twentythree

1K 86 7
                                    

il giorno seguente Benjamin bussò insistente alla porta del più piccolo cercando di rimediare all'accaduto successo il giorno prima, si era già stufato di quella situazione e seppur non avendo nessuna colpa se fossero servite delle scuse per far sì che il minore tornasse a parlargli allora lo avrebbe fatto, Benjamin era pronto a scusarsi, ma solo dopo quella decina di minuti passati a battere sulla porta verniciata di bianco Miranda lo informò che il figlio era uscito la mattina presto insieme ad allison perché doveva terminare alcune cose che lo avrebbero tenuto occupato tutto il giorno e di cui nessuno era al corrente ma il moro sapeva benissimo la ragione per cui Federico era uscito di buon ora quella stessa mattina e di certo non era per terminare quelle 'alcune cose' così come le aveva definite lui. Se il minore aveva intenzione di comportarsi così anche quel giorno allora lui avrebbe giocato allo stesso gioco.

Quel pomeriggio Benjamin ricevette un messaggio da lucas, il suo migliore amico di New York, era da un po' che non lo sentiva e ricevere quel messaggio lo aveva fatto sorridere così decise di chiamarlo. Mentre parlavano al telefono il moro per un momento si dimenticò della California, si dimenticò delle persone che aveva conosciuto lì un mese prima e delle nuove abitudini che aveva preso in quel posto e per un attimo si dimenticò anche di Federico e la nostalgia della città che lui chiamava casa si impossessò di lui mentre la sua mente tornava alle estati trascorse con lucas e il suo solito gruppo di amici e di quelle sere passate a casa sua in loro compagnia a bere, ridere e scherzare fino all'alba
-"ieri sera ti sei perso una scena fantastica, Christian ha bevuto così tanto che non si reggeva in piedi ed è finito con la faccia a terra davanti a tutti" raccontò il ragazzo al telefono mentre ben fissava il cielo fuori dalla finestra e un sorriso gli decorava il volto
-"dovevi esserci, veramente"
-"cazzo, come ho potuto perdermi una cosa così? avrei riso come un matto se fossi stato li, mi mancate tutti"
-"ci manchi anche tu, cerca di tornare presto o per lo meno vieni a fare un giro, tutte le estati le abbiamo passate insieme non possiamo terminare questa senza di te"
-"hai ragione" sospirò il maggiore sedendosi sul letto -"verrò presto, ve lo prometto"
quelle furono le ultime parole prima che i due migliori amici si salutarono terminando la chiamata e Benjamin lanciò il telefono da qualche parte sul letto per poi sdraiarsi, se fosse stato per lui sarebbe tornato a New York anche in quel momento. Una volta terminata la conversazione la sua mente tornò alla realtà, alla California alle persone che aveva conosciuto e a Federico. Sarebbe stato in grado di lasciarlo e tornare a New York senza di lui dimenticando ciò che era successo tra loro e i sentimenti che lui provava nei confronti del biondo? può darsi di sì come può darsi di no riflettè il moro guardando il soffitto dipinto di bianco, in quella casa c'era troppo bianco constatò.

Il cielo diventò buio e la sera non tardò ad arrivare o meglio quella sera, quella che il più grande aspettava da quando si era salutato con Jason il giorno prima. Da lì a breve si sarebbe potuto finalmente svagare un po' e pensare ad altro o almeno così sperava di fare.
Dopo aver cenato e fatto una doccia rinfrescante il moro a confronto delle altre volte aprì l'armadio pieno di vestiti e scelse attentamente gli abiti da indossare ma alla fine optò per i soliti skinny jeans neri strappati sulle ginocchia anche se faceva caldo non riusciva ad abbandonarli, una camicia bianca dalle maniche corte e le vans nere
-"perfetto" mormorò il ragazzo guardandosi allo specchio prima di spruzzarsi del profumo, recuperò il cellulare facendolo scivolare nella tasca posteriore dei jeans e uscì dalla stanza.
Federico fece rientro a casa solo dopo cena nel momento giusto in cui Benjamin stava per uscire, poteva percepire il suo profumo a metri di distanza, il biondo aveva imparato a riconoscerlo e sapeva anche che non lo metteva quasi mai se non quando doveva uscire quindi quella sera sarebbe uscito senza di lui al suo fianco come erano soliti fare nell'ultimo periodo.
Il biondo salì le scale mentre il profumo del maggiore si faceva sempre più intenso fino a ritrovarsi Benjamin davanti e per un momento i loro occhi si incrociarono. Occhi che non si erano scontrati da quando avevano avuto quella piccola discussione ora dichiarata stupida da Federico che si diede del cretino mentalmente, forse aveva esagerato.
Benjamin sospirò e si spostò leggermente per scendere le scale e non essere intralciato dal biondo che era rimasto lì immobile a fissarlo, quella camicia bianca con i primi bottoni aperti lasciavano intravedere il petto tatuato del ragazzo e quei jeans gli fasciavano perfettamente le gambe
-"b-ben" lo chiamò Federico con tono di voce basso come se avesse quasi paura a fare quel nome, il moro si fermò per un attimo e alzò lo sguardo verso il ragazzo -"si?" replicò serio
-"scusa" sussurrò il biondo mentre si toccava le mani nervoso e si sembrava veramente uno stupido
-"okay" rispose il più grande accennando un piccolo sorriso forzato prima di continuare le scale
-"dove vai?"
-"ho da fare"

Don't let me go || fenji Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora