fourteen

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è di notte che si percepisce meglio il baccano del cuore e della mente, dove tutti i colori non si distinguono fino a formarne uno solo, come le stelle e il cielo, come le persone. La notte è perfetta per restare ad ascoltare storie, proprio come quella sera di fine giugno, dove due ragazzi passarono quelle ore sdraiati su una riva accompagnati dal rumore delle onde mentre si raccontavano tutti i loro pensieri, tutta la loro vita.

Benjamin e Federico fecero ritorno solo all'alba e cercando di non far rumore per non svegliare i genitori che ancora dormivano entrarono in casa.
Una volta salita la rampa di scale che portava al piano di sopra il biondo si avvicinò alla porta ancora aperta della sua camera
-"vai a dormire?" chiese il moro soffermandosi davanti alla porta della stanza dopo
Federico si voltò toccandosi un braccio -"non credo, anche se un pò di sonno ce l'ho"
benjamin accennò un sorriso -"allora buonanotte bambolina"
-"ben" federico fece un passo verso il ragazzo che stava per entrare
-"si?"
-"oggi pomeriggio ho una partita di basket, puoi venire a vedermi giocare..solo se vuoi ecco"
il moro fece schioccare la lingua mentre fissava il biondo davanti a lui -"perchè no, volentieri"
-"d'accordo, allora a dopo" sussurrò federico entrando poi in camera sua e chiudersi la porta alle spalle per poi appoggiarsi con la schiena e lasciare che un respiro profondo fuoriuscisse dalle sue labbra. sapeva benissimo contro chi avrebbe dovuto giocare nel pomeriggio ma non voleva rovinare quell'atmosfera che si era creata dalla sera prima con il moro, avrebbe scoperto da solo la squadra avversaria.

Le ore successive passarono velocemente e dopo qualche ora di sonno e una doccia fresca per svegliarsi del tutto il biondo scese al piano di sotto dove benjamin stava finendo di mangiare un panino
-"giorno" disse sorridendo federico aprendo il frigo una volta entrato in cucina
il moro sorrise guardandolo e vedendolo così di buon umore -"giorno a te, mi piaci così di buon umore, è successo qualcosa in queste ultime ore?" chiese
il minore prese del succo dal frigo e ne versò una generosa quantità nel bicchiere vuoto di benjamin -"no, ho solo dormito" replicò per poi berne altrettanto
-"allora dormi un pò più spesso se ti fa essere così"
Federico appoggiò il bicchiere al tavolo e lo guardò male -"non iniziare"
Benjamin ridacchiò alzandosi e si avvicinò al più piccolo -"questa è la bambolina che conosco, così scontrosa" disse sussurrandogli all'orecchio. quel gesto provocò dei brividi al biondo che non si aspettava quella reazione da parte sua. benjamin non gli aveva mai fatto quell'effetto, cosa gli stava succedendo? dopo la notte passata insieme lo vedeva con occhi diversi ma non sapeva spiegarsi il motivo
-"allora a che ora la partita? sono pronto a fare il tifo per te!" esclamò il maggiore
-"ora andiamo, ti raccomando solo di non fare cazzate e fare il bravo" sospirò il biondo guardando l'orario sul suo iphone
-"per chi mi hai preso?" disse inarcando un sopracciglio il più grande per poi seguire il ragazzo fuori e salendo in macchina
-"figa la tua macchina, non ci ero mai salito"
-"non toccare nulla" lo avvisò federico salendo e mettendo in moto
-"che musica ascolti?" chiese ignorando ciò che aveva detto l'altro e iniziò a frugare tra i cd nella fiancata dello sportello
-"ben" lo richiamò il biondo alzando gli occhi al cielo e partendo per avviarsi verso il campo dove si sarebbe giocata la partita

-"questo campo è tanto grande, giocate qui? non c'è ancora nessuno"
benjamin si guardò intorno restando a fianco del più piccolo e non si accorse del telefono che gli vibrava nella tasca ormai per la terza volta.
Da lontano un gruppo di ragazzi si avvicinò verso loro due e uno di questi teneva tra le mani una palla da basket
-"Rossi!" esclamò dylan
-"dylan?" chiese confuso il moro alternando lo sguardo fra federico e il gruppetto di ragazzi che si avvicinava sempre di più - "è con lui che giocherai?"
-"benjamin, che sorpresa vederti qui, cosa ci fai con lui?" chiese con una smorfia -"pensavo jason ti avesse fatto venire per stare dalla nostra parte"
Se benjamin era confuso prima, ora lo era ancora di più, insomma sapeva che federico e il suo gruppo non andavano molto d'accordo ma non si aspettava avrebbero giocato insieme data questa rivalità. subito dopo ethan e altri ragazzi si avvicinarono e affiancarono federico che non smetteva di guardare dylan in cagnesco pensando a cose non molto carine data la sua faccia
-"benjamin è con noi" esclamò jason da dietro per poi farsi spazio e avvicinarsi al moro
-"no, ben non giocherà con voi" sputò federico facendo un passo avanti -"lui guarda e basta"
-"a noi manca un giocatore, benjamin sarà felice di far parte della nostra squadra, non è vero?" chiese dylan fissando il maggiore che si ritrovò conteso tra i due gruppi senza la minima idea di cosa fare o dire
-"io..insomma è un gioco, posso giocare ma non sono il massimo.."
il biondo lo guardò sospirando -"ben.." sussurrò quasi deluso
il moro lo guardò e mimò un 'scusa' con le labbra prima di allontanarsi con l'altro gruppo
Federico si voltò verso ethan che se ne era stato in disparte senza dire una parola -"questa volta la vittoria è nostra, dobbiamo giocare meglio del solito" disse guardando negli occhi ogni membro della squadra per poi mettersi al suo posto
-"pari o dispari?" urlò benjamin avvicinandosi al biondo dopo pochi minuti
federico gli rifilò un'occhiataccia una delle tante e senza esitare replicò -"pari"
-"bene" sospirò il moro facendo il solito gesto con la mano. pari. la palla andava a federico con un gesto gliela porse e l'altro la prese con forza
-"preparati a perdere" soffiò a due centimetri dalle sue labbra il biondo facendo deglutire benjamin che si allontanò pentendosi della scelta fatta

La partita iniziò abbastanza bene per la squadra di federico che segnò subito due punti mentre la squadra di benjamin era ancora a zero
-"jason che cazzo" urlò dylan dando una pacca sulla spalla all'amico -"oggi ci sei o no?" sputò
benjamin prese la palla e avvicinandosi al canestro la tirò facendola finire dentro la rete -"si cazzo!" esclamò sorridendo per poi riprenderla e palleggiare per qualche secondo prima che questa gli venne rubata da un ragazzo alto dai capelli rossi e ricci che segnò subito il terzo canestro di quel primo tempo
-"com'è perdere?" urlò ethan per poi ridacchiare
-"siamo ancora al primo tempo, io non sarei così felice" urlò a sua volta jason che si avvicinò al ragazzo -"vieni a dirmelo quando faremo il culo a te e alla tua squadra per la terza volta di fila"
-"dovrei avere paura di te?" sbottò ethan incrociando le braccia
-"se non vuoi che ti spacchi quel faccino faresti meglio ad allontanarti"
-"o potrei spaccare la faccia io a te" ringhiò federico avvicinandosi all'amico
-"fè" lo chiamò il moro avvicinandosi
-"tu sta lontano!" ringhiò nuovamente il biondo palesemente incazzato con il moro. Se il giorno prima Benjamin c'è l'aveva con lui ora era lui ad essere incazzato.
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hei cuoricini, volevo ringraziarvi per le 2K visualizzazioni, mi fa piacere che la storia vi stia piacendo e sappiate che leggo tutti i commenti che mi scrivete, vi voglio bene 💘

Don't let me go || fenji Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora