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Alexandria

Olivie mi ha costretta a venire a questa festa organizzata da un nostro ex compagno del liceo che ha invitato tutti gli alunni che si sono diplomati l'anno scorso. Non ho nessuna voglia di immergermi nel passato, ma la mia migliore amica mi è mancata davvero troppo.

E poi l'alternativa sarebbe stata quella di starmene a casa sul divano a mangiare gelato e a deprimermi per Ryan.

Dio, ma quanto stronzo è stato? Volevo solamente parlargli di Brandon, aiutarlo, ma evidentemente l'ho ferito troppo. Forse merito la sua indifferenza e il suo trattamento, ma ancora non ha imparato ad ascoltare.

<<Perché quella faccia? Stiamo andando ad una festa!>>, mi rimprovera Olivie, una volta che tutti e quattro siamo in macchina.

Già, c'è pure Ryan.

<<Niente>>, borbotto, guardando suo fratello in tralice.

Il mio telefono squilla proprio mentre stiamo parcheggiando davanti alla casa di Kevin e rispondo subito, grata della distrazione. Stavo iniziando a sentirmi soffocare.

<<Pronto?>>

<<Ciao, Alex. Sono Brandon>>.

Spalanco gli occhi, sorpresa. Dio che tempismo. <<Oh, ciao>>.

Ridacchia imbarazzato. <<Scusa, so che sei tornata a casa solo oggi, ma non è che per caso hai parlato con Ryan?>>

Scuoto la testa anche se non può vedermi. <<Ci ho provato, ma come ti ho detto le cose sono complicate>>.

Ryan alza lo sguardo su di me dallo specchietto retrovisore e lo vedo aggrottare le sopracciglia, ascoltando la mia conversazione.

<<Ok. Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno>>, risponde Brandon.

<<Grazie. A presto!>>, dico spegnendo la telefonata.

In macchina cala un silenzio strano, carico di tensione.<<Chi era? Una nuova fiamma?>>, mi chiede Liam ridacchiando.

Sbuffo. <<Sono affari miei, non credi?>>

Mi punzecchia un fianco con l'indice. <<Oh-oh. Hai qualcosa da nascondere?>>

<<Era un mio amico>>, rispondo alla fine, guardando Ryan negli occhi, attraverso lo specchietto. Non mi aveva lasciata per un attimo.

<<Io non sono venuto qui per chiacchierare in macchina, quindi entro. Ci si vede!>>, dice uscendo e sbattendo la portiera.

<<Stronzo>>, borbotto sottovoce.

<<Non pensi che possa dargli fastidio sentirti parlare con un ragazzo che non è lui? Io sono territorio neutro, ok? Non sono dalla parte di nessuno dei due, ma scusa se te lo dico Alex, tu l'hai lasciato e ha tutto il diritto di fare lo stronzo>>, interviene Liam.

Chiudo e stringo forte gli occhi. <<Credi che per me sia stato facile, Liam?>>

Scuote la testa. <<No, ma mettiti nei suoi panni. Lui ti ha aspettata ed è venuto a cercarti, ma tu niente. Lo ami, perché si vede che è così, eppure non fai niente per sistemare le cose>>.

Incrocio le braccia al petto con aria di sfida. <<Ti ha raccontato che cosa è successo? Allora dovresti stare dalla mia parte. Si è comportato da egoista!>>

<<Aspettate un secondo. Che cosa non mi hai raccontato di Ryan? Quand'è che è stato in California?>>, chiede Olivie sconvolta.

<<Il mese scorso>>, rispondo. Tanto vale dire la verità.

LEGGIMI IL CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora