Capitolo XIII

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"Non mi sembra una cosa negativa. Il freddo e cinico Byron Devenport è stato innamorato, questo significa che anche lui ha un cuore. Nascosto tra una coltre di ghiaccio, ma è lì", aveva esordito Theresa dopo aver ascoltato il resoconto della cugina. Anche se aveva letto le lettere proprio come Astrid, la testimonianza di Byron stesso era una prova che in fondo come tutti gli uomini era caduto nella trappola ordita dall'amore.

Eppure, se Theresa sembrava quasi sollevata, Astrid aveva ancora dei dubbi. Non su di lui, ormai aveva capito com'era fatto e per lei era stato quasi un sollievo sapere che era diventato così per un buon motivo, più di uno in realtà. Ma aveva delle incertezze sulla loro relazione. Un uomo come Byron, già poco propenso ad aprirsi con gli altri, che inoltre aveva sofferto così tanto, sarebbe mai riuscito a lasciarsi andare completamente? Questa era la domanda che l'assillava, seguita da tante altre.

Sarebbe stata in grado di guarire quel qualcosa che si era irrimediabilmente fratturato dopo la delusione d'amore? Lei voleva farlo, voleva dare a suo marito tutto ciò di cui aveva bisogno per andare avanti, per fidarsi dell'amore e smettere di aver paura. Ma non era sicura che sarebbe riuscita a farlo senza perdersi. Cercava di convincersi che Marlena era stata solo una scusa per comprendere di più suo marito, per costringerlo ad uscire da quella bolla d'indifferenza che si era creato negli anni. Le bastava anche vederlo arrabbiato, furioso, poiché provasse qualcosa. 

Ma in realtà aveva scoperto che la doma mascherata non era altro che una parte di lei, magari quella più recondita e nascosta, che aveva tenuto sotto controllo in tutti quegli anni per fare la parte dell figlia perfetta. Le era piaciuto sentirsi libera da ogni convenzione, di poter fare tutto ciò che voleva senza essere criticata. Ed anche il fatto che Byron non le aveva detto niente, che aveva accettato in silenzio quella sua trasgressione, le aveva dato una ragione in più per continuare a combattere per il matrimonio. 

Ripensandosi, a mente fresca, doveva ammettere che ci era rimasta delusa quando gli aveva chiesto se l'amava e non aveva ottenuto risposta. Delusa perché se lui le avesse fatto quella stessa domanda lei, senza neanche rifletterci troppo, gli avrebbe risposto che sì, lo amava. Se ne era resa conto proprio in quel momento, dopo che aveva fatto tutto ciò solo per capirlo, per cercare di comprendere quale tipo di donna gli piacesse. 

Lo amava nonostante non riusciva ad entrare dentro a quel muro di freddezza, non completamente almeno, anche dopo tutto quello che le aveva fatto passare. E sapere che lui era ancora confuso, per lei era stato davvero doloroso. E proprio perché provava quei sentimenti così profondi era pronta ad affrontare altre difficoltà, sicura che ben presto la tempesta sarebbe entrata nella sua vita mandando tutto sotto sopra. 

"Chissà quante cose ancora di lui non sai, magari è davvero una persona diversa da come ce la siamo immaginata. E quello che ti resta da fare è scoprirla, senza mai arrenderti", aveva aggiunto sua cugina, l'ultima perla di saggezza prima che ripartisse con il marito e la figlia, costringendo Astrid a tornare alla sua routine. 

La cosa che più la spaventava era proprio la normalità, nonostante una parte di lei era più che contenta di occuparsi della serra e passare il suo tempo libero in biblioteca. E ricominciò proprio con le sue piante di spezie, lasciate un po' allo stato randagio da quando lei si era ammalata. Le domestiche avevano tentato di tenerla in piedi ma non avevano il pollice verde e la pazienza come lei. 

Si era perfino dimenticata della bella sensazione che le donava ogni volta il lavoro fisico e non pensare troppo a quanto già le mancava la cugina, andata via solo da un giorno. Doveva distrarsi, non solo dalla malinconia, ma anche dal fatto che, per la prima volta, lei era la vera ed indiscussa padrona di casa. Fino a quel momento, nonostante era lei la duchessa, lady Penelope era sempre stata al comando. Ma ormai lei non c'era più, e tutto ciò che riguardava la casa era di sua gestione. 

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