eighteen

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-"che ne dici di questo?" disse Benjamin indicando la locandina del film 'IT'
Il biondo si voltò -"IT" lesse guardando l'immagine -"ho sentito dire che è molto bello, guardiamo questo" decise il minore
-"perfetto" sorrise Benjamin prendendolo per mano d'istinto e dirigendosi verso il bancone per comprare i biglietti e qualcosa da bere.
Federico rimase sorpreso da quel gesto ma lasciò che il moro lo trascinasse davanti al bancone e dopo aver preso quello che gli serviva andarono verso la sala in cui avrebbero proiettato il film che avevano scelto di vedere poco prima. Benjamin lasciò la mano di federico e dato il buio che regnava ancora nella stanza prese l'iPhone dalla tasca posteriore dei suoi jeans e accese il flash per cercare i posti assegnati su entrambi i biglietti tra uno 'scusa' e l'altro mentre si faceva spazio tra la gente
-"eccoli" sussurrò per poi sedersi stando attento a non rovesciare il bicchiere di coca cola che teneva in mano, il biondo lo seguì prendendo posto accanto a lui mentre reggeva dei pop corn al caramello. Dopo qualche secondo il grande schermo si illuminò segno che il film sarebbe iniziato a breve. Federico si voltò verso il moro intento a sorseggiare  la bibita attraverso la cannuccia
-"se vuoi i pop corn prendili pure ben" sussurrò il minore al suo orecchio, il moro si voltò a sua volta e annuì
-"come stai?"
-"sto bene, perché me lo chiedi?" chiese Federico fissandolo negli occhi
-"mi importa sapere come stai, tutto qui" replicò Benjamin mordendosi il labbro per poi lasciarlo andare. Il biondo si lasciò scappare un piccolo sospiro e per un momento pensò che avrebbe voluto lui il privilegio di poter mordere quel labbro e dei brividi percorsero la sua schiena.
-"e tu invece? come stai?"
il moro ammiccò un piccolo sorriso e avvicinandosi al viso del più piccolo sussurrò -"io sto sempre bene quando sto con te"
a quelle parole un'altra scarica di brividi invase il corpo di federico che arrossì ma grazie a Dio il buio in stanza non permise al più grande di notarlo. Delle voci provenienti alle loro spalle borbottarono qualcosa riguardo al fatto di stare in silenzio e i due a malavoglia si staccarono gli occhi di dosso e si voltarono verso il grande schermo per seguire il film iniziato ormai da qualche minuto.

Ogni tanto Benjamin si voltava verso Federico come era solito fare e con la scusa che volesse un po' dei suoi pop corn restava a fissarlo per qualche secondo, secondi che sembravano lunghi una vita. eppure lui sarebbe rimasto a guardarlo volentieri tutta una vita. Il biondo non era da meno e ogni tanto sfiorava la mano dell'altro in cerca del bicchiere di coca cola che l'altro teneva tra le gambe o a volte solo perché sentiva il bisogno di sfiorarlo finendo poi per scambiarsi sguardi e dedicarsi piccoli sorrisi.
Tutto questo era nuovo per il più piccolo, si sentiva strano e allo stesso tempo curioso, il moro lo faceva stare bene eppure non sapeva per certo cosa provasse nei suoi confronti, Benjamin gli piaceva? forse sì o forse lo trovava solo un buon amico ma con nessuno dei suoi amici si era mai sentito così. Tutto questo lo stava mandando in confusione.

Il ritorno a casa fù più silenzioso del previsto, Benjamin guidava verso casa mentre Federico perso nei suoi pensieri si addormentò con la testa appoggiata al sedile ma il primo una volta arrivati a destinazione lo svegliò scuotendolo leggermente una volta sceso dall'auto
-"fè" sussurrò il moro cercando di svegliarlo. Federico mugolò qualcosa e si stropicciò gli occhi con entrambe le mani per poi aprirli lentamente, una volta capita la situazione scese dalla macchina e si diresse verso la porta di casa seguito dal moro che tirò fuori le chiavi e aprì lasciando che il più piccolo entrasse prima di lui per poi chiudersi la porta alle spalle e lasciare le chiavi sul mobile accanto a questa.
La serata era andata. Benjamin sospirò sperando in cuor suo che anche Federico fosse stato bene veramente come lo era stato lui e non gli avesse mentito
-"vieni a dormire?"
la voce assonnata di federico risvegliò il moro dai suoi pensieri
-"arrivo" sussurrò il maggiore avvicinandosi alla scala e raggiungendo il più piccolo che lo guardò per qualche secondo prima di proseguire

-"buonanotte ben" disse il minore soffermandosi davanti alla porta della sua stanza una volta saliti al piano di sopra -"sono stato bene questa sera, veramente"
Benjamin nell'udire quelle parole si sentì felice -"mi fa piacere che tu sia stato bene, era mia intenzione farti passare una serata serena"
-"e ci sei riuscito" replicò il minore accennando un piccolo sorriso
-"dormi con me" disse Benjamin serio dopo qualche secondo, fermo davanti alla porta della sua stanza
-"ben.."
-"voglio dormire con te" disse, questa volta con tono più deciso facendo qualche passo avanti. Federico sentiva le farfalle nello stomaco, esitò qualche secondo ma poi annuì. Per la seconda volta in quel giorno aveva accettato una nuova proposta da parte di Benjamin dopo la cena, quando lui lo guardava in quel modo, con quegli occhi, non riusciva a dirgli di no.
con passo svelto entrambi entrarono nella stanza del maggiore molto più ordinata rispetto a quella del più piccolo
-"perché non vieni a sistemare anche la mia camera ogni tanto?" chiese Federico togliendosi le scarpe
-"perché è compito tuo" replicò l'altro togliendosi la maglietta e i fastidiosi jeans che indossava. Indossare dei skinny jeans in piena estate non è mai il massimo constatò il più grande gettando gli abiti sulla sedia vuota per poi indossare dei pantaloncini. Gli occhi del più piccolo erano fissi sul corpo tatuato del maggiore intento a cambiarsi.
-"puoi usare i miei pantaloncini se vuoi" disse Benjamin lanciando un paio di pantaloncini puliti a Federico che prese al volo
-"e se resto in boxer?" lo stuzzicò il più piccolo coperto solo da un paio di boxer bianchi. Appoggiò i pantaloncini sulla sedia per poi sedersi sul letto del maggiore che lo fissò
-"come vuoi" si limitò a rispondere l'altro per poi andare a sdraiarsi sul letto. Non doveva perdere il controllo. -"vieni" sussurrò incitando il più piccolo a sdraiarsi accanto a lui. Il minore obbedì e dopo aver spento la luce andò a sdraiarsi accanto al corpo del più grande.
Solo la luce della luna che penetrava dalla finestra difronte al letto illuminava i corpi dei due ragazzi fin troppo vicini, Benjamin cinse la vita del più piccolo avvicinandolo ancora di più a se. Voleva sentirlo vicino più che mai, voleva sentirlo suo almeno per quella notte.

Don't let me go || fenji Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora