Capitolo XXXIV

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Byron non avrebbe voluto allontanarsi con un'altra donna dalla sua festa, soprattutto perché aveva paura di essere avvistato da sua moglie. Ma lady Fraimer era così intraprendente che rischiavano di assistere ad una sua piazzata passionale davanti a tutti. 

Già tutti gli ospiti parlavano dietro alle loro spalle, e Astrid era visibilmente nervosa per questo, e non voleva di certo peggiorare le cose attirando nuovi pettegolezzi sulla sua famiglia. 

Sicuramente non passo del tutto inosservata la loro fuga rocambolesca tra la folla e già immaginava le donne impiccione tessere storie inventate e fantasiose sulla natura del loro gesto. 

Per lui però era più importante chiudere la faccenda e, possibilmente, non essere osservato dalla moglie mentre lo faceva. 

Non bado molto alla galanteria che in quel caso avrebbe dovuto contraddistinguerlo, prese semplicemente la donna per il gomito e la trascinò lontano da occhi e orecchie indiscreti prima che potesse fare o dire qualcosa di sconveniente.

Usciti di fretta dalla sala, e chiusa la porta alle loro spalle, calò il silenzio all'interno di uno dei tanti corridoi che divideva le stanze nella grande tenuta. 

Il suo obbiettivo era quello di dirle, senza troppi giri di parole, che le sue attenzioni non era gradite. Ma non fece neanche in tempo ad aprire bocca che la donna lo prese il colletto della camicia e lo trascinò spalle al muro. 

Si concesse di osservare per qualche secondo il corpo di lei, senza sentirsi troppo in colpa per i pensieri peccaminosi. La donna indossava un lungo abito color crema, dalla gonna ampia e dal corpetto così stretto che tutte le sue curve rischiavano di uscire fuori dall'abito.

I suoi occhi si posarono proprio sul petto prosperoso di lei, prima di rialzare la testa e puntarli sul volto della donna, che sorrideva soddisfatta. 

«Vi piace quello che vedete, Duca?» con sguardo malizioso e un sorriso birichino cercò di provocarlo.

Per tutti quei mesi, successivi al loro ultimo incontro, non l'aveva più vista e lei non aveva più manifestato interesse per lui.

E poi lo vedeva alla sua festa, in dolce compagnia della moglie, e improvvisamente la sua libido si era accesa.

Forse le voci che volevano la signor Fraimer una donna appassionata di tradimenti non erano poi tanto falsi.

«Non è poi tanto diverso da qualsiasi altro corpo femminile», la vide irrigidirsi e fissarlo con occhi glaciali. Per una donna come lei, le parole di Byron erano state un vero affronto alla sua bellezza e alla sua sensualità.

Perciò non si diede per vinta neanche quando lui cercò, in tutti i modi, di tenerla lontana, spingendola delicatamente in avanti. 

«Fate il difficile adesso? Eppure ricordo che in precedenza non vi siete fatto troppi problemi», tentò d'insinuarsi all'interno della sua giaccia, mettendo le mani piccole e sinuose un po' in ogni dove.

Si alzò sulla punta dei piedi per poter avvinare il volto a quello di lui e quando tentò di baciarlo Byron si voltò di scatto verso destra e, con tono cupo, affermò: «Le cose sono cambiate dal nostro ultimo incontro».

In fondo era una perfetta sconosciuta e non doveva darle alcuna spiegazione. Eppure sembrava che proprio non ascoltasse le sue parole ne tanto meno riuscisse ad interpretare i suoi gesti restii.

Con una risata, sguaiata e sincera, lo sorprese: «Perché siete sposato? Pensavo non fosse un gran problema per un uomo come voi».

E qualche mese prima non avrebbe esitato a rispondere a tutte quelle attenzione, sicuramente gradite. Invece non era la situazione ad essere cambiata, bensì il suo atteggiamento.

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