Capitolo XII

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L'occasione per Astrid di mascherarsi di nuovo da Marlena le si presentò più o meno una settimana dopo l'arrivo della cugina. In cuor suo aveva davvero sperato che quelle vecchie abitudini, lasciate dopo l'aggressione, non si ripresentassero mai più. Ed invece, una notte, suo marito sentì il bisogno di uscire di soppiatto dalla loro camera da letto e allontanarsi nella notte, diretto al centro della città. E così lo seguì, ignara che così facendo stava solo assecondando i suoi piani. 

Byron, infatti, aveva origliato per sbaglio una conversazione tra la moglie e Theresa, proprio il giorno prima, in cui parlavano di Marlena. Questo gli aveva ricordato di avere un faccenda in sospeso con la dama mascherata, visto che l'ultima volta erano stati interrotti bruscamente, e che il modo migliore per chiedere la faccenda era proprio nel luogo dove era iniziata. 

Per questo era andato all'Enchanting, nonostante non ne avesse la minima voglia. Non appena ci mise piede, infatti, si rese subito conto che quel luogo gli era diventato estraneo. Suo padre lo aveva ripreso molte volte e spesso era solito dirgli: "Un giorno crescerai, diventerai adulto e tutto ciò che ti piace adesso, tutti quei vizi da ragazzino, ti sembreranno futili e stupidi". Allora non ci aveva creduto, lo aveva deriso di nascosto e, quasi a volerlo punire, si era comportato anche peggio di quello che si aspettava. Ma guardando tutti quegli uomini, seduti ai tavoli a giocare, fumare ed intrattenersi con le ballerine, si rese conto che per l'ennesima volta il suo vecchio aveva ragione. 

Forse non poteva dire fino in fondo di essere cresciuto, non come lo intendeva Lord Stephan, eppure non riusciva a capire perché prima quel locale era il suo posto preferito. Un tempo in cui lo riteneva l'unico luogo dove rifugiarsi quando le mura di casa gli sembravano troppe strette. Ormai il suo rifugio, anche se faticava ad ammetterlo, non era altro che il suo letto matrimoniale e poter abbracciare, stretta a sé, sua moglie. Non ci era arrivato da solo a quella conclusione ma, dopo tutto, era convinto che suo padre sarebbe stato lo stesso orgoglioso di lui.

Si mise seduto ad un tavolo lontano dal palco, ma anche dall'entrata, in un angolo un po' buio per il semplice fatto che proprio in quel punto il fumo dei sigari arrivava quasi di sfuggita. A lui che fumare era sempre piaciuto, iniziò ad infastidirsi quasi subito. Scacciò chiunque avesse la voglia di avvicinarsi e scambiare quattro chiacchiere con il Duca e scosse la testa eloquente quando Anita tentò di avvicinarsi. Gli sembravano passati anni, secoli, da quando si divertiva a passare le nottate tra le sue braccia. Ormai era solo un ricordo sbiadito.

Evitò perfino di bere, cosa molto insolita per lui, perché voleva essere lucido e sobrio quando sua moglie fosse arrivata. L'aspettò, impaziente, ma calmo all'apparenza, con la sicurezza che non si sarebbe fatta attendere per molto. Si chiedeva che cosa avrebbe fatto, una volta tornata all'Enchanting dopo tutto quel tempo. Ma mai e poi mai si sarebbe aspettato il comportamento, o la tattica, che Astrid decise di usare. 

Si accorse subito che era entrata, il suo vestito rosso era molto appariscente e tutti si voltarono a fissarla. Nel locale la donna mascherata era diventata una sorta di mito e Marlena attraversò l'ambiente, evitando i tavoli posti al centro, lasciandosi dietro sussurri e bisbigli. Più Byron la guardava e più si rendeva conto che c'era così tanto di Astrid in quella donna fiera e battagliera. Così tanto simili ma anche così tanto diverse, era proprio questo l'enigma più grande. 

Si era aspettato di vederla avvicinarsi al suo tavolo, sedurlo un po' come al solito, anche se aveva subito intuito che quella volta sarebbe stato diverso. Lo stupì quindi constatare che lei lo ignorò, una breve occhiata dalla sua parte e poi tornò a fissare un punto vicino al palco, la sua meta. Se aveva in mente qualcosa, Byron non poteva prevederlo e perciò iniziò ad innervosirsi. 

Non la perse d'occhio neanche un secondo mentre si faceva strada tra i pochi avventori che avevano deciso, coraggiosamente, di ballare al suo della musica prodotta dalla band. E proprio lì, in mezzo alla sala, con gli occhi di tutti gli uomini puntati addosso, Marlena iniziò a ballare, da sola. Non passò tanto prima che si ritrovasse accerchiata da uomini dall'animo poco nobile, desiderosi solo di scoprire il mistero dietro a quella maschera. 

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