-"ben sveglia, siamo arrivati" annunciò il padre scuotendo leggermente il figlio che si addormentò nel sedile di fianco al suo, il moro mugolò aprendo lentamente gli occhi -"di già?" sussurrò con voce impastata dal sonno
-"si, su scendi" lo incintò il padre che aveva già tirato giù anche la valigia dalla macchina. Il moro scese lentamente dal veicolo chiudendo la portiera alle sue spalle per poi seguire il padre dentro casa
-"Benjamin tesoro finalmente!" esclamò una donna poco più bassa di lui, capelli biondi e grandi occhi verdi, l'aveva già vista in qualche foto sul telefono del padre. Miranda si avvicinò velocemente al moro e lo strinse forte a se -"oh hei" sussurrò imbarazzato Benjamin appoggiando una mano sulla schiena della donna forse troppo euforica per i suoi gusti dato che era la prima volta che si vedevano
-"Io sono Miranda, tuo padre di sicuro ti ha già parlato di me, grazie per essere venuto" continuò la bionda guardandolo negli occhi con un sorriso stampato sulle labbra
-"oh ma si figuri, sono felice anche io di essere qui" mentì il ragazzo non sapendo cosa dire
-"oh dammi pure del tu, ti sembro così vecchia?" esclamò ridacchiando la donna facendo arrossire il moro che si toccò il ciuffo imbarazzato -"no hai ragione, scusami" replicò Benjamin per poi guardare il padre -"fai come se fossi a casa tua" gli raccomandò l'uomo dandogli una pacca sulla spalla -"ora Miranda ti farà vedere il resto della casa"
-"d'accordo" replicò il moro annuendo leggermente per poi seguire la donna al piano di sopra.
-"allora tesoro, qui c'è la camera da letto mia e di tuo padre" disse Miranda indicando la camera alla sua destra, Benjamin si sporse in avanti per dare un'occhiata e notò che era tutto in ordine, non c'era una cosa fuori posto probabilmente Miranda era una maniaca delle pulizie.
-"qui c'è la camera degli ospiti con il suo bagno, poi la porta qui a fianco c'è la camera di mio figlio e qui" disse la donna soffermandosi sull'ultima porta chiusa per poi aprirla -"qui c'è la tua camera, potrai stare qui, se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiedere d'accordo?" Il moro annui sorridendo, la bionda era così gentile con lui che quasi si pentì per il fatto che all'inizio non voleva nemmeno venire -"sarà fatto, grazie davvero" la ringraziò ben per poi entrare nella camera una volta che la donna scese nuovamente al piano di sotto.
-"bene bene" sospirò prendendo la valigia portandola dentro la camera per poi buttarsi di peso sul letto anche se una doccia fresca in quel momento l'avrebbe aiutato a togliere il sonno che si portava addosso e la stanchezza del viaggio così decise di alzarsi tirare fuori un paio di boxer, pantaloncini e una maglietta bianca dalla valigia e dirigersi verso il bagno della camera presente anche li, questa cosa del bagno personale non gli dispiaceva affatto anzi, almeno nessuno gli avrebbe rotto le palle dicendo di muoversi, era una cosa che il moro odiava.
Dopo circa venti minuti Benjamin uscì dal bagno sentendosi di gran lunga molto meglio, una bella doccia risolve sempre tutto anche se il sonno era rimasto, così si buttò sul letto prendendo il telefono per controllarlo ma pochi minuti dopo si addormentò con l'oggetto in mano.Il giorno seguente il moro venne svegliato dai rumori e dalla musica proveniente dal piano di sotto, chi diamine metteva la musica a palla la mattina presto?
Benjamin sbuffò alzandosi dal letto e si diresse al piano di sotto dove già suo padre e Miranda avevano preparato un abbondante colazione per tutti
-"buongiorno" biascicò il moro entrando in cucina
-"buongiorno tesoro, come stai? dormito bene?" disse Miranda mostrandogli il suo solito sorriso, anche di prima mattina appena sveglia riusciva a sorridere e a sembrare felice, ma come è possibile?
-"si tutto bene grazie" replicò benjamin sedendosi su uno degli sgabelli accanto a suo padre -"prendi ciò che vuoi ben, ieri sera dormivi così bene che non ti ho nemmeno svegliato per la cena" disse il padre dando un morso al cornetto che teneva in mano
-"ero stanco" replicò il moro prendendo un cornetto alla crema dal vassoio quando un ragazzo dal ciuffo biondo e coperto solo da un paio di boxer bianchi si presentò sulla soglia della porta della cucina -"la gente dorme ancora a quest'ora, abbiate almeno la decenza di abbassare la musica che cazzo" ringhiò il biondo per poi entrare nella stanza. Benjamin lo seguì con lo sguardo restando incantato davanti a tanta bellezza, Federico agli occhi del moro sembrava un angelo, era poco più alto di lui aveva due occhi azzurri come il ghiaccio, un ciuffo biondo e il corpo palestrato e ricoperto da vari tatuaggi
-"buongiorno a te" disse Miranda guardando il figlio, il sorriso che aveva rivolto al moro fino a pochi istanti prima sparì all'improvviso -"mh giorno" mugolò lui prendendo un bicchiere per poi versargli del succo all'interno
-"come stai? hai dormito bene?" chiese la madre guardando il figlio che nel mentre si era seduto accanto a lei prendendo un cornetto alla crema dal vassoio.
Benjamin non riusciva a togliergli gli occhi di dosso, era come ipnotizzato dal ragazzo di fronte a lui
-"come vuoi che stia? me lo chiedi tutti i giorni, non lo so nemmeno io" rispose Federico masticando un pezzo del suo cornetto e per un attimo si accorse anche della presenza di Benjamin
-"e tu sei?" domandò puntandogli gli occhi addosso
-"Benjamin" rispose il moro appoggiando la parte restante del cornetto sul tavolo
-"ah sei tu benjamin allora, tuo padre mi ha parlato di te" continuò il biondo per poi sorseggiare un po' di succo dal bicchiere
-"spero facciate amicizia, è venuto qui apposta" si intromise il padre di Benjamin alzandosi dallo sgabello
-"apposta?" chiese Federico guardando l'uomo davanti a se per poi voltarsi verso la madre -"beh non ho bisogno del babysitter" sputò infastidito
-"forse ti farà bene passare del tempo con qualcuno che non ti faccia tornare a casa all'alba imbottito di alcool come fanno i tuoi amici, è ora di smetterla di federico" alzò il tono di voce Miranda rivolgendosi al figlio
-"dio mio, non sai proprio un cazzo, finite voi la colazione io non ho più fame" sbottò il biondo lasciando tutto sul tavolo per poi abbandonare la cucina tornando al piano di sopra. Miranda si voltò verso Benjamin -"scusami ben, lui di solito non è così..è solo.." cerco di scusarsi la donna
-"oh tranquilla, non c'è bisogno che tu ti scusi per lui..forse è solo il periodo.." rispose il moro sospirando per poi alzarsi -"è meglio che vada a disfare la valigia" aggiunse poi prima di uscire dalla cucina e dirigersi verso le scale che portavano al piano di sopra. Federico uscì dal bagno ancora gocciolante probabilmente aveva appena finito di fare una doccia, aveva solo un'asciugamano attorno alla vita per coprirlo. I suoi lecchi color ghiaccio incontrarono quelli azzurri del moro davanti a lui per poi passargli accanto facendo scontrare la sua spalla con quella di Benjamin e sparire poi dietro la porta di camera sua sbattendola leggermente.
-"bello tanto quanto antipatico" sbuffò il moro per poi entrare dentro camera sua, di certo quella giornata non l'avrebbe passata insieme a lui, guardando lo schermo del telefono gli tornò in mente Jason, avrebbe potuto chiamarlo o mandargli qualche messaggio infondo era stato lui a dirgli di farsi sentire per uscire così gli inviò un messaggio veloce per chiedergli dove fosse.
Una ventina di minuti dopo tutta la roba presente nella sua valigia ora era sistemata per bene nell'armadio e qualche boccetta di profumo era presente sulla scrivania e il letto era ben fatto. Il moro abbozzò un sorriso e si sentì soddisfatto guardando la camera ben ordinata intorno a se. Il telefono segnò l'arrivo di due messaggi probabilmente da parte del ragazzo conosciuto sull'aereo infatti sullo schermo apparve il suo nome seguito dai due messaggi dove chiedeva di inviargli l'indirizzo di casa e che sarebbe passato a prenderlo nel pomeriggio presto, Benjamin sorrise leggendo i messaggi e non esitò a rispondere per poi lasciare il telefono sul letto.
Qualcuno bussò alla porta ripetutamente -"avanti" esclamò il moro voltandosi verso la porta che si aprì subito dopo facendo comparire Federico sulla soglia, Benjamin rimase a guardarlo per qualche secondo era dannatamente bello -"ti serve qualcosa?" chiese il moro scacciando quei pensieri dalla testa
-"il dentifricio, mi è finito e di sicuro mia madre ne ha messo uno a te nel bagno, puoi prestarmelo?"
quindi riesce ad essere gentile anche lui a volte? non lo capisco pensò il moro tra se e se -"prendi pure, il bagno sai dove si trova" replicò il più grande osservandolo mentre il biondo si fece strada in camera sua per andare verso il bagno a recuperare ciò che gli serviva
-"puoi venire a riprenderlo quando ti pare" disse il minore ammiccando un sorriso per poi uscire nuovamente dalla stanza -"esiste la parola 'grazie' a casa mia" sbottò il moro, Federico si fermò voltandosi nuovamente verso di lui -"fai la mammina ora? beh grazie"
-"ascolta bambolina, non mi conosci nemmeno non ti permetto di parlarmi in questo modo, dovresti darti una calmata, e prego" Benjamin chiuse la porta alle sue spalle sospirando -"scherzavo, gentile un cazzo" sussurrò il moro frugando nell'armadio per cercare qualcosa di decente da indossare così tirò fuori una canottiera nera della vans e dei pantaloncini del medesimo colore.Erano le tre del pomeriggio quando jason si presentò sotto casa del moro a bordo di una range rover bianca
-"hei hei" lo salutò il ragazzo sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori
-"jas" sorrise il moro a sua volta salendo in macchina -"come te la passi?"
-"non c'è male, hai già deciso dove andare?" chiese il ragazzo alla guida
-"no, lascio a te la scelta, non conosco così bene la California" replicò benjamin guardando il ragazzo al suo fianco
-"sai andare in skate?" chiese a un certo punto il ragazzo
-"si, ma non ho uno skate in questo momento"
jason fece spallucce mettendo in moto la macchina per poi sfrecciare in strada -"lo compriamo, comunque, come ti sembra la California fino ad ora?"
-"non sono ancora uscito, ieri mi sono addormentato come un bambino e questa mattina ho conosciuto il figlio della ragazza di mio padre, antipatico come non so cosa"
-"è così antipatico? come si chiama?" rise il castano tenendo le mani ben salde sul volante
-"non c'è da ridere, comunque Federico..federico rossi credo sia quello il cognome"
-"aspetta, quel Federico rossi?" sgranò gli occhi jason voltandosi verso il moro che lo guardava stranito
-"che c'è di male?" chiese il moro senza capire la sua reazione
-"nulla, so chi è, non pensavo che abitasse qui, lui e un mio amico hanno avuto tipo dei trascorsi, la sua compagnia e la mia diciamo che non vanno tanto d'accordo"
-"oh capisco"
Benjamin avrebbe voluto sapere di più ma se l'avrebbe chiesto di sicuro jason non avrebbe aperto bocca o gli avrebbe detto di chiedere a Federico, ma a malapena ci aveva scambiato due parole con quello e di certo non sarebbe andato a chiedergli cose riguardanti il suo passato quindi decise di abbandonare lì la conversazione.
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Don't let me go || fenji
FanfictionBenjamin è costretto a partire per la California dove momentaneamente abita suo padre insieme alla sua compagna e al figlio di questa. Nonostante la poca voglia di volare dall'altra parte del mondo il ragazzo accettò a condizione che se ne sarebbe...