Fu lo sbattere della porta a svegliare Kakashi la mattina seguente. Mezzo sveglio, la sua mano si allungò automaticamente a sentire il calore che impregnava l'altra metà del materasso, dove qualcuno stava riposando fino a pochi istanti fa. Un lieve profumo aleggiava nella stanza, ed un ticchettio di tacchi si sentiva in dissolvenza dalle scale fuori l'appartamento. Un paio di orecchini dimenticati scintillavano sul comodino.
Si stava definitivamente annoiando di lui. Di solito, sarebbe stato svegliato per un bis della nottata precedente.
Sbadigliò rumorosamente mentre afferrava la sveglia e cercò di capire che ora fosse. Apparentemente aveva ancora mezz'ora da ammazzare prima di dover incontrare il resto della sua squadra al ponte. Dovevano tornare alla città-miniera d'oro quel giorno, per tentare la fortuna e cercare di catturare i ladri, il che significava che avrebbe trascorso un altro pomeriggio seduto gioiosamente in un fosso, desiderando di essere un ragioniere, invece che un ninja.
Normalmente Kakashi era piuttosto lento ad alzarsi. Gli ci vollero cinque minuti buoni per mettere insieme la volontà di mettersi a sedere, altri tre per fissare i piedi sul pavimento, dove si sedette per altri due minuti sbadigliando e passandosi le dita fra i capelli. Alla fine riuscì a trascinarsi in bagno, sotto la doccia, dove rimase per esattamente sette minuti e trentaquattro secondi, chiedendosi se comprare o no una spugna nuova visto che quella attuale era diventata verde sui bordi - per poi arrivare alla conclusione che gli sarebbe servito un certo sforzo e delle spese, così rimandò l'idea.
Per quando si era vestito, gli erano rimasti ancora dieci minuti, così andò a mettere su il bollitore.
Fu mentre si stava versando una tazza di tè alle erbe che sentì un leggero suono alla sua finestra. Si voltò, aspettandosi irrazionalmente di vedere Sakura lì in piedi, possibilmente con la stessa espressione stupita che aveva l'ultima volta che l'aveva vista affacciata alla sua finestra.
Ma, purtroppo, no. Era solo la gatta Persiana del suo vicino di casa che stava sul davanzale della sua finestra aperta, fissandolo con un grande occhio arancione. L'altro occhio non c'era sin da quando conosceva la creatura, ed era un handicap in cui Kakashi poteva facilmente immedesimarsi.
"Ehi, Micetta," disse dolcemente Kakashi.
In realtà non conosceva il nome del gatto, così l'aveva ribattezzato lui stesso. Che non si dicesse mai in giro che un uomo intelligente era anche fantasioso.
Quando si sedette al tavolo per bere il tè, il gatto saltò sul letto e poi si diresse verso di lui, per strofinarsi alla gamba della sua sedia. Kakashi conosceva bene l'animale, quindi immerse un dito nel suo tè e abbassò la mano per permettere alla gattina di leccarlo. Chissà se il tè faceva bene ai gatti? Almeno a lei sembrava piacergli.
E forse non poteva essere un gatto - una gatta - particolarmente attraente, ma a Kakashi piaceva. Con il suo naso schiacciato e un occhio sempre piagnucoloso, in realtà era considerata abbastanza brutta. Gli ricordava Pakkun in un certo senso, anche se non era neanche minimamente tenera quanto quel bastardo rugoso.
"Kakashi-sensei!"
Kakashi guardò verso la finestra, la tazza del tè ferma a metà strada verso le sue labbra. Non c'era nessuno lì, ma quella voce era inconfondibile.
"Kakashi-sensei! Sei lassù? Senti, dobbiamo andare tra poco!"
Un piccolo sorriso si formò sulle sue labbra. Per qualche ragione sentì che la sua mattinata era di gran lunga migliorata. "Sei tu, Sakura?" alzò la voce per farsi sentire. "Perché non vieni su?"
Ci fu una lunga pausa, mentre Micetta fece delle basse fusa, fino a quando Sakura rispose.
"Sei decente?" la sentì gridare esitante.
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The Window
FanfictionWritten by SilverShine, go check the original story on fanfiction.net Primi 11 capitoli tradotti da eveyzonk (e parzialmente da me) Tutto ebbe inizio in quell'imbarazzante mattinata, per colpa d'un ritardo. Sakura aveva sempre voluto vedere Kakashi...