1. Alexandria

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Tornare a scuola dopo aver passato tutta l'estate in viaggio con la mia migliore amica è veramente uno schifo. Due mesi sono passati così veloci che avrei solo voglia di ricominciarli da capo.

Purtroppo però non è possibile e così mi lascio trascinare da Olivie lungo il corridoio della Hillwood High School controvoglia.

<<Dai, Alex. Sarà un anno memorabile, te lo prometto>>, dice la mia migliore amica per tentare di consolarmi.

È una bugia bella e buona. E lo sa anche lei.

<<Per fortuna è l'ultimo>>, borbotto.

Mi ignora. <<Pensiamo piuttosto al ballo del mese prossimo>>, e si illumina di felicità, <<Connor te l'ha già chiesto, vero?>>

Il Connor in questione sarebbe il mio ragazzo. Stiamo assieme da quasi tre anni. In questa scuola è praticamente un Dio e una promessa del cross country. Non lo vedo da prima di partire a giugno e gestire la distanza è stato difficile.

Annuisco. <<Ne abbiamo parlato ieri sera al telefono. Ci andremo assieme. E tu? Hai un accompagnatore?>>

Sorride. <<Non ancora>>.

Oh-oh. Ha fatto lo sguardo. Quello che preannuncia una catastrofe.

Ghigno divertita. <<Chi hai intenzione di corrompere questa volta?>>, chiedo al solo scopo di infastidirla. Tirare fuori quella storia mi fa guadagnare un'occhiataccia.

Si blocca in mezzo al corridoio e mi fissa con finto rimprovero. La verità è che ho capito il suo gioco e lo sa. <<Sarà una sorpresa>>, dice riprendendo a camminare e ignorando la mia insinuazione.

Ho quasi paura di assistere a quello che combinerà.

Conosco Olivie da quando avevamo sei anni e con la sua famiglia si sono trasferiti nella casa accanto alla mia. Ha un gemello, Ryan. La mia nemesi. Sfortunatamente quest'anno frequenterà il nostro liceo dopo che è stato cacciato dalle ultime tre scuole in cui è stato.

Una vera testa calda.

Personalmente non lo vedo da qualche anno e lo ricordo che portava ancora l'apparecchio e aveva le guance pieno di acne adolescenziale. Si cacciava nei guai già allora ma stando ai racconti di Olivie le cose sono peggiorate di recente.

Oltre ad essere un teppista si è trasformato anche un maledetto donnaiolo.

Due mani calde e familiari si appoggiano sulle mie spalle e mi fanno girare su me stessa. Prima che abbia il tempo di fare un lungo sospiro estasiato, Connor mi ha già catturato le labbra fra le sue. È un bacio strano, diverso, quasi freddo e dura comunque troppo poco. 

Niente scintille, niente vibrazioni. 

E' normale, mi dico. Abbiamo passato due mesi senza vederci e la nostra passione si è raffreddata. Si sistemerà tutto.

Si allontana e mi guarda negli occhi. <<Mi sei mancata, dolcezza>>, dice senza calore nella voce. Sembra quasi obbligato a dire queste parole. Comincio a sudare freddo.

Sorrido contro la sua bocca e gli butto le braccia al collo, ignorando i campanelli di allarme che suonano disperati nella mia testa. <<Anche tu>>, rispondo fingendomi allegra.

Connor mi stringe a sè. <<Mi sembra di non vederti da mesi>>.

Ridacchio. <<Solo due>>.

Mette il broncio. <<Sono comunque troppi, Alex>>. Nella sua voce c'è un leggero rimprovero. Non ha approvato per niente la mia decisione di viaggiare con Olivie questa estate. Alla fine si era arreso ed ero partita tranquilla, sicura di averlo trovato ad aspettarmi.

LEGGIMI IL CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora