La sveglia sopra al mio comodino inizia a suonare imperterrita e la spengo con uno schiaffo.
Ho dormito forse tre ore questa notte perché mi sono intrufolato di nuovo nella stanza di Alex. Ormai va avanti così da più di qualche giorno e inizio a pagarne le conseguenze.
Mi rigiro dall'altra parte e mi addormento di nuovo.
Poco dopo il materasso alle mie spalle si abbassa e una massa di capelli mi fa il solletico alla spalla nuda. <<Ryan, sei sveglio?>>, chiede la voce dolce di Alex.
Gemo. <<No>>.
Ridacchia contro la mia pelle sensibile del collo. <<Allora perché rispondi?>>
<<Non lo so>>.
<<Ho un'idea>>.
Sorrido contro il cuscino. <<Le tue idee sono sempre pessime, Ale>>.
Mi colpisce con uno schiaffo la schiena. <<Allora me ne vado>>.
La blocco sotto di me, poco prima che si alzi dal letto. <<Quale idea?>>
<<Ora andiamo a scuola e visto che oggi usciremo presto, torniamo a casa e ci buttiamo a letto>>.
Chiudo gli occhi con un sorrisetto pigro stampato sulle labbra. <<Sembra un buon piano>>.
<<Te l'avevo detto!>>
<<Dammi una buona ragione per farmi alzare ora, Ale>>.
Mi bacia l'angolo delle labbra da entrambe le parti. <<Sei già sulla lista nera del preside e c'è una remota possibilità che possano ammetterti al diploma quest'anno>>.
Alzo la testa. <<Cosa?>>
<<Ho parlato con il professore di matematica ed è disposto ad aiutarti, ma non è l'unico. Devi solo concentrarti nello studio e nelle attività extra, come il basket>>.
<<Dici davvero?>>
Annuisce. <<Sì, dico davvero>>.
<<Dio, se ti amo>>, dico baciandola. Lei si irrigidisce e mi irrigidisco anche io appena mi rendo conto di quello che ho appena detto. <<Io...>>, comincio a dire, ma la porta della mia camera si spalanca.
<<Parto fra cinque minuti. Se ci siete bene, altrimenti me ne vado a scuola da sola>>, dice Olivie fermandosi davanti al letto.
Alex scivola via da sotto di me, raccoglie la sua borsa da terra e scende al piano di sotto assieme a mia sorella.
Mi passo le mani fra i capelli, frustrato. Credo di aver scelto il momento peggiore per confessarle i miei sentimenti, ma non sono riuscito a bloccare quelle parole dalla mia bocca.
Scendo dal letto e mi vesto in fretta, pronto ad uscire e affrontare la situazione con Alex che per tutto il tragitto verso la scuola rimane stranamente in silenzio.
<<Tutto apposto?>>, chiede mia sorella quando parcheggia l'auto.
<<Sì, tutto apposto>>, rispondo per entrambi.
Alza le spalle ed esce dalla macchina, seguita da me ed Alex a cui mi avvicino per studiarla.
<<Ryan!>>, mi chiama il coach dall'altra parte del cortile.
Bacio Alex su una guancia. <<Parliamo dopo?>>
Accenna un sorriso. <<Sì, a dopo>>.
Raggiungo il coach che mi butta un braccio sulle spalle e si guarda attorno. <<Non dovrei dirtelo adesso, ma ho parlato con il preside e sei di nuovo dentro, bello. Preparati a giocare domani sera>>.
Sgrano gli occhi. <<Cosa?>>, domando completamente stupito.
<<Il preside te lo comunicherà in mattinata, ma è già ufficiale>>.
<<Cazzo, sì!>>. Finalmente le cose vanno per il verso giusto! Prima Alex e ora il basket, si può essere più felici di così?
Appena entro nella scuola, corro a cercare Alex per darle la bella notizia. La trovo al suo armadietto circondata da Liam e Olivie. I nostri sguardi si incrociano immediatamente e quando sono vicino, la sollevo da terra e la bacio.
Liam fa uno smorfia, mentre Olivie ridacchia. E poi per il corridoio scende un silenzio di tomba. Nessuno a parte i nostri amici sapevano di noi e ho appena resa pubblica la nostra relazione.
<<Che hai?>>, mi chiede quando la rimetto per terra, per niente sconvolta dalla mia manifestazione d'affetto.
Il mio sorriso si allarga. <<Mi hanno riammesso nella squadra, Ale. È la notizia più bella che potessi ricevere>>.
Mi butta le braccia al collo e mi abbraccia stretto. <<Sono così felice per te!>>
<<E ti voglio seduta sulle gradinate domani sera>>.
<<Giocherai?>>
Annuisco. <<Sì, diamine, sì>>.
<<Certo che ci sarò>>, sussurra contro le mie labbra un attimo prima di baciarmi.
La folla di studenti nel corridoio per metà applaude e per metà fischia, ma li sento a malapena. Alex è tutto ciò di cui mi importa in questo momento.
<<Lo pensi davvero quello che mi hai detto prima?>>, chiede sottovoce.
Annuisco. <<Sì, certo che lo penso>>.
La campanella sopra le nostre teste suona e siamo costretti a separarci ed andare in aula di matematica assieme. Riusciremo mai a parlare di quella cosa?
Come annunciato dal coach, il preside durante una pausa fra una lezione e un'altra, mi intercetta in corridoio.
<<Ti stavo cercando. Seguimi nel mio ufficio>>, mi chiede.
Faccio come mi ha chiesto e una volta nel suo ufficio mi indica di sedermi nella sedia difronte alla sua scrivania.
<<Allora, signor Cooper. Ho una proposta da farle. La studentessa Alexandria Hastings, il suo tutor, si è presa a carico la sua situazione piuttosto delicata e con lei alcuni dei suoi professori. La media dei suoi voti al momento è molto buona, ma le ore di assenza sono state troppe, perciò abbiamo pensato di darle un'opportunità>>.
<<Quale?>>
<<Considereremo il basket come attività extra curriculare e entro un mese dovrà presentarmi una tesina su un argomento a piacere che riguarda tutte le materie o almeno quelle possibile di collegamento. Accetta?>>
<<Quanto lunga dovrà essere?>>
<<Almeno di dieci pagine>>.
<<Accetto>>.
Mi allunga una mano e gliela stringo. <<Ora, pensi a giocare bene domani sera e aiuti la squadra a conquistare il campionato>>.
Sorrido. <<Sarà fatto>>.
Mi ferma quando sono alla porta. <<Ringrazi la signorina Alexandria>>.
Non si preoccupi. Ho già un sacco di idee su come ringraziarla.
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LEGGIMI IL CUORE
Novela JuvenilE' il primo giorno dell'ultimo anno di liceo che la vita di Alexandria Hastings va in pezzi. Il ragazzo con cui sta assieme da quasi tre anni, confessa che durante l'estate l'ha tradita. E come se non bastasse, Ryan Cooper, la sua nemesi, e nonché...