43. Ryan

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Rileggo per la decima volta la frase del libro di storia e ancora non riesco a ricordarmene il contenuto. La mia testa è su un altro pianeta al momento.

<<Mi stai facendo venire l'ansia, Ryan. Potresti smetterla di muovere la gamba?>>, mi chiede Ale divertita, seduta vicino a me.

Mi immobilizzo. <<Scusa. Sono solo agitato>>.

<<Preoccupato per la partita?>>

Annuisco. <<Ho paura di fare una figuraccia>>.

Si alza e si siede sulle mie gambe. <<Sei bravo, per quel che ne capisco, e il coach crede in te o non si sarebbe così dato da fare per farti riammettere. Quindi smettila di preoccuparti>>.

Le circondo i fianchi con le braccia. <<Sono bravo, se non il migliore>>, scherzo.

Alza gli occhi al soffitto. <<Il miglior presuntuoso di sicuro>>.

Ridacchio. <<Probabilmente sì>>.

<<Sono le sei e mezza. Dovresti andartene>>, dice tirandosi indietro.

La fermo. <<Prima mi serve un bacio portafortuna>>.

Mi accontenta e mi bacia piano, senza approfondirlo, solo un leggero sfiorarsi delle labbra. <<Avrai il resto più tardi, ma devi vincere>>, sussurra.

<<Questo assomiglia ad un ricatto>>, dico con gli occhi ancora chiusi.

Me ne stampa un altro a labbra chiuse. <<Lo è infatti>>.

La blocco con le braccia e mi alzo in piedi, appoggiandola sopra al tavolo, infilandomi in mezzo alle sue gambe. La provoco, giocando con il suo labbro inferiore, mordendolo e tirandolo. In risposta lei ansima e si aggrappa ai miei capelli con le mani mentre con le gambe mi avvicina ancora di più.

<<Questo è giocare sporco>>, dice a corto di fiato.

<<E' la mia specialità>>.

<<Che schifo, ragazzi. Potreste evitare di farlo sul tavolo della cucina?>>, chiede Olivie entrando assieme a Liam.

Alex ed io ci guardiamo e scoppiamo a ridere. <<Gelosa, Liv?>>, chiedo, ammiccando a mia sorella che arrossisce guardandomi di traverso.

<<Vai al diavolo, Ryan!>>, sbotta lei incrociando le braccia al petto.

Sbuffo. <<Ultimamente sei proprio acida>>.

Alza un sopracciglio con aria di sfida. <<Forse perché sono stanca di voi due che non fate altro che sbaciucchiarvi ad ogni ora del giorno?>>

<<Oh, wow, Liv. Credevo fossi felice per noi due>>, interviene Alex.

<<Non avete mai chiesto la mia opinione. Avete scelto e basta, senza pensare alle conseguenze>>.

Stringo i pugni dietro la schiena di Alex. <<Non pensavo ci servisse il tuo permesso>>.

<<Infatti, Liv. Non ci serve il tuo permesso per stare assieme, né quello di nessun altro>>, ribatte Alex, alzando la voce contro la sua amica.

Liv scuote la testa. <<Ma ti rendi conto che stai assieme ad uno che non è capace a stare con una sola ragazza? Svegliati, Ale. Ryan è uguale a Connor. Fra un mese non venire a piangere da me perché mio fratello ti ha tradita!>>

Alex sussulta come se Olivie l'avesse colpita fisicamente ed io invece vengo investito da una rabbia cieca.

Lascio la presa su Alex e raccolgo il mio borsone da terra. <<Smettila, Liv. Tu non sai un cazzo della mia vita! Sono innamorato di lei e so cosa vuol dire essere traditi perché è successo anche a me, quindi non giudicarmi>>.

<<Vuoi davvero farmi credere che sei una vittima?>>, sbotta lei.

