thirtyseven

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Erano passate esattamente due settimane dal fatidico appuntamento che Federico aveva avuto insieme a Aidan. Due settimane da quando il moro rivelò i suoi sentimenti verso il minore che lo lasciò senza risposte e cercava di evitare l'argomento ogni talvolta che benjamin provava a parlarne. chiaramente il moro sapeva benissimo che non avrebbe dovuto insistere sulla questione, aveva preso sul serio le parole di Jason quella sera in spiaggia dopo avergli raccontato tutta la storia, questo glielo aveva ripetuto anche nei giorni successivi "devi lasciargli i suoi spazi, vedrai che si farà avanti" e aveva intenzione di ascoltarlo, veramente, ma a volte sentiva il bisogno di riaprire il discorso con Federico e sperava che uno di questi tentativi avrebbe funzionato portando il biondo a confessare il suo amore esattamente come aveva fatto lui giorni prima, perché lui era sicuro che Federico lo amasse, solamente non era pronto a farsi avanti.
Il mattino seguente all'appuntamento il minore si svegliò con un leggerlo mal di testa mentre i ricordi della sera precedente gli piombarono in mente e sussultò non appena l'immagine di lui che baciava Aidan si faceva spazio nella sua testa. Lo aveva baciato di sua spontanea volontà e non lo aveva rifiutato, anzi, non gli era nemmeno passato per la mente l'idea di rifiutarlo probabilmente perché in parte quel bacio lo desiderava.
Nei giorni successivi cercò in qualsiasi modo di evitare lo sguardo del più grande ignaro di tutto ciò che nascondeva e quelle poche volte che i loro occhi si incontravano, il più grande gli regalava uno dei suoi soliti sorrisi e lui finiva per sentirsi in colpa. benjamin era sempre stato il massimo con lui, mentre lui era un disastro continuo e probabilmente una persona come il moro non la meritava eppure, ancora una volta si ritrovò a fingere un sorriso e a nascondergli ciò che lo avrebbe ferito se solo ne fosse venuto a conoscenza.
Al venerdì della seconda settimana Federico si svegliò di buon umore e anche a un orario del tutto improponibile date le lamentele di benjamin che iniziarono quando il più piccolo sgattaiolò dentro camera sua costringendolo ad alzarsi perché voleva vedere l'alba insieme a lui e poi partire per passare il weekend da qualche parte come gli aveva proposto giorni fa il più grande.
-"ben sveglia! ti prego, andiamo a vedere l'alba"
Anche la sera prima benjamin si ritrovò a pensare al più piccolo e al modo in cui si stava comportava questo nelle ultime settimane finendo poi per addormentarsi sempre a notte inoltrata.
il maggiore mugolò infastidito e a fatica aprì gli occhi cercando di capire cosa stava succedendo e perché il fratellastro gli stava praticamente urlando all'orecchio qualcosa riguardo all'alba.
-"ma sei impazzito?" ringhiò benjamin passandosi una mano sul viso -"torna a dormire fè"
-"no ben, dobbiamo andare a vedere l'alba, devi sbrigarti"
-"ma che alba? tu sei pazzo e io ho sonno"
-"ti prego ben" lo implorò nuovamente il più piccolo, questa volta mettendosi a cavalcioni sul suo corpo
-"Federico" lo richiamò con tono serio benjamin sistemandosi meglio sul letto e cercando di toglierselo di dosso -"lo capisci che non puoi fare così?"
Federico lo guardò incrociando le braccia restando fisso in quella posizione -"volevo solo fare qualcosa di carino con te"
-"possiamo fare qualcosa di carino in un altro momento, non alle.." si interruppe allungando la mano sul comodino accanto al letto per accendere lo schermo del telefono e guardare l'ora -"cinque di mattina" aggiunse ad alta voce. Il biondo avvicinò una mano al viso del ragazzo e gli accarezzò lentamente una guancia ma questo la allontanò delicatamente sospirando -"Fè"
-"okay" replicò offeso il minore mettendo il broncio e scendendo dal letto, benjamin lo seguì con lo sguardo e alzò gli occhi al cielo, ormai non sarebbe più riuscito a prendere sonno.
-"fanculo" sbuffò alzandosi a sua volta -"ricordati che è l'ultima volta che mi alzo alle cinque del mattino solo per andare a vedere l'alba"
Federico accennò un sorriso e alzò un braccio in segno di vittoria saltellando sul posto, procurandosi poi un'occhiataccia da parte del moro che si mise velocemente un paio di pantaloncini, i primi che aveva trovato una volta aperto l'armadio e una maglietta a maniche corte e le sue solite vans
-"andiamo rompi scatole" mugolò uscendo dalla stanza seguito dal più piccolo.
Una volta fuori i due si diressero a piedi verso la spiaggia ancora deserta mentre un leggero venticello fece rabbrividire il moro che strinse le braccia al petto e si sedette sulla sabbia una volta arrivati. Le onde del mare erano calme e si infrangevano lentamente sulla riva causando un suono rilassante.
-"hai freddo?" chiese Federico guardando i brividi sulle braccia del maggiore
-"no" replicò -"cioè, solo un po'" poi aggiunse guardando fisso l'orizzonte dove a breve sarebbe spuntato il sole. Federico lo attirò a se e lo strinse baciandogli poi la tempia
-"scusa se ti ho fatto svegliare male, non volevo amore" sussurrò al suo orecchio e benjamin rabbrividì nuovamente e questa volte non sapeva se per il leggero venticello che tirava o per la voce del ragazzo, forse più per la seconda cosa
-"non importa, basta che sei felice tu"
il biondo sorrise -"quindi ti va?"
-"mh?"
-"andare via qualche giorno, solo io e te..pensavo a una cosa tipo malibù"
Il moro alzò il viso per guardare meglio
Il ragazzo negli occhi -"malibù?"
Federico annuì incontrando gli occhi del ragazzo mentre con una mano gli sfiorò una guancia, anche appena sveglio e con poche ore di sonno addosso benjamin agli occhi di federico era dannatamente bello
-"ci sto"
-"per poco pensavo avresti rifiutato la mia proposta" disse il biondo facendo una smorfia
-"quando sei venuto a svegliarmi, l'idea mi era passata per la mente in realtà" replicò il più grande con fare teatrale e gesticolando
-"mi sarei offeso se l'avresti fatto"
Benjamin scattò in piedi mentre i primi raggi del sole iniziavano a intravedersi
-"il piccolino si sarebbe offeso quindi?"
-"non prendermi in giro hei!" esclamò il minore alzandosi a sua volta e avvicinandosi al più grande che però, iniziò ad allontanarsi ridendo
-"sei adorabile"
-"smettila"
-"davvero tanto adorabile" continuò ridacchiando e Federico iniziò a rincorrerlo lungo tutta la spiaggia cercando di prenderlo -"smettila di correre e torna qui"
-"no mai"
-"ti prego amore"
dopo alcuni minuti Benjamin si fermò ma restando a qualche metro di distanza dal ragazzo
-"e cosa ci guadagno se mi fermo?"
Federico si avvicinò di qualche passo mentre il suo petto si alzava e abbassava più velocemente del solito per la piccola corsa -"me" disse portandosi una mano sul cuore -"ci guadagni me"
i pochi raggi presenti nel cielo illuminavano i visi di entrambi i ragazzi, l'alba era uno spettacolo.

Don't let me go || fenji Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora