<<Sì, Alan non è vostro padre>>, conferma la mamma.
Silenzio.
Si ferma tutto, perfino il mio cuore.
Crollo a sedere sul tappeto del salotto e trascino giù anche Alex che finisce per metà sopra di me.
<<Lo sai vero che questo distruggerà Liv? Lei ama papà o Alan o come cazzo devo chiamarlo!>>
Mamma si risiede sul divano e distoglie lo sguardo da me. <<Alan rimarrà sempre vostro padre e Liv non dovrà mai saperlo>>.
<<Tu sei pazza se pensi che manterrò il tuo lurido segreto!>>
<<Vostro padre è morto!>>, urla Charlie sopra la mia voce che si spegne all'improvviso.
<<Cosa?>>, chiedo sconcertato.
Questa proprio non me l'aspettavo.
<<E' morto, Ryan>>, ripete lei, <<Ha avuto un incidente stradale quando ero al terzo mese di gravidanza. Alan, che era il mio migliore amico, mi amava e vi ha riconosciuto come suoi figli legittimi. E lo sarete sempre>>.
Mi passo una mano nei capelli in un gesto nervoso. <<Ma quello stronzo non è mio padre e per diciotto anni mi ha fatto passare le pene dell'inferno, cazzo!>>
<<Ryan! Non ti permetto di parlare così di lui! Ha fatto degli sbagli, è vero, ma ti vuole bene!>>
Volermi bene? Sul serio?
Rido amaramente. <<Lui cosa? Se mi voleva davvero bene mi avrebbe chiesto perché mi stavo comportando di merda! E anche tu! Te ne sei fregata!>>
Mamma mi fulmina con un'occhiataccia. <<Ti ho chiesto se avessi qualcosa e tu ti sei rifiutato di parlarmene!>>
Sbatto la mano per terra, facendo trasalire Alex. <<Mi avevano spezzato il cuore!>>, sbotto.
<<Chi?>>, chiede perplessa.
<<Micky. La mia ex e voi non ve ne siete accorti nemmeno che avevo una ragazza>>.
Mamma beve l'ultimo goccio di vino dal suo calice. Sembra stanca e dispiaciuta per quello che sta succedendo, ma il mio orgoglio vince sulla pena che provo per lei. <<Io... mi dispiace Ryan. Ero così presa dal mio lavoro che non me ne sono resa conto>>.
<<Nell'ultimo anno sei stata una madre completamente assente>>, dico ferendola. E' l'unico modo che ho per difendermi.
Alex sgrana gli occhi e mi stringe un braccio, facendomi notare che ho esagerato.
<<Lo so>>, risponde lei annuendo. E spiazzandomi. Non credevo che se ne rendesse conto. <<E voglio rimediare, Ryan. Quindi ti prego... lasciami provare>>.
Mi alzo in piedi scuotendo la testa. <<Mi dispiace, ma adesso non ci riesco>>.
Annuisce e si accarezza le braccia come se sentisse freddo, ma ci sono più di venti gradi. <<Quando sarai pronto allora ne parleremo e capirai il perché delle mie scelte>>.
Sentendomi mancare l'aria, esco fuori in giardino per riprendermi dalla conversazione completamente scioccante che ho appena avuto.
Mi ritrovo a pensare alla mia vita mentre osservo il cielo stellato sopra la mia testa. E' tutta una menzogna? Io sono sbagliato?
Sospiro e chiudo gli occhi. No. Non sono sbagliato per colpa delle scelte che hanno fatto persone al posto mio e che hanno determinato la mia intera esistenza senza rendersi davvero conto delle conseguenze.
Dio! Non riesco a crederci di aver avuto un padre diverso da Satana che magari mi avrebbe amato come so che merito di essere amato. E questo me lo ha insegnato Alex, quella bellissima ragazza che c'è sempre stata per me. Anche quando avevamo due anni e mi ero sbucciato un ginocchio cadendo dall'altalena.
No. Non rinuncerò a lei.
Capisco che Alex è dietro di me, prima ancora di sentire le sue braccia stringermi in vita e la sua testa contro la mia schiena. Mi ritrovo a sorridere e per un attimo soltanto mi dimentico di tutto il resto.
<<Te lo prometto, Ale>>, dico intrecciando le sue dita alle mie.
<<Che cosa?>>
<<Che anche se sarai dall'altra parte del mondo, non rinuncio a noi. Non ne ho mai avuto l'intenzione>>.
Sospira sollevata e mi stringe più forte. <<Oh, grazie al cielo!>>
Il mio sorriso si allarga. <<E sai cos'altro ti dico?>>
Scuote la testa.
<<Che ti amo da morire>>.
Si solleva sulle punte dei piedi e mi bacia la nuca. <<Ti amo anche io>>.
Le accarezzo le braccia sentendomi addosso tutto il suo calore, la sua forza e la carica di sincerità con cui pronuncia queste parole. Non è una cosa che fa spesso e ogni singola volta il mio cuore mi esce dal petto.
<<Oggi ho proprio dato di matto, Alex e non intendo la storia di mio padre>>, dico girandomi a guardala negli occhi verdi che brillano.
<<Spaventa anche me quello che succederà ad agosto, quando me ne andrò, ma siamo sopravvissuti a cose peggiori di queste. La lontananza non sarà così impossibile>>.
Appoggio il mento sulla sua testa e sospiro. <<Lo spero davvero tanto>>, sussurro.
Sbadiglia rumorosamente. <<Ho sonno. Andiamo a dormire?>>
Guardo l'ultima volta le stelle sopra le nostre teste e poi la sollevo da terra e me la carico sulla spalla, facendola ridere.
<<Potevi avvisarmi>>, borbotta ma la sento sorridere.
<<E che divertimento ci sarebbe stato?>>
Mi tira una pacca sul sedere. <<Ti odio>>, dice quando sobbalza sulla mia spalla mentre faccio le scale che portano in camera mia.
<<O mi ami o mi odi, piccola>>.
<<Piccola?>>, chiede senza fiato quando la butto sul mio letto senza tante cerimonie e inizio a ridere appena vedo l'occhiataccia che mi rivolge.
Alzo le spalle mentre mi tolgo i vestiti di dosso e mi stendo accanto a lei. <<Mi sembra un bel soprannome>>.
Inorridisce. <<Sembra un soprannome dal Ryan il "rimorchiatore">>.
Sbuffo. <<Non lo sono più da mesi ormai>>.
Alza gli occhi al soffitto. <<Solo perché sai che se ci provassi, probabilmente ti castrerei>>.
Mi porto di riflesso le mani nella parte che ha minacciato e mi imbroncio. <<Sei cattiva, Ale>>.
Si lancia sopra di me e mi morde il labbro inferiore, incendiandomi il corpo di desiderio e il sangue affluisce in un unico posto. Vorrei solo abbandonarmi a lei, smettere di pensare al casino della mia vita per mezz'ora, un'ora.
<<Sei preoccupato, vero?>>, chiede quando vede che mi estraneo dalla conversazione.
Annuisco. <<Per Liv, non per me>>.
<<Potresti anche ammetterlo sai, che ti ha distrutto quello che hai scoperto stasera>>.
Sospiro e le accarezzo i capelli. <<Hai ragione ma non voglio pensarci adesso>>.
<<E cosa vorresti fare?>>
Un sorrisetto malizioso fa capolino sulle mie labbra e lei spalanca gli occhi. Un secondo dopo la rovescio sulla schiena e mi infilo in mezzo alle sue gambe. La bacio piano sulle labbra e lei geme contro la mia bocca.
<<Questo. Voglio questo>>.
Le sue mani corrono sulla mia schiena e mi sfila la maglietta dalla testa. <<Sempre>>, sussurra prima di baciarmi di nuovo con estrema passione.
STAI LEGGENDO
LEGGIMI IL CUORE
Teen FictionE' il primo giorno dell'ultimo anno di liceo che la vita di Alexandria Hastings va in pezzi. Il ragazzo con cui sta assieme da quasi tre anni, confessa che durante l'estate l'ha tradita. E come se non bastasse, Ryan Cooper, la sua nemesi, e nonché...