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Sono passate due settimane da quella notte passata a scrivere, e da lì non ho più smesso di farlo. Quando ho fatto vedere a Sandra ciò che ho iniziato a scrivere lei ne è rimasta totalmente colpita. Oltre 100 pagine di pensieri sulla mia vita attuale, ricordi e tanti aneddoti.Non aveva mai visto uscire da me tutte queste parole in un mese di terapia, e anche se tecnicamente non fuoriuscivano dalla mia bocca lo ha trovato comunque un moglioramento eccezionale mi ha spronata a continuare.
Da due settimane a questa parte la mia vita sembra essere nettamente migliorata, mi sento meglio, come se mi fossi liberata di un macigno che legatomi al piede mi trascinava nell'oscurità. A lavoro ho iniziato ad apprendere tutti i concetti base per gestire la libreria e seppur non é il sogno che avevo cassetto mi ci sto trovando bene, anche perché di base non so più cosa voglio. Ormai sono talmente sopraffatta dalla voglia di far bene qui che sto trascurando anche quel po' di vita sociale che mi era rimasta. I miei amici dopo avermi chiesto ben tre volte di uscire la settimana scorsa mi hanno letteralmente rapita dallo studio e portata nel nostro pub preferito a gustare hamburger deliziosi. Camilla e Matteo sono persone speciali. Pur essendo molto occupati con i loro lavori e le loro vite hanno sempre del tempo disponibile per gli amici. Se hai bisogno in un minuto sono a casa tua con pizza e birra. Devo ricordare di mandargli un messaggio su whatsapp per organizzare insieme la pausa pranzo, devo cercare di smetterla con l'atteggiamento da stakanovista.
Mi prometto di mandarlo dopo mentre
Sono all'opera con la firma di una settantina di cartacce odiose. Per evitare di crollare assonnata su di esse decido ascoltare della buona musica. Inizio con un po' di canzoni presenti nella mia libreria, poi mi sposto su una cartella contenente le novità della settimana e ascolto mentre sono immersa tra le carte.

12.30. Finalmente ho finito di firmare tutte quelle carte e mi dirigo verso l'uscita della libreria, pronta per andare a mangiare in un postosticino carino in centro, vicino sia alla libreria che allo studio di Cami e il Negozio di Matteo.
Percorro via padova diretta al centro mentre parlo al cellulare con i due che mi stanno come al solito aspettando.
-Muoviti cazzo, hai il passo di una lumaca, io tra un ora devo ritornare in studio!-Mi urla dal microfono del cellulare di Matteo Cami, fingendo di essere arrabbiata. Infondo sono solo 5 minuti di ritardo, dovrebbe essere più comprensiva conoscendo i miei standard. - Giuly io ho ordinato già per tutti e tre, sono stato il primo ad arrivare e volevo evitare la folla da pausa pranzo che riempie il locale a quest'ora, quindi il tuo burger e patatine da bimba che non conosce altri sapori sta per arrivare- mi dice Matteo, come al solito coglie sempre l'occasione per insultare i miei gusti culinari che definirei "semplici".
Evito di risponderli via telefono perché sono praticamente alle loro spalle, attacco il cellulare e li abbraccio prima che potessero chiedersi perché avessi interrotto la telefonata cosí bruscamente.
-Ciao stronzi- urlo nelle loro orecchie continuando con il mio abbraccio stritolatore. Cami cerca di liberarsi dalla mia presa mordicchiandomi il braccio, mentre Matteo invece opta per il solletico nel punto in cui io non riesco a resistere: il gomito. Li lascio subito andare lanciando un occhiataccia a Camilla per i morsi. Nel frattempo senza nemmeno accorgercene sul nostro tavolino sono arrivati i nostri panini. - fammi sentire cosa ha ordinato il nostro amante del buon cibo- guardo sarcasticamente Matteo, chiamandolo come si autodefinisce. Lui, guardando il pastrocchio che ha davanti esclama sicuro di sé - Senti piccola, vorresti avere le mie papille gustative, ma non ce le hai, quindi goditi il tuo hamburher da happy meal mentre io me ne gusto uno con scottona, burrata, bacon e crema di pistacchio del bronte.- Alle sue parole pronunciate così seriamente io e Cami scoppiamo in una risata fragorosa, che quasi disturba gli altri commensali. Camilla a differenza nostra sta mangiando un insalata, lei è perennemente a dieta, non l'ho mai vista da quanto la conosco essere in pace con il suo corpo. Ha perso una decina di kg ormai 3 anni fa, ma pur essendo normo peso continua a non piacersi, e sta provando diete di ogni genere fallendo miseramente. Ora sta facendo quella dell'insalata, da una settimana sta mangiando solo lattuga con della ricotta e del tonno di tanto in tanto.
Il pranzo trascorre tranquillo tra una battuta idiota e qualche discorso serio. Il tempo purtroppo sta per scadere e iniziamo a prepararci per ritornare ai nostri rispettivi lavori. Cami lavora presso uno studio dentistico come assistente, mi racconta spesso che il suo amore per questo lavoro è nato fin da quando era piccola, quando alle sue bambole e ai suoi pupazzi lavava i denti. Matteo invece lavora in un negozio molto famoso a Milano che vende abiti da sposa e da cerimonia, la sua laurea all'accademia delle belle arti, il suo stile impeccabile e la sua parlantina gli hanno permesso in pochi anni di diventare il commesso più richiesto in quel negozio.
Chiediamo il conto mentre ci infiliamo i nostri giubbotti chiacchierando del più e del meno con il cassiere. Abbottonato l'ultimo bottone del mio parka verde militare mi dirigo all'uscita e gli altri mi seguono. Ci salutiamo ovviamente con i nostri soliti insulti di circostanza. Inizio a camminare verso la libreria quando sento il mio cellulare vibrare. Matteo, 3 minuti e due secondi di registrazione.
-Ma ci siamo salutati ora, cosa devi dirmi ancora? Io non ne posso più di sentirti!- invio la mia registrazione simpatica e prendo le cuffiette per ascoltare questa infinitamente lunga.
- Raga, mi sono dimenticato di dirvi una cosa, vi ricordate di Toni?-Dice con un tono stranamente teso, due, tre secondi di silenzio e ricomincia a parlare. -Beh, domani sera fa una serata piano bar al Roxi, vi va di venire? Così lo conoscerete finalmente.- Appena la sua registrazione piena di terrore finisce io ne inizio un'altra senza nemmeno pensarci. Allo stesso tempo ne arriva una da Cami e mi accorgo di aver detto le sue stesse parole e anche nello stesso tono- Finalmenteeeeee siiiiii evvivaaaaa- Rido per la coincidenza e aspetto la risposta di Matteo,un cuore gigante. Ha troppa paura di esporsi per scrivere altro, che carino, ci presenta il suo ragazzo, sono due mesi che preghiamo di conoscerlo e finalmente ha deciso di fare questo grande passo.
Continuo a camminare ascoltando come sempre la mia amata musica. Oggi il sole illumina non solo Milano, ma anche la mia anima. Quasi arrivata a destinazione, decido di ascoltare una canzone dalla playlist "top 15 del venerdì", clicco quindi su riproduzione casuale e mi faccio cullare dai raggi caldi di un sole primaverile e dalla canzone. La sua melodia elettronica mi trascina in un mondo parallelo, veloce, isterico ma allo stesso tempo piacevole. Mi accorgo di iniziare a cantare il motivetto senza neppure conoscerla, non riesco a smettere di muovere i miei piedi al tempo di quella base pazzesca, e quella voce poi, fantastica. È un po' che non trovo una canzone che mi catturi completamente al primo ascolto come questa, o forse non è mai successo. Ormai arrivata in libreria a malincuore premo "stop" ripromettendomi di ascoltarla piú tardi.  Questa canzone è davvero fantastica, "devo assolutamente ascoltare qualcos'altro di questo artista il prima possibile " penso mentre salgo le scale velocemente diretta nel mio ufficio per un altro pomeriggio intenso di lavoro.

E anche il quarto capitolo è finito, spero vi sia piaciuto!
Una piccola domandina: Secondo voi, quale canzone ha ascoltato Giulia?🤔🤔
Ci si vede Domenica per il prossimo capitolo dove succederà una cosa molto interessante 🤔🤔 vi lascio con un po' di mistero💗

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