Capitolo 9 - Amici d'infanzia

2K 397 82
                                    

DAMIEN

Alle elementari ero un bambino abbastanza paffuto. Per questo motivo i miei compagni di classe mi prendevano in giro in continuazione. Ciccione, Grassone e Panzerotto erano alcuni dei nomignoli con il quale mi chiamavano. Non avevo nessun amico, e a causa di ciò mi sentivo davvero solo. Un giorno mentre i bambini stavano giocando con la sabbia nel cortile della scuola, provai ad avvicinarmi per chiedere se potessi giocare con loro. Volevo veramente passare del tempo con qualcuno. Volevo farmi qualche amichetto.

- Posso giocare anch'io? -

- No, vattene. Occupi troppo spazio -

- Dai fatemi giocare con voi. Solo per un po' -

- Abbiamo detto di no. Vai via!!! -

Uno dei bambini mi spinse per terra, e tutti gli altri si misero a ridere.

- Avete ragione. Rotola veramente il Panzerotto -

Tutti i ragazzini iniziarono a gridare "Panzerotto" e a puntarmi il dito contro. In quel momento non sapevo cosa fare, e scoppiai a piangere.

- Perché non volete giocare con me? -

- Sei grasso. Abbiamo paura tu possa farci male -

- Non sono grasso. Mia madre dice che sto bene così -

- Si, che lo sei. Sei un ciccione. Un brutto Ciccione!!! -

Una ragazzina dall'altra parte del cortile aveva assistito a tutta la scena. Aveva i capelli cortissimi, e un vestitino rosa con un enorme fiocco vicino al collo. Si avvicino a me, e iniziò ad accarezzarmi la testa.

- Non sei un ciccione. Non dargli retta. Sono solamente degli stupidi -

- Hanno ragione. Sono grasso e brutto. Nessuno vuole essere mio amico -

- Non devi dare retta ai bambini piccoli. Avvolte possono essere cattivi. Io ti trovo carino -

Sembrava molto più matura della sua età. Quasi come se fosse una sorella più grande. In quel momento mi sentivo veramente rassicurato.

- Mi trovi carino? Lo pensi davvero? -

- Si che lo sei. Le tue guance sono così rosse che sembrano due pomodori. Mi piacciono -

- Sembrano due pomodori? Amo il pomodoro -

- Vuoi giocare con me? -

- Certo che lo voglio. Giochiamo insieme -

- Come ti chiami? Quanti anni hai? -

- Mi chiamo Damien Evans. Ho 5 anni -

- Io sono Emily Stown. Sono più grande di te. Ne ho 5 e mezzo -

Da quel preciso istante non lasciai il fianco di Emily neanche per un secondo. Diventammo inseparabili. Frequentammo anche le stesse scuole medie. Crescendo persi peso, e iniziai a fare allenamento. Ero diventato un ragazzo abbastanza attraente, e le ragazze della mia scuola mi riempivano di complimenti. Non ero più il ragazzino che tutti chiamavano "Panzerotto"
Anche Emily diventò più bella nonostante portasse ancora i capelli corti, e si comportasse come un maschiaccio. L'unica cosa che era cambiata era il suo modo di vestire. Non indossava più vestitini colorati e cose del genere. Per fortuna aveva smesso di mettersi anche quei fiocchi ridicoli. Adesso preferiva indossare pantaloni e felpe, ma anche vestita in questa maniera era una delle più belle della scuola. Ogni giorno per saltare le lezioni mattutine, Emily ed io cercavamo di trovare qualche scusa per svignarcela. Una volta trovata la scusa, ci incontravamo entrambi dietro al cortile della scuola. Era un luogo veramente carino. C'era un Salice sotto il qualche era posta una vecchia panchina. Amavamo sederci sotto quell'albero. Il sole penetrava i rami e riscaldava i nostri visi.

Quella strada verso teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora