capitolo 4

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Si svegliò percependo un forte odore di muffa e nello stesso istante una fitta lancinante la colpì alla testa.

Era tutto buio, sbatté le palpebre un paio di volte e strabuzzo gli occhi, man mano i suoi occhi si abituarono al buio.

Riuscì a scorgere qualcosa intorno a sé, ma ancora non riusciva a mettere a fuoco quello che la circondava.

Quando ci riuscì fu' come ricevere un pugno allo stomaco.

Un tuffo al cuore , non riusciva a crederci , si guardò intorno sperando che quello che vedeva sparisse .

Chiuse gli occhi, li riaprì dopo circa 10 secondi, ma tutto era esattamente come prima, il suo sguardo si posò su una panchina, la stessa del suo sogno, era lo stesso posto, solo che su quella panchina non c'era seduta sua nonna.

Era vuota.

Lei era sola!

Un'altra fitta la colpì alla testa, cercò di portarsi una mano alla tempia ,per alleviare il dolore, ma non ci riuscì, solo allora si rese conto che era ammanettata.

I polsi stretti in due bracciali di ferro, le catene tintinnarono  quando lei cercò di muovere le braccia, era incatenata ad un muro con le braccia alzate sopra la testa.

Si girò e vide due anelli grossi e arrugginiti fissi al muro , da lì partivano le catene.

Scese con lo sguardo alle sue gambe che erano leggermente divaricate fino ad arrivare alle caviglie, che avevano subito lo stesso trattamento delle braccia.

Erano strette in due morse d'acciaio, non poteva muoversi in nessun modo.

Il suo peggior incubo si era avverato.

Un senso di panico l 'assali' , la gola le si strinse, i battiti accelerarono , un rivolo di sudore le scivolò dalla fronte lungo la tempia, fino a d arrivare alla sua guancia.

Da quando aveva scoperto la verità sulla sua famiglia, aveva avuto paura che un giorno sarebbe successo qualcosa del genere, ne aveva avuto il presentimento.

Ed ora eccola lì, incatenata in uno scantinato, RAPITA.

Mille domande le affollarono la testa , perché l'avevano presa? Per soldi? Per ricattare i suoi?  Per sapere qualcosa degli affari di suo padre e suo fratello? Se era così avevano fatto un buco nell'acqua, perché lei non sapeva assolutamente nulla.

Aveva paura , no anzi era terrorizzata , cosa le avrebbero fatto?

Le lacrime scivolarono copiose dai suoi occhi, una sola preghiera le uscì dalle labbra, un sussurro

"Nonna aiutami ti prego!"

Aveva la gola arida , una gran sete, e i piedi le facevano malissimo, portava ancora le scarpe.

Non sentiva più le braccia, e ogni volta che cercava di muoversi  la pelle sfregava contro il ferro provocandole un dolore insopportabile, un polso già le sanguinava, il ferro dei bracciali era scheggiato e le feriva la pelle, l'altro era protetto dal pezzo di stoffa  che aveva messo per il gioco alla festa di Lily.

La festa, chissà che cosa è successo quando si sono accorti della sua sparizione.

Chissà se i suoi già lo sapevano .

Pensò a suo padre , a suo fratello, a sua madre, si rattristò anche pensando a Sammy e Brian, sperava che non pagassero per il suo rapimento, alla fine non era colpa loro , si sentì in colpa per quello che suo padre e suo fratello gli avrebbero fatto.

Sui fratello sarebbe uscito fuori di testa, sarebbe impazzito totalmente.

Il suo lato spietato avrebbe preso il sopravvento, a suo padre e sua madre gli si sarebbe spezzato il cuore.

Voleva urlare a perdifiato , ma non usciva un suono dalla sua bocca.

Da quanto tempo era qui?

Aveva perso la cognizione del tempo.

Pensò a sua nonna.

'Era questo che volevi dirmi nonna?'

'Era per questo che dovevo essere forte?

Mi dispiace nonna non so' se ce la farò!

Sono già così stanca !'

Sospirò

All'improvviso udì un rumore .

Una  porta si aprì con forza andando a sbattere contro il muro.

Hope alzò la testa guardando in direzione della porta giusto in tempo per vedere entrare tre uomini.

Gioco sporco , voci del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora