Gioco sporco , voci del cuore

capitolo 11

Ancora Hope non riusciva a credere  a quelloche le avevano raccontato.

Ora era nella camera di Emily, il suo cuore straziato dal dolore , un terribile peso al petto , un fiume di lacrime che non riusciva a fermare da due giorni , seduta sul suo letto stringeva al petto l ' orsacchiotto bianco di peluche che lei le aveva regalato durante un pomeriggio al luna park, erano cosi' felici e spensierate , lei , Emily e Alicia.

E ora Emily non c' era piu', non riusciva a crederci non lo accettava.

Hope era rimasta in Inghilterra un anno in piu'perche' aveva voluto seguire un corso di perfezionamento di canto.

Alicia era partita per un lungo viaggio in giro per il mondo con i suoi genitori e attualmente si trovava in una zona sperduta dell'Africa.

Emily l'aveva sentita regolarmente fino a quella famosa telefonata .

L' ultima.

Dopo aver parlato per circa due ore, l'aveva salutata rassicurandola che appena avesse risolto il suo problema si sarebbe fatta sentire lei. E invece...

Stinse piu ' forte il peluche gia' intriso di lacrime .

Alzo' la testa di scatto , si era sentita sfiorare la guancia  da un alito di vento, sorpresa guardo' la finestra chiusa.  Un lungo sospiro usci' dalla sua bocca.

I suoi occhi ispezionarono la stanza fino a fermarsi sul grande specchio della cabina armadio, il fiato le manco'il cuore le balzo' in gola.

Una figura era riflessa nello specchio , e non era la sua sua.

Era....EMILY.

Gli occhi sbarrati Hope fissava la figura.

" Oddio!! Ho le allucinazioni adesso!!" Hope parlo' sottovoce portandosi una mana al petto.

Senti' ridacchiare, sobbalzo' e si alzo' di scatto dal letto, TERRORIZZATA.

"Ehi! Non avere paura  hope, non sei pazza, e non hai le allucinazioni, sono come dire un fantasma, ti prego non farti venire un attacco di cuore adesso, mi servi viva e a lungo anche."

"Mio Dio!! Non e' possibile, vabbe' che parlo con mia nonna in sogno ma addirittura i fantasmi non e' possibile!!"

" Holla peppa !! Hope che differenza c'e' dal sogno alla realta', RILASSATI , sei cosi' debole , puo' veramente prenderti un colpo, ti prego mangia, e' ora di cena, fatti una doccia prendi pure i miei vestiti, mia madre non dira' nulla, l' ho gia' avvisata, sistemati e scendi giu', poi ritorna qui' devo parlarti seriamente."

"Non ci credo!! Aspetta che hai detto?Hai avvisato tua madre? ti vede anche lei?"le chiese Hope allibita

"No scemetta, mia madre non mi puo' vedere , non ha il tuo dono Hope, pero' da lei riesco a farmi sentire"

"wow!!! wow!!"Cielo e' come averti di nuovo qui', cioe' voglio dire"Hope era sicuramente su' di giri.

" Lo so che vuoi dire scemetta, ma no!! NON E'COSI' , naturalmente ci sono dei limiti e delle regole, ma al momento non importa, va' fai come ti ho detto"Emily le fece segno di andare con la mano.

"Ah!! E Hope.. non piangere piu' per me, sono due giorni che ti sciogli in lacrime qua dentro, ora basta so' che mi vuoi bene, e te ne voglio anche io, ma BASTA LACRIME o dovro' portarmi un salvagente!

Hope rise ancora incredula per quello che le stava succedendo.

In venti minuti fu' pronta, apri' la porta e usci', anche se sembrava tutto surreale, Hope si sentiva il cuore piu' leggero, ma ora c 'erano altri problemi da affrontare.

Primo la famiglia che stava cenando di sotto, e poi la sua .

Qualunque fosse la causa dell' ostilita' fra le due famiglie lei non avrebbe mai permesso che si distruggessero a vicenda, MAI.