EMILY
Questa mattina presto sono stata prelevata da casa mia con la forza. Damien si è presentato davanti alla mia stanza, e ha preteso che lo accompagnassi al centro commerciale. Anche se c'era la scuola e non ne avevo nessuna voglia. Ho dovuto accettare a causa di quello che è successo al cinema la sera prima. Non mi ha dato neanche il tempo di vestirmi. Sono scesa con una tuta, e un paio di scarpe da ginnastica malandate. Ovviamente lui è arrivato vestito bene, ed è venuto a prendermi con la sua Audi A7 Sportback. Una macchina grigia che costa una cifra, e che non potrò mai permettermi. Appena sono uscita dalla porta di casa, mi ha aperto lo sportello della macchina e mi ha invitata ad entrare.
- Perché sei così gentile questa mattina? -
- Dobbiamo recuperare la serata di ieri. Ci sono rimasto davvero male. Le mie fan non appena te ne sei andata, mi hanno riconosciuto e assalito. Ho dovuto firmare autografi e farmi foto con mezzo cinema. Tutto questo per colpa tua -
- La colpa non è mia. Sei un attore, e queste cose ti toccano. Non è tutto rose e fiori nella vita. Almeno tu hai un lavoro pagato bene. Invece guarda me. Non riesco a trovare neanche un lavoretto Part-time. Sono disoccupata e l'anno prossimo devo cercare un modo di pagare la prima rata universitaria -
- Sicuramente troverai qualche modo. Credo in te -
- Hai ragione. Devo farmi forza. Un giorno diventerò sicuramente più ricca di te e non avrò questi tipi di problemi economici -
- Te lo auguro con tutto il cuore. Stiamo per partire. Ti sei messa la cintura di sicurezza? -
- Quasi me lo dimenticavo. Ora la metto -
- Lo faccio io. Non muoverti -
Si accosta al mio posto, e prende la cinta sul lato destro dell'auto. Il suo viso, e così vicino al mio. Guardandolo da questa prospettiva, è davvero un ragazzo attraente. I suoi occhi sono di un nero davvero profondo, e le sue labbra sono carnose. È il classico ragazzo che fa impazzire le ragazzine della mia generazione. Però non è il mio tipo. A me piacciono i ragazzi con il carattere più delicato. Mentre lui ha un indole più ruvida. Proprio come una carta stagnola. Mi sta guardando in modo diretto negli occhi.
- Che c'è? Ho qualcosa sulla faccia? -
- Non hai nulla. Stavo pensando solamente a quanto tu sia cambiato da quando eri piccolo -
- Veramente? In cosa sono cambiato? -
- Prima eri così insicuro di tutto, ma adesso sei diventato un tipo davvero forte. Riesci a rispondere a tono alle persone, e non hai paura più di niente. La scorsa volta sei stato veramente fantastico a difendere Justin nella mensa scolastica -
- Non mi piacