twentyfour

1.1K 96 0
                                    

-"b-ben" lo chiamò Federico con tono di voce basso come se avesse quasi paura a fare quel nome, il moro si fermò per un attimo e alzò lo sguardo verso il ragazzo -"si?" replicò serio
-"scusa" sussurrò il biondo mentre si toccava le mani nervoso e si sembrava veramente uno stupido
-"okay" rispose il più grande accennando un piccolo sorriso forzato prima di continuare le scale
-"dove vai?"
-"ho da fare"
Federico lo seguì con lo sguardo e scese qualche scalino per poterlo guardare meglio -"è tutto ciò che hai da dirmi? un semplice 'okay'?"
una piccola risata ironica fuoriuscì dalle labbra di Benjamin che si voltò verso il ragazzo ma in quello stesso momento venne distratto dal cellulare che gli segnò l'arrivo di un messaggio da parte di Jason dove scriveva che la serata era stata rimandata, il moro sbuffò e fece scivolare l'iPhone nella tasca posteriore dei suoi jeans neri per poi portare lo sguardo nuovamente su Federico ancora immobile sulle scale con le braccia incrociate come se aspettasse qualcosa da lui
-"cosa dovrei dirti? non mi sembra tu abbia accettato le mie di scuse ieri sera o sbaglio?" domandò il più grande alzando un sopracciglio, Federico ci pensò su qualche secondo, in effetti aveva ragione
-"io ti ho fatto le mie scuse e speravo di ricevere una risposta più carina da parte tua e non essere trattato così"
Benjamin sospirò, parlare con Federico a volte era complicato, rigirava le cose facendo passare lui per la persona che non sbagliava mai e questa cosa irritava parecchio il ragazzo che serrò la mano in un pugno -"va bene, accetto le tue scuse Federico, ora se non ti dispiace devo uscire, posso o devo chiederti il permesso?"
il biondo fece scivolare le braccia lungo i fianchi -"non resti con me?" chiese scendendo le poche scale che restavano, Benjamin lo fissò, Federico lo rendeva debole
-"no, devo uscire" replicò in tono freddo e aprì la porta di casa, aveva bisogno di allontanarsi dal biondo
-"e con chi?"
-"è un interrogatorio questo?" sbottò il più grande e uscendo velocemente sperando che il minore lo lasciasse in pace ma dopo pochi secondi sentì la sua voce e i suoi passi si facevano sempre più vicini. Federico uscì di casa e corse verso Benjamin prendendolo per un polso stando attento a non fargli del male, lui non voleva ferire Benjamin
-"Ben aspetta" sussurrò -"ti prego"
-"che vuoi?" quella situazione risultava essere ridicola e assurda. Benjamin avrebbe voluto baciare Federico da quando questo salì le scale e i loro occhi si incrociarono invece che continuare a bisticciare
-"voglio che mi ascolti, lo so che molte volte sono uno stronzo e in certe situazioni come questa a volte sembro un bambino, ma ti prego non avercela con me"
Federico sembrava veramente dispiaciuto e Benjamin sapeva che quelle parole erano sincere così decise di fare ciò che l'altro non aveva fatto la sera prima con lui, si fermò e ascoltò ciò che aveva da dire
-"perché pensi che io ce l'abbia con te?" chiese assottigliando gli occhi il più grande
-"lo vedo da come ti comporti e io ti chiedo nuovamente scusa"
-"non sono arrabbiato con te se è questo che pensi" disse Benjamin facendo qualche passo avanti verso il ragazzo -"sono solo ferito, sono io quello che viene trattato male la maggior parte delle volte da te e non tu, e ammetto anche che vorrei prenderti a sberle quando lo fai, ma poi.."
-"ma poi cosa?" lo incitò a continuare il biondo
-"ma poi ti guardo e tutto sparisce"
un piccolo sorriso prese vita sul volto del più piccolo, Benjamin gli stava mostrando le sue debolezze
-"sei diventato importante per me, anche se non lo dico mai" sussurrò Federico avvicinandosi maggiormente al più grande e con un gesto gli sfiorò la guancia delicatamente -"sei così bello"
ancora una volta il più grande ce la mise tutta per trattenersi e non baciarlo
-"fè" sussurrò allontanando di poco la sua mano ma il più piccolo non lo ascoltò, si avvicinò ancora di più facendo scontrare i loro nasi, voleva baciarlo, voleva sentire il sapore delle labbra di Benjamin ancora una volta, voleva restare con lui
-"f-fè" lo richiamò nuovamente il più grand, il naso del più piccolo sfiorava il suo e quel gesto gli fece perdere qualche battito ma il biondo anche questa volta lo ignorò e annullò quella poca distanza che li separava facendo incontrare le loro labbra per la seconda volta in quei giorni. Benjamin perse qualsiasi controllo che aveva ottenuto fino a poco prima e si lasciò andare rispondendo a quel bacio che tanto bramava, baciò Federico stringendolo a se mentre le mani del più piccolo finirono tra i suoi capelli scuri scombinandoli e le loro lingue si scontrarono dando inizio a una lenta e dolce danza ma molto presto le mani di Benjamin finirono sui fianchi di federico prendendolo in braccio. Tutto attorno a loro aveva smesso di esistere anche questa volta, niente più importava se non loro due e quel bacio che ormai di casto aveva ben poco
-"resta con me" sussurrò Federico cingendo il bacino del moro con le gambe
-"e tu non smettere di baciarmi" replicò Benjamin quasi implorandolo
-"portami in camera" sussurrò nuovamente il minore tornando a baciarlo e Benjamin lo ascoltò, lo portò nella sua stanza facendolo sdraiare sul suo letto per poi mettersi accanto a lui tirandolo a se, un sorriso ebete era presente sul volto di entrambi mentre si rubavano qualche bacio a vicenda tra una carezza e l'altra
-"credi che io sia ancora arrabbiato con te ora?" mormorò Benjamin lasciando qualche bacio sul collo del più piccolo facendolo rabbrividire
-"non più" replicò Federico sospirando e tornò a baciare il ragazzo posizionandosi sul suo corpo.
A loro bastava poco per stare bene, bastava avere l'un l'altro per essere felici.

Quella notte fù ben diversa dalle precedenti, benjamin e Federico avevano fatto pace nuovamente dopo il litigio che avevano avuto qualche giorno prima, ormai le cose andavano sempre così da quando si conoscevano ma nessuno dei due ormai riusciva a stare più senza l'altro e ciò che successe dentro quelle quattro mura quella sera poteva dimostrarlo.
Erano le tre di notte e il suono che invadeva quella stanza era il continuo schioccare dei loro interminabili baci e il sussurrare delle dolci parole che si dedicavano
-"non mi piace litigare con te" biascicò Federico accarezzando i capelli di Benjamin che non smetteva di sorridere e ripetergli quanto fosse felice di averlo al suo fianco
-"nemmeno a me" replicò il moro portando una mano sotto la maglietta del minore. Le temperature fuori erano ancora alte ma tutte le volte che Benjamin lo sfiorava questo rabbrividiva
-"però so che mi piace quando mi baci e quando mi tocchi"
Quella volta fu Benjamin a rabbrividire alle parole del più piccolo che si avvicinò subito al suo collo -"toccami" gli sussurrò mordendogli il lobo dell'orecchio per poi guardarlo dritto negli occhi Benjamin non seppe come reagire a quelle parole
-"ne sei sicuro?" gli chiese fissando i suoi occhi e l'altro annuì, tutto d'un tratto Benjamin si sentì nervoso, non era la prima volta che faceva certe cose con un ragazzo eppure Federico gli faceva quell'effetto inspiegabile.
Cautamente si avvicinò al collo del più piccolo iniziando a baciarne lentamente ogni centimetro mentre con la mano continuò ad accarezzare il suo petto tatuato scendendo sempre più giù fino all'elastico dei suoi boxer per poi infilare la mano sotto quel tessuto ormai diventato stretto per Federico che a quel tocco gemette mordendosi il labbro. Benjamin accarezzò l'intimità del minore per poi iniziare a muovere la mano ritmicamente lungo tutta la sua lunghezza provocando altri gemiti da parte sua
-"b-ben, ti prego" ansimò Federico inarcando il bacino e portando una mano su quella del ragazzo incitandolo a fare di più
-"sei così impaziente" mormorò il moro al suo orecchio assecondandolo e aumentando il ritmo
-"ti prego" ripetè ormai al culmine del piacere riversandosi poco dopo copiosamente sulla mano di Benjamin con il fiato spezzato crollando poi sfinito sul suo petto.

Don't let me go || fenji Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora