5. Alexandria

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Connor mi ha chiesto di aspettarlo dopo gli allenamenti e sono seduta qui nel giardino della scuola sotto un albero da mezz'ora e lui non si è ancora presentato. Mi sono stancata. Mi alzo in piedi e mi dirigo verso la macchina.

<<Alex!>>, mi chiama Connor correndo dal campo di atletica.

Giro la testa e mi fermo per aspettarlo. <<Me ne stavo andando>>.

Accenna un sorrisino. <<Mi dispiace, dolcezza. Il coach ci ha tenuto un po' di più>>.

Incrocio le braccia al petto.<<Devo andare a prendere Hunter agli allenamenti di tennis, lo sai>>.

Mi afferra per i fianchi e mi tira contro di lui. <<Non riusciamo più a stare da soli>>.

Addolcisco lo sguardo. <<Lo so. Sabato potremmo fare qualcosa assieme>>.

Distoglie lo sguardo. <<Non posso. Esco con i ragazzi>>.

<<Li vedi tutti i giorni, i ragazzi>>, dico piena di frustrazione.

<<Stiamo organizzando la festa a sorpresa per Logan>>.

Gli rivolgo un'occhiataccia. <<Logan è più importante di me?>>

Lascia la presa dai miei fianchi.<<Ah, la metti così, allora? Tu sei stata via due cazzo di mesi!>>

<<Ti ho chiesto di venire con me e tu hai detto di no>>. Stringe i pugni e il mio sguardo scende sulle nocche della sua mano sinistra che sono rovinate. <<Che hai fatto alla mano?>>

La nasconde dietro la schiena. <<Niente>>.

<<Connor>>.

<<Ho dato un pugno al novellino, quello che ti gira sempre attorno>>.

Alzo gli occhi al cielo. <<Oh, davvero? Credevo non te ne fossi accorto! Eri troppo impegnato a fissare Maggie tutto il tempo!>>, grido.

Spalanca gli occhi.<<Che dici?>>

<<Non lo so, dimmelo tu>>.

<<Quel Ryan non mi piace!>>, sbotta.

<<Ti importa che mi stia sempre attorno? Sbaglio o tu non sei geloso?>>

Assottiglia lo sguardo. <<Non lo sono infatti. Tu sei mia e lui deve girarti alla larga!>>

<<Io non sono di tua proprietà>>, borbotto infastidita.

<<Stiamo assieme, quindi sei mia>>.

Perdo la pazienza. <<Per me finisce qui!>>, urlo voltandogli le spalle.

faccio appena due passi quando la sua voce mi arriva forte e chiara.<<Bene! Tanto mi scopo Maggie da maggio!>>, urla frustrato.

Mi blocco. Aspettate. Cosa?

Mi giro per affrontarlo ma quando vedo la sincerità nei suoi occhi sento una lama infilzarsi nel mio cuore. Il mio ragazzo e la mia migliore amica.

Connor e Maggie.

Maggie e Connor.

Un conato di vomito mi fa piegare in due ma non esce niente dalla mia bocca. Mi sento così male che mi mancano le forze e le gambe a malapena mi reggono. Avere un sospetto è una cosa, ma sentirlo ammettere dal ragazzo che nemmeno dieci ore prima diceva di amarmi è devastante.

<<Cosa?>>, sussurro con una calma glaciale che non credevo di possedere.

Fa un passo avanti ed io uno indietro. <<Non significava niente, Alex. Mi mancavi ed eri lontana>>.

<<Ti sembra una buona giustificazione?>>, sbotto. La rabbia comincia a ribollire dentro di me.

Scuote piano la testa, dandomi ragione e non so perché la cosa mi fa incazzare ancora di più. <<No, non lo è. Mi dispiace>>.

Devo andarmene da qui. Adesso. Apro la portiera della macchina e Connor non fa niente per fermarmi. Sgommo via e appena lascio la scuola, due grosse lacrime scivolano nelle mie guance.

La cosa che fa più male è che sono stata cieca. Cieca a non vedere quello che stava succedendo sotto ai miei stessi occhi. Ryan lo aveva capito ed è l'unico che mi abbia detto la verità. Non Maggie, non Connor ma Ryan. Uno sconosciuto.

Raggiungo Hunter, mio fratello di dieci anni, in uno stato confusionale. Mi sta aspettando fuori dal tennis club dove si allena e sale in macchina. <<Mi porti a prendere il gelato?>>, chiede.

Scuoto la testa. <<No, oggi non posso. Domani>>.

Abbassa la testa e rimaniamo in silenzio per il resto del viaggio verso casa. Parcheggio la macchina nel vialetto e quando guardo verso casa mia, trovo Ryan seduto sugli scalini.

Il mio cuore reagisce immediatamente alla sua vista, ma la mia testa in questo momento mi sta dicendo tutt'altra cosa. Mi sta implorando di scappare lontano. Ed è quello faccio. 

Ingrano la retromarcia e vado via.

LEGGIMI IL CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora