55. Terza parte

10.2K 377 12
                                    

Alexandria.

Hanna mi prende a braccetto ed usciamo assieme dal dormitorio per immergerci nella folla di studenti che passeggia per il campus e fra i vari stand delle confraternite, delle attività extra e gli sportivi.

<<Allora, raccontami qualcosa di te. Pratichi qualche sport?>>

Scuoto la testa. <<Corro occasionalmente solo per tenermi in forma. Tu?>>

<<Gioco a tennis. Sono entrata con una borsa di studio completa per lo sport>>, dice con orgoglio.

<<Wow. Complimenti>>.

Arrossisce. <<Grazie. Quindi sarai costretta a sederti sugli spalti ogni volta che giocherò un incontro. Lo sai vero?>>

Rido. <<Va bene, ma dovrai spiegarmi come funziona o rischio di esultare quando farà punto l'avversario>>.

Fa una smorfia. <<Non correremo questo rischio>>.

Due passi dopo, qualcuno la chiama dall'altra parte del giardino e lei mi trascina in quella direzione dove ci sono riuniti due ragazze e tre ragazzi.

<<Oh, eccovi. Vi cercavo>>, dice Hanna affiancando il ragazzo più bello del gruppo, <<Alex, questi sono i miei amici Zach, Carter, Justin, Mya e Shana>>.

Saluto tutti con la mano. <<Piacere di conoscervi>>, dico in preda all'imbarazzo.

Zach, il ragazzo accanto ad Hanna mi sorride sornione. <<Sei tu la povera vittima che sopporterà Hanna il terremoto?>>

Hanna gli tira un pugno scherzoso sul braccio. <<Stronzo!>>

Io ridacchio divertita. <<Eh già>>.

<<Non sei di qui, vero? Hai un accento strano>>, chiede ancora Zach. A quanto pare ho fatto colpo.

Scuoto la testa. <<No infatti. Vengo da Nashville>>.

<<Ah. Wow. Sei lontana da casa>>.

<<Già>>, dico rattristandomi un po'.

<<Fidanzata?>>, chiede Justin, un ragazzone mulatto che sicuramente gioca a football.

Mi congelo sul posto. Questa domanda... è così difficile. Non so nemmeno che cosa rispondere. C'è l'ho ancora un ragazzo?

<<Io...>>, provo a rispondere, ma le parole non escono dalle mie labbra.

<<Saranno fatti suoi, no?>>, viene in mio soccorso Mya facendomi l'occhiolino.

"Grazie", mimo con la bocca.

<<Che guastafeste che sei, Mimi>>, dice Zach tutto imbronciato.

A quanto pare tutti i maschi presenti sono interessati alla mia situazione sentimentale. Ed io non so nemmeno dare una risposta ad una semplicissima domanda del cazzo perché dentro di me non credo che potrei amare qualcun altro, se sono ancora totalmente persa per lui.

<<Allora, continuiamo il giro o no?>>, chiede Hanna in direzione dei suoi amici.

Carter, l'unico a non aver parlato finora, appoggia un braccio sulle spalle di Shana e le bacia la fronte. Stanno chiaramente assieme e non so perché ma rimango imbambolata a fissarli.

<<Tutto bene?>>, mi sussurra Hanna un po' preoccupata.

Sospiro piano. <<Tutto bene>>, mormoro.

<<Sicura? La domanda di Justin ti ha rattristata>>.

Distolgo lo sguardo da Carter e Shana e lo porto sugli occhi azzurri di Hanna. <<Non sapevo che cosa dire>>.

<<Credo che Zach si sia appena innamorato di te>>, dice ammiccando.

Scoppio a ridere. <<Impossibile...>>

Il ragazzo in questione si infila fra me ed Hanna, appoggiando sulle spalle di entrambe le sue braccia muscolose. <<Allora belle ragazze. Questa sera andiamo a divertirci vero?>>

<<Che cosa avevi in mente? Sai Alex devi sapere che il cazzone qui, è l'anima delle feste>>.

Zach ammicca nella mia direzione. <<Esattamente>>.

<<Non ne ho dubbi>>, dico guardandolo bene.

Se non fossi così presa dal mio cuore spezzato, probabilmente Zach sarebbe un ragazzo con cui flirterei perché è il mio tipo: alto, moro, occhi verde bosco e un sorriso ammiccante oltre che ad un fisico atletico.

<<Ehi!>>, dice fingendosi offeso, <<Sono anche un asso della pallanuoto, terremoto>>, dice pizzicando il braccio ad Hanna.

<<Dai, dove hai intenzione di portarci?>>

<<Ad una o due feste. Siete dei nostri?>>

Hanna guarda me speranzosa e mi ritrovo ad annuire. D'altronde che cosa ho di meglio da fare se non starmene a piangere nella mia nuova stanza?

Il mio telefono inizia a squillare e dopo aver letto il nome di Olivie, rispondo.

<<Ehi>>, dico allontanandomi dal gruppo.

<<Ehi, californiana! Com'è andato il viaggio? E la tua compagna di stanza?>>

Rido. <<Prendi fiato, Liv>>, la prendo in giro.

<<Dai, Alex, rispondi>>.

In sottofondo dall'altra parte sento un po' di trambusto e delle risate. Cerco di non darci peso. Non credo che sia lui.

<<Il viaggio è andato bene. Hanna è super carina e ho conosciuto i suoi amici. Sembrano simpatici>>.

Qualcosa cade a terra e Olivie impreca. <<Scusa, sono inciampata. E c'è qualche bel ragazzo carino?>>

<<Olivie! Muovi le chiappe! Dobbiamo uscire!>>, urla Ryan.

Ryan.

E la voce di Ryan.

<<'fanculo, Ryan! Sto parlando con la mia migliore amica!>>, risponde Liv scocciata.

<<A-ale?>>, sento Ryan balbettare.

Chiudo gli occhi e me li immagino, l'uno accanto all'altro a guardarsi in cagnesco. <<Sì, la tua ragazza, hai presente?>>

<<Liv. Devo andare>>. E riaggancio senza aspettare una risposta da parte sua.

LEGGIMI IL CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora