a bocca aperta. «Non con Emily.» ribadì facendola intuire che si, ero fidanzata, ma con un'altra persona. «Oh.» Lexie indietreggiò e si mise a sedere sul letto, fissando il tappeto al centro della stanza, poi alzò lo sguardo su di me e con aria pensierosa mi chiese: «Non ti sarai mica fidanzata con la tua scopamica?» oddio, era più complicato del previsto. Appoggiai la mano sulla scrivania e scrollai le spalle, come per dire "che ci sarebbe di male?" «No Camila, no!» scosse energicamente la testa con disapprovazione, ma nel frattempo rideva che un po' sotto ai baffi. «Non puoi metterti insieme ad una persona che chiamai scopamica! Esiste proprio per questo, per non avere una relazione.» rideva a crepapelle adesso, come se le avessi appena raccontato la barzelletta più divertente di tutte e ancora doveva sentire il resto. Incrociai le braccia al petto e la guardai con un'espressione seria e buia, al che lei cercò di ricomporsi e si scusò gentilmente, ribadendo però che tutto questo la faceva ridere troppo. E ricominciò. «Eddai Lexie! Io mi sono innamorata.» quelle parole la fecero smettere di contornarsi. Si rimise a sedere ordinatamente e mi chiese di ripetere quello che avevo appena detto, così feci. «Quindi è una cosa seria, seria, seria?» mi guardò sorpresa, con lo guardo illuminato da una luce nuova. Come se per la prima volta mi stesse considerando matura. Annuii mordendomi il labbro inferiore e trattenni un piccolo sorriso spontaneo. «Sono contenta per te sorellina.» Lexie venne verso di me e mi abbracciò forte, allacciando le sue braccia attorno al mio collo. Avere il suo appoggio per me era fondamentale. Lexie era la mia famiglia. «Non vedo l'ora di conoscerla.» disse eccitata guardandomi negli occhi e in quel momento anch'io sorrisi, ma nervosamente. «Ah ecco, ora arriva la parte divertente: l'hai già conosciuta.» sfoggiai il miglior sorriso per nascondere il panico. Lexie mi allontanò leggermente, mantenendo le mani sulle spalle, la sua presa si fece più salda. «In che senso?» chiese confusa, inclinando la testa su un lato, cosicché i capelli le ricaddero da una parte lasciando scoperto il collo dall'altra. «Ti ricordi la cena con papà?» annuì aggrottando la fronte, la sua espressione si faceva sempre più confusa. «C'era anche la mia professoressa.» gesticolavo nervosamente, le mie mani sudavano e quando le univo potevo sentire i palmi appiccicarsi fra di loro, tale era la mia pressione. «Già! Che serata strana. Ma che c'entra?» divagò un attimo sorridendo, poi tornò a concentrarsi su di me e di nuovo scese sul suo volto un velo nero di preoccupazione. «Lei è...è...» non trovavo le parole e quando provavo a dirle la verità le parole si bloccavano in gola, le labbra si chiudevano come se incollate con la colla. «La tua professoressa. Quindi? Ti sei fatta sua figlia? Camila ti prego dimmi che non ti sei fatta sua figlia!» sospirai e scossi la testa, ma Lexie non smetteva di blaterare e rimproverarmi dicendo che farsi la figlia dell'insegnante è il peggior sbaglio di sempre. «Mi sono fatta lei!» urlai aprendo le braccia. In quel momento mi tolsi un peso dal petto, ma solo perché l'avevo scaricato addosso a Lexie. «Ritiro tutto. Questo è il peggior sbaglio!» disse indicandomi, ma sentendo un sorriso malizioso. «Da oggi sei ufficialmente la mia eroina!» avanzò verso di me e mi abbracciò nuovamente, ogni tanto mi guardava e scuoteva la testa incredula, ma senza abbandonare il sorriso. «Cioè non sei arrabbiata?» le chiesi un po' sorpresa. «Arrabbiata? Ma va! Anch'io mi sono fatta il mio insegnante. Certo non ho iniziato un relazione, ma comunque sono felice per te.» stavolta l'abbracciai io e la tenni stretta a me. Non c'era cosa più bella di poterne parlare con qualcuno e di avere il suo appoggio. «E' brava a letto? Perché da l'impressione di essere moooolto brava.» puntualizzò. La rimproverai tirandole una schiacciata sul sedere e le dissi che non le avrei parlato di quei dettagli. Proprio in quel momento il mio telefono squillò. Mi affrettai a leggere il messaggio.

Nuovo messaggio da Lauren:
Corri a casa mia. Ho voglia di te.

Sentii un fremito sfrecciare su per la mia schiena, il quale mi fece rabbrividire e mi venne la pelle d'oca. «Devo scappare.» presi il giubbotto e lo poggiai sull'avambraccio. Salutai a Lexie Con un bacio che schioccò sulla sua guancia. «Quando la professoressa chiama, il sesso risponde.» mi urlò mentre chiudevo la porta e le mostravo il dito medio, ovviamente sempre con affetto.


N/A
Angel è davvero bellissimo. È un singolo che sicuramente, col tempo, arriverà ai livelli di Worth It.
Sono state bravissime e bellissime nel video.
Il testo e il video mi piacciono un casino, specialmente la base.
Good job girls!

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