36. Ryan

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<<Stai sorridendo>>, dice mia sorella appena torno al tavolo.

Senza accorgermene ho seguito con lo sguardo Ale in ogni suo spostamento e so perfino quante volte ha riso, quante volte ha sorriso e quante volte ha incrociato i miei occhi.

<<Non è vero>>, ribatto.

Mi tira una gomitata sulle costole. <<Allora, tu e Alex? Perché non mi hai mai detto che ti piaceva?>>, chiede. <<L'ho dovuto scoprire la notte in cui sei sparito>>.

Oh, ma non mi piace e basta Liv. Io provo dei sentimenti per lei. E' al centro dei miei pensieri costantemente. Mi sveglio pensando a lei e qualsiasi cosa succeda durante il giorno, vorrei solo condividerla con Ale. Quando non è con me mi manca e il pensiero di sentirla di nuovo addosso a me, mi ha tormentato per mesi. Ecco quanto mi piace.<<Perché pensi che fra me e lei ci sia qualcosa?>>, domando senza confermare le sue supposizioni. Ancora non so cosa siamo Ale ed io.

Sbuffò, infastidita dal mio essere vago. <<Non sono stupida. Credo di sapere quello che avete combinato tu e lei la notte in cui ci hai fatto quello scherzetto o Alex non sarebbe così arrabbiata con te>>.

Game over, Cooper. Mi sa tanto che Ale aveva ragione. Liam e Olivie ci scopriranno subito. Anzi lo hanno già fatto.

Niente segreto.

<<Non posso farci niente, Liv. Sono innamorato di lei>>, mi ritrovo a confessare alla fine.

Sgrana gli occhi. <<Aspetta. Tu, cosa?>>

Rido. <<Non lo ripeto di nuovo, Liv>>.

La mia gemella è sotto choc. <<Ryan Cooper, il donnaiolo irremovibile che si innamora. Della mia migliore amica niente meno. Incredibile>>.

Mi stringo nelle spalle a disagio. Non mi piace parlare dei miei sentimenti. <<Può succedere, sai>>.

Alza gli occhi al cielo. <<Credevo che a te non capitasse mai. Quindi ora state assieme o no? Mi sa che è incazzata di brutto con te>>.

Già. Grazie per avermelo ricordato. <<Ci sto lavorando, ecco. Siamo appesi sul filo di un rasoio>>. 

<<Ora capisco tutto però. Lei che mentre eri dentro era un fantasma tanto che i suoi voti sono precipitati>>.

<<Cosa?>>, chiedo sconvolto.

Alza le spalle. <<Parliamo di Alex, fra neanche un mese avrà di nuovo la media più alta della scuola>>.

Mi sento in colpa. Non volevo provocare tutto questo. Non a lei. <<Non volevo farla stare così male>>.

Mi appoggia una mano sulla spalla. <<E' stato inevitabile, Ryan. Hai fatto male a tutti, anche a papà nonostante non lo ammetterà mai>>.

Già. <<A proposito di papà l'ho visto questa mattina>>.

Spalanca gli occhi. <<Tu, cosa? Sei matto?>>

Scuoto la testa. <<No, non sono matto. Aveva una cosa che mi apparteneva e poi ha fatto togliere l'ordine restrittivo>>.

<<Oh, questa è una bella notizia>>, dice sorridendo.

<<Sì, ma ho fatto un patto con il diavolo>>.

<<Cosa ti ha chiesto in cambio?>>

Cerco Ale in giro per la sala e la trovo a parlare con un ragazzo che le si è avvicinato all'orecchio per farsi sentire sopra la musica alta. Mi irrigidisco e lo fulmino con un'occhiataccia anche se non mi vede. <<Tre mesi al lavoro con lui quest'estate>>, dico riportando l'attenzione su mia sorella.

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