<<Non lo sono una vittima e mai lo sarò. Grazie per avermi rovinato la giornata, Liv. Sei una sorella fantastica!>>, dico prima di uscire dalla cucina, camminando pestando i piedi per terra.

Alex mi segue fuori e mi abbraccia da dietro, stringendomi a sé, aiutandomi a calmarmi.

<<Non credo pensi davvero quelle cose. È arrabbiata perché la sto trascurando ultimamente ma cambierà idea>>, dice contro la mia maglietta.

<<Alex io non voglio essere come mi ha descritto lei. A me importa di te>>.

Mi bacia la nuca. <<Lo so. Non devi giustificarti con me>>.

Appoggio le mie mani sopra le sue. <<Mi sento in dovere di farlo invece, dopo che ti ho ferita>>.

<<L'ho già dimenticato, ok? Pensiamo ad andare avanti e basta. Promettimelo>>.

Le bacio il palmo della mano. <<Promesso, Ale. Guardiamo avanti>>.

<<Devo andare a prendere Hunter a scuola e siccome vuole venire anche lui alla partita, veniamo assieme. Va bene?>>, chiede appoggiando la testa alla mia schiena.

Annuisco con un sorrisetto. Adoro Hunter, è proprio un bravo bambino. <<Benissimo>>.

Mi bacia la spalla. <<Devo andare e anche tu>>, dice ma senza muoversi.

Ridacchio e mi giro fra le sue braccia. Appoggio il mento sulla sua testa e sospiro.

<<Alexandria Hastings!>>, la richiama sua mamma dal giardino.

Alza la testa di scatto e sgrana gli occhi. <<Oh, merda>>.

<<Che c'è?>>, le chiedo improvvisamente preoccupato.

Scoppia a ridere. <<Mamma non sa ancora di noi. Sono appena tornati dalla luna di miele>>.

Saluto Rose che mi fissa, divertita. <<Allora, c'è qualcosa che devi dirmi, Alex?>>

Si stringe a me e nasconde la faccia dietro ai capelli per non mostrare che è arrossita. <<Solo che...>>, ma non riesce a finire la frase.

<<Stiamo assieme>>, concludo per lei.

Rose rimane immobile per cinque secondi, poi alza gli occhi al cielo. <<Era ora! Senza offesa Ryan ma alla buon ora!>>

Mi gratto la nuca imbarazzato. <<No, hai ragione. Sarebbe dovuto succedere molto prima>>.

<<Per esempio quando avevate quindici anni?>>

Nascondo il viso dietro alle mani. <<Oddio, ma era così evidente a tutti?>>

<<Ryan, c'è qualcosa che devi dirmi per caso?>>, chiede Alex guardandomi di traverso.

Quando eravamo ancora alle medie, avevo una cotta pazzesca per Alex che invece non mi sopportava, perché c'è da dire che non mi sono sempre comportato bene con lei.

A sei anni le tiravo le trecce. A dieci anni quando giocavamo assieme finivo sempre per farle male non intenzionalmente. A quattordici anni avevo gli ormoni in subbuglio e gli facevo i dispetti per attirare la sua attenzione.

Non un cavaliere, ecco.

Però mi piaceva. Alex mi è sempre piaciuta ma me ne sono accorto solo di recente, forse perché ho capito che cosa possono fare una ragazza e un ragazzo assieme.

<<Devo andarmene>>, dico indietreggiando andando verso la mia moto.

Mi fulmina con un'occhiataccia. <<Non è finita qui, Cooper>>.

Le mando un bacio volante prima di infilarmi il casco e filarmela da una domanda spinosa come quella. A quanto pare questo è il periodo delle confessioni ed ora che ci penso, Alex non ha mai detto di amarmi, anche se so cosa prova per me.

Ma perché non lo dice? Mi sto forse inventando tutto?

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Scusate se non ho aggiornato prima ma ho avuto una settima davvero infernale! Prometto che per farmi perdonare aggiornerò anche Lunedì :)

LEGGIMI IL CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora