12. The student and her teacher 2/5

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Che sia premiata la vostra pazienza.

Da qualche parte, nella stanza immersa nell'oscurità, si sentiva tichettare un orologio; un dolce suono abbinato ai dolci respiri della piccola figura che dormiva accanto a lui. Oltre la finestra, degli uccellini molto mattinieri avevano già iniziato a cinguettare, la pioggia che avrebbe dovuto impedir loro quel coro si era interrotta a notte fonda.

Aveva avuto soltanto qualche ora per dormire ed era ancora stanco, ma era più che contento di essere sveglio in quel momento: godendosi il dolce calore del corpo rannicchiato a lui; godendosi il solletico sulla spalla provocato dal suo respiro.

Era stato un errore. Un orribile e gravissimo errore che forse avrebbe dovuto pagare per il resto della sua vita. Aveva sbagliato nel portare quella ragazza a letto – quella giovane, impressionante ragazza che era stata lasciata con il cuore a pezzi per le sue precedenti relazioni. Era sbagliato, immorale e davvero perverso.

Kakashi ormai era sveglio da quasi un'ora, conscio della situazione e aspettando che il senso di colpa lo consumasse del tutto.

Ma non arrivò, mentre lui cercava di sentirsi anche minimamente possibile in colpa.

Dopotutto, era difficile pentirsi di quelle stupende ore di passione passate con una bella ragazza, la quale rispondeva con onestà ed energia. Come potevano averla chiamata 'frigida'? Tutto ciò di cui aveva bisogno erano delle attenzioni in più. Era stato intrigante conoscere il suo corpo, scoprire come farla tremare, gemere ed insegnarle a far altrettanto a lui. Scoprì che era una studentessa zelante non solo per quanto riguardava il genjutsu...

Eppure non riusciva ancora a crearsi un profilo di lei. Non era neanche lontanamente il tipo che si portava a letto. Preferiva le donne più mature – abbastanza mature e sagge da sapere che, girato l'angolo, avrebbero sempre trovato un altro amante che avrebbe lenito loro il dolore causato da quello precedente. Le donne più giovani, con i sogni, le speranze e le aspettative integre richiedevano maggiori sforzi. E le vergini era totalmente off-limits.

Sakura era una strana combinazione di tutte quelle donne. Era giovane ed ancora inesperta in alcuni versi, ed eccezionalmente dotata in altri. Era sull'orlo di rinunciare a quei sogni e a quelle aspettative di romantiscimo ed amore, e di diventare una di quelle vecchie zitelle.

Per qualche ragione non sopportò di vederlo accadere.

Aveva notato quanto Sakura sorridesse sempre meno negli ultimi tempi, ma quella notte rivide nei suoi occhi quella vecchia scintilla che solo allora realizzò di non aver più intravisto.

Sakura si fece più vicina a lui, prendendo un respiro profondo che espirò lentamente mentre portò la sua mano sul petto di Kakashi. Un piccolo sorriso le incurvò le labbra.

"Sei sveglia?" sussurrò lui.

"Se dico di sì, farai l'amore con me un'altra volta?" gracchiò lei.

"Sì," le rispose semplicemente, anche se bastava il suo corpo a rispondere alla sua domande.

"Bene. Perchè sono sve..." s'interruppe per sbadigliare. "Sveglissima."

Non era la frase più convincente che avesse mai sentito, ma non aveva intenzione di discuterne. Rotolò via per prendere un altro preservativo dal cassetto, ma tornò presto, invitandola a voltarsi in modo che la sua schiena fosse premuta contro il suo petto. "Alza il ginocchio," le mormorò tra i suoi capelli rosa, ma l'aiutò comunque a far scivolare la sua gamba contro la propria.

Con una spinta lenta e decisa, entrò nella stretta ed accogliente fessura calda della ragazza. La sentì ansimare nuovamente mentre lui le strinse il braccio attorno alla vita, come se non l'avessero già fatto per ben tre volte quella notte. Eppure stavolta non sentì il bisogno di affrettarsi. Sakura sembrava soddisfatta dei movimenti lenti dei loro fianchi mentre lui si muoveva pigramente dentro di lei, in modo piacevole ma non impegnativo. Era sicuramente il modo migliore per svegliarsi.

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