12. The student and her teacher 5/5

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Sakura non sapeva dove stesse andando, e non aveva alcuna intenzione di fermarsi. Non voleva tornare a casa, o al lavoro o conversare con un qualsiasi essere umano, quindi continuò a camminare.

Fece il giro del quartiere commerciale per ben due volte prima di realizzare quanto ridicola sembrasse e s'interruppe sul ponte. Lo stesso ponte dove s'incontrava con il resto del suo team mentre aspettavano Kakashi, prima di partire per le loro missioni. L'uscita est del ponte conduceva a casa, mentre quella ovest l'avrebbe riportata al centro città, ma siccome non c'era alcun luogo dove volesse andare... Con un tonfo si sedette contro le ringhiere ed osservò l'acqua che scorreva al di sotto del ponte.

Come poteva essere stata così stupida?

Di tutte le conseguenze negative che potevano verificarsi per aver dormito con il suo sensei, questa non la predette. Qualunque persona avrebbe pensato che dormire con il proprio superiore sarebbe stato un elemento a suo favore, non il contrario. Naturalmente, quello non era mai stato l'obiettivo di Sakura, ma un po' d'indulgenza era senz'altro meglio della severità che le era stata riservata. Alcuni giorni fa le aveva insegnato quel jutsu, convinto che lei sarebbe stata promossa. Ma ecco che, tutt'a un tratto, sembrava aver cambiato parere e non serviva chissà quale genio per indovinarne il motivo.

"Sakura-chan..."

Sakura si asciugò l'umido che aveva negli occhi e si girò per guardare Naruto, trovandolo ad una discreta distanza dal ponte alle proprie spalle. Sembrava preoccupato, se non un pò compassionato. Inaspettatamente, sentì un orribile senso di colpa attanargliarle il cuore. Aveva la sensazione di averlo tradito in qualche modo. Le avrebbe rivolto quell'espressione se avesse saputo cos'era accaduto tra lei e Kakashi?

Tornò a guardarsi dritto a sé, poggiando la testa contro una delle barre di legno. "Va' via, Naruto," grugnì lei.

"Ho saputo da Hinata-chan all'accademia..."

"Non ne voglio parlare," disse lei con una nota di avvertimento.

"Va tutto bene, non sono stati molti a superar la revisione. Non demoralizzarti per questo."

"Tu ci sei riuscito?" gli chiese.

Quando il ragazzo non rispose, lei si volse e lo guardò di traverso. "Ci sei riuscito?"

Naruto abbassò lo sguardo, evidentemente in difficoltà. "Anche Sasuke..."

Un'altra beffa da aggiungere al danno. Sakura sentì la testa girare vorticosamente e si spostò per riappoggiarla contro la ringhiera, più per tenerla ferma che per altro.

"Non siamo ancora jonin," tentò di rassicurarla Naruto. "Ci hanno semplicemente raccomandati per l'esame. Non è detto che verremo ammessi..."

Un Naruto pessimista non era un Naruto onesto. Lei sapeva quanto il suo amico avesse voluto saltar per la gioia ed urlare al mondo intero che avrebbe tenuto gli esami. L'unica cosa che glielo impediva, era perchè era abbastanza sensibile da notare che Sakura era stata lasciata indietro un'altra volta.

"Così non mi aiuti," gli disse . "Lasciami in pace, Naruto."

"Scusa..."

Il biondo indugiò come se volesse aggiungere altro, ma infine decise di non farlo. Sakura sentì i suoi passi farsi via via più distanti dalle assi di legno del ponte. Ancora una volta si trovò da sola, domandandosi se stesse meglio.

Se mai qualcuno trovò strana quella ragazza, sola e desolata, seduta in mezzo al ponte, non verbalizzò quel pensiero. Decine di piedi attraversarono il ponticello dietro di lei, talmente tanti che Sakura ne perse il conto, ma nessuno di loro si fermò per disturbarla.

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