8. Akane 4/6

1.1K 53 12
                                    

Sakura sorseggiò il suo cioccolato caldo, spostando ripetutamente lo sguardo dall'orologio appeso al muro alla televisione. Il suo telefilm preferito era in onda, ma non riusciva a goderselo come al solito. O era un episodio noioso (impossibile) o il suo cervello era troppo pieno di preoccupazioni per rischiararsi con un po' di intrattenimento leggero.

Si sentì un po' amareggiata e depressa. Eccola, un'adolescente, seduta a casa da sola il venerdì sera come una divorziata di mezz'età.

Come sua madre.

Le mancava solo un pacchetto di sigarette e una testa piena di bigodini, e sarebbe stata spacciata. Un sospirò scappò dalle sue labbra mentre prendeva un altro sorso dalla sua bevanda calda. Il telefilm si concluse e le previsioni del meteo si piazzarono al suo posto sullo schermo, prevedendo un sacco di spiacevoli piogge e temporali. Sakura guardò fuori la finestra, verso il cielo che si stava scurendo. Per stasera era calmo, ma dal giorno dopo avrebbe cominciato a piovere. E avrebbe piovuto anche di notte. Davvero, questa era la sua ultima chance per uscire un po' e divertirsi...

Forse si sarebbe potuta trovare un ragazzo decente, quella notte?

Sakura decise in quel preciso istante di averne abbastanza. Niente più lamentele. Non sarebbe finita come sua madre. È vero, aveva avuto degli uomini schifosi in passato, ma quella non era una scusa per arrendersi. Con un po' di make-up e l'aiuto di una minigonna, avrebbe persino potuto incontrare il suo futuro marito, quella notte. Chi lo sapeva?

Era meglio uscire che stare a casa e chiedersi se il suo insegnante fosse l'unica prospettiva brillante da affrontare... il che era, francamente, una cosa triste e utopica alla quale pensare.

Sakura fu pronta e fuori casa mezz'ora dopo; decise di non andare nel solito buco per un drink. Aveva constatato, dato che era lì che aveva incontrato tutti i suoi precedenti quattro fidanzati, che quel posto era un vero e proprio buco degli scarti dell'umanità. Si diresse verso il bar all'angolo del recinto, sperando che gli uomini normali di Konoha si stessero nascondendo lì. Le bibite erano più costose, quindi poteva ipotizzare che anche i consumatori fossero migliori.

Era affollato quando entrò, ma non esageratamente. Un paio di persone alzarono lo sguardo mentre entrava, il che doveva essere un buon segno. Non c'erano facce familiari, a quanto vedeva, quindi si diresse direttamente al bancone, sedendosi tra un posto vuoto e un uomo dall'aspetto di un lettore, con tanto di occhiali, che stava scrivendo su un'agenda.

"Un lime cordial," chiese gentilmente al barista. Non voleva niente di vagamente alcolico dopo la scorsa notte.

Mentre aspettava, lasciò vagare pigramente lo sguardo attraverso la locale, pesando le sue opzioni. C'erano diversi begli uomini lì, ma la maggior parte stava già parlando con delle donne. Anche se le persone ad impatto belle potevano non avere nessun'altra qualità, come le aveva insegnato Sasuke. Avrebbe felicemente scelto un uomo normale, a patto che avesse una bella personalità.

Diavolo, a questo punto avrebbe scelto chiunque fosse stato consapevole di cosa stesse facendo a letto.

Poi improvvisamente scorse qualcuno, e sentì il suo respiro congelarlesi nel petto mentre il suo cuore perdeva un battito.

Stava dall'altra parte del locale, appoggiato con noncuranza contro un pilastro di legno, con un drink in mano ed una donna giovane a fianco a lui. Le stava parlando, la stava facendo ridere e annuire mentre parlava, tutto questo mentre passava un dito sul bordo del bicchiere che aveva fra le sue mani.

Sakura non pensava che Kakashi fosse un tipo da bar...

Distolse velocemente lo sguardo, arrabbiata con se stessa per aver involontariamente scelto quel bar – tra tutti i bar di Konoha! – incontrando la persona che stava cercando di evitare. Come poteva rigare dritto e trovarsi un fidanzato quando l'oggetto delle sue ultime affezioni era a pochi metri da lei? Il barista posò il suo drink di fronte a lei, e Sakura lo sorseggiò ansiosamente, passando le dita sulla condensa del bicchiere umido.

The WindowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora