Capitolo VII

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"Ecco, un passo avanti all'altro. Sono contento di notare che non hai dimenticato come si cammina", la schernì dolcemente Byron, mentre la teneva salda nel suo braccio a causa della sua andatura ancora un po' instabile. Era passata una settimana da quando Astrid si era risvegliata e più il tempo scorreva più lei migliorava a grande velocità. Quasi non aveva più l'aspetto di una ragazza che era stata avvelenata.

Le sue parole gli fecero ottenere uno sguardo torvo da parte di sua moglie accompagnato da una finta lamentela: "Credo che ti preferivo quando non eri in vena di scherzare", ma dal sorriso che fece si poteva intuire che era tutto il contrario. Quel nuovo Byron, più spensierato, le piaceva molto anche se era in costante all'erta, pronta se il vecchio marito fosse tornato.

"Lo sappiano entrambi che non è vero", rivelò lui con tale sicurezza, fermandosi qualche istante ad osservarla dalla testa ai piedi. Indossava una camicia da notte bianca con pizzo e merletti ai polsi, lunga fino a toccar terra, sopra di essa una vestaglia rosa antico con ricami floreali dorati. I capelli erano lasciati sciolti, liberi di mostrare tutta la loro lunghezza, dandole ancora di più un'aria da bambina.

Trovandolo a fissarla spudoratamente, con intensità, gli chiese: " Che cosa c'è?", qualcosa nel suo sguardo solenne l'aveva incuriosito e anche un po' spaventata. Non sapeva mai che cosa aspettarsi quando si trattava di suo marito. Ormai aveva concluso che più personalità vivevano nel suo corpo e che era impossibile prevedere quale di esse padroneggiava sulle altre in ogni momento. Trovarsi di fronte il Byron spensierato e cosciente della loro situazione era sempre un piacere e sperava che potesse durare per molto altro tempo.

Per sua fortuna il marito sorrise. Uno di quei sorrisi dolci che era davvero difficile scorgere nel volto di Byron. E con totale naturalezza, le rivelò: "Sei bellissima". Neanche un istante di cedimento nella sua voce, con lo sguardo perso nella contemplazione del suo corpo, magari pensando a qualcosa di molto intimo, le sue parole volarono intorno a loro, nell'aria. Tutto si poteva aspettare tranne che quel complimento. Non era la prima volta che lo diceva, eppure era la prima volta che quelle parole sembravano avere più di un semplice significato estetico.

È come se avesse voluto mettere, in quelle due uniche parole, tutto ciò che ancora non era stato in grado di dirle. Tutte le promesse che avrebbe voluto farle e mantenere. Tutti i desideri che finalmente stava avendo il coraggio di voler esaudire. Tutte le cose non dette, e quelle che forse sarebbe stato meglio tacere.

Un momento così intenso e così intimo fece arrossire Astrid, che distolse lo sguardo dagli occhi color del ghiaccio del marito, non più così freddi come lo erano sempre stati. Proseguirono senza guardarsi il loro cammino verso la sala da pranzo. Byron la teneva stretta a sé e la sorreggeva, paziente seguiva la sua lenta andatura e quando ne aveva occasione le accadeva prima il braccio, poi il fianco.

Non avevano più parlato di quello che era successo e dei grandi cambiamenti che erano avvenuti in quella casa. Ogni volta che Astrid cercava di aprire il discorso un'ombra d'inquietudine oscurava il volto di Byron. Così alla fine lei, non volendo perdere quella spensieratezza, alla fine rinunciava. Ma quando entrò nella sala da pranzo non poté nascondere l'effetto che le fece vedere seduto al tavolo solo Trevor. Non aveva instaurato un bel rapporto con lady Penelope, mentre con Alyssa non aveva neanche avuto modo di parlare se non per qualche minuto e gli unici che in realtà le sarebbero mancati erano i bambini.

Eppure quelle due donne rappresentava più della metà della famiglia di Byron e suo marito l'aveva persa in un solo giorno. Non poteva sentirsi in colpa per questo, non aveva fatto nulla se non esistere, però le dispiaceva per Byron. Sarebbe stata disposta a sopportare la suocera per il reato della sua vita, e lo avrebbe perfino preferito a saperla lontana dal figlio, fuggitiva. Perché Astrid era fatta così, pensava sempre prima agli altri che a se stessa. E visto che ormai Byron aveva imparato a conoscerla sapeva esattamente che cosa passava per la testa di sua moglie. E il suo obbiettivo era quello di farle completamente dimenticare tutto ciò che era avvenuto. Sarebbe servito anche a lui buttarsi tutto alle spalle e ricominciare da capo.

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