75. Alexandria

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La scatolina rossa che ancora tengo nella mano destra inizia a scottarmi e l'anello è troppo luminoso per essere vero. I pensieri iniziano a correre come un fiume in piena nella mia testa.

Vuole chiedermi di sposarlo?

Sono pronta a questo?

E se non fosse suo ma di Liam per Livie?

Merda.

Sento l'acqua della doccia smettere di scorrere e rimetto la scatolina lì dove l'ho trovata e chiudo l'armadio con il fiatone un attimo prima che Ryan comparva nella sua stanza.

Nemmeno la vista del suo corpo perfetto e bagnato riesce a distrarmi dai miei pensieri che mi affollano la testa. Non riesco proprio a spegnerli e ho quasi paura che possa sentirne i rumori perfino a tre metri di distanza.

I suoi occhi scivolano vogliosi nel mio corpo e vengo attraversata da un brivido. Amo quando mi guarda così. Mi fa sentire bellissima, desiderata e amata. È una sensazione bellissima.

<<Hai trovato le scarpe?>>, chiede passandomi accanto per andare verso il cassetto dove tira fuori dei boxer puliti.

<<Sì>>, rispondo guardando le scarpe che tengo in mano da almeno dieci minuti. E ho trovato anche qualcos'altro, vorrei dire.

Mi regala un sorriso e se nota la mia strana espressione non dice niente. Io d'altra parte mi sento come un cervo accecato dai fari di una macchina.

Viene verso di me e mi passa le braccia attorno al corpo e mi bacia il collo, sopra la vena pulsante del collo facendomi mancare il respiro. Infilo le mie mani fra i suoi capelli bagnati e mi inarco contro di lui, cercando ancora le sue labbra.

Dimentico per un attimo quello che ho appena trovato nel suo armadio e mi godo le sue attenzioni. Con sguardo furbo, mi spinge piano all'indietro e atterro al centro del suo letto. Scoppio a ridere e quando le sue labbra catturano le mie, spengo del tutto il cervello.

Si stende sopra di me e finiamo in un groviglio di gambe e braccia. Questo attacco a sorpresa è bellissimo e inaspettato.

Infilo le mie mani sotto l'asciugamano che scivola via e lui in risposta mi morde il labbro inferiore, facendomi ansimare e inarcare contro di lui, cercando il suo corpo caldo.

<<Sei così bella>>, mormora guardandomi negli occhi fra un bacio e l'altro.

<<Lo so>>, riesco a dire facendolo ridere.

I suoi occhi diventano scuri per il desiderio e infila la mano sotto alla mia gonna. Mi afferra la coscia, portandosela contro il suo fianco e si spinge contro di me. Mi si incastra il respiro in gola. Dio, che bello.

Bussano piano la porta e ci congeliamo entrambi. <<Che c'è?>>, risponde Ryan senza nascondere l'irritazione nella voce.

<<Vi aspettiamo in macchina, piccioncini!>>, urla Livie al di là della porta.

Guardo l'orologio: sono le otto passate e siamo in ritardo.

Con un gemito rotola di fianco. <<Riprendiamo dopo>>, dice facendo scorrere lo sguardo sul mio corpo semi-nudo.

Annuisco intontita. <<Sì>>, riesco a sussurrare senza fiato.

Si alza e inizia a girare per la stanza, coprendo il suo corpo stupendo. Una volta pronto mi allunga una mano che prendo subito e mi tira in piedi, di fronte a lui. Mi bacia al centro della fronte. <<Non vedo l'ora di vivere solo assieme a te>>, dice dolcemente.

Lo abbraccio. <<Anche io>>.

Ci prendiamo altri cinque minuti per noi e sentiamo suonare il clacson fuori, ma non mi importa minimamente. Da quando ci siamo ritrovati abbiamo avuto così pochi momenti da soli da contarli sulle dita di una mano.

<<Forza, andiamo>>, dice staccandosi dall'abbraccio.

Ci prendiamo per mano e scendiamo al piano di sotto assieme. Una volta in macchina gli altri ci prendono in giro per averci messo tanto.

La cena passa in fretta e ridiamo per ogni cosa che esce dalle labbra di Liam. A quanto pare la birra gli scioglie la lingua e non lo avevo mai visto così leggero e spensierato. Da quando lo conosco è cresciuto tanto come persona ma resta sempre un bambinone.

Come previsto, io non tocco praticamente niente e alla sola vista del cibo sento ancora il gusto amaro in bocca.

Finita la cena, Liam sceglie la discoteca dove passare il resto della serata. È da tanto tempo che non ballo o che non ballo con Ryan e non vedo l'ora di scendere in pista per sentire il mio corpo contro il suo.

Prima però ordiniamo da bere e ci accomodiamo nel salottino all'angolo della pista. Al tavolo vicino al nostro stanno festeggiando un addio al nubilato e le ragazze sono molto rumorose.

La mia testa comincia a viaggiare, guardando la futura sposa, immaginandomi di essere al posto suo, circondata dalle mie amiche. Guardo Ryan e al solo pensiero di noi due davanti ad un altare mi fa passare la paura che avevo all'inizio.

Voglio passare la mia vita con Ryan. Non chiedo altro. Non chiedo di meglio.

Livie mi tira una gomitata sulle costole per attirare la mia attenzione. <<Vorrai una festa come quella prima del matrimonio?>>

Spalanco gli occhi. Perché proprio adesso la sua domanda? <<Non lo so, forse>>, rispondo e i miei occhi cercano quelli di Ryan, <<prima però dovrei ricevere una proposta>>.

Lui sorride e non dice niente. Cavolo! Io speravo in una sua reazione ma niente. Uomini!

<<Io ovviamente sarò la damigella d'onore>>, continua imperterrita la mia amica.

La fulmino con un'occhiataccia. <<Devo andare in bagno. Vieni con me?>>, le ordino. La afferro per la mano e la trascino dietro di me. Una volta al bagno sbotto. <<Puoi smetterla di parlare di matrimonio?>>

Aggrotta le sopracciglia perplessa. <<Perchè?>>

Mi appoggio al lavandino alle mie spalle. <<Ho scoperto una cosa oggi e sono un po' sensibile all'argomento>>.

Si porta le mani alla bocca. <<Oh mio Dio! Te l'ha chiesto?>>

Scuoto la testa. <<No e non so se lo farà, ma ho trovato un anello in camera sua>>, dico, liberandomi finalmente di questo peso.

<<Ma è grandioso! Certo che te lo chiederà! Oh, Dio, sono così felice! Farai finalmente parte della mia famiglia come ho sempre sperato!>>, e non la smette di fantasticare per più di dieci minuti.

Incrocio le braccia al petto. <<Hai finito?>>, chiedo ironicamente.

Ridacchia. <<Sì, scusa>>, e viene vicino a me. Per fortuna il bagno è deserto. <<Come ti senti al riguardo?>>

Mi passo una mano nei capelli lisci. <<Confusa. Felice. Impaurita. E se non fosse suo?>>

Spalanca gli occhi. <<Oh, mio Dio! E se fosse di Liam e lui glielo sta solo tenendo?>>

Ci guardiamo entrambe con il panico negli occhi. Potrebbero essere entrambe le ipotesi, ma di una cosa sono sicura: una di noi due riceverà una proposta. Sotto sotto, spero di essere io.

LEGGIMI IL CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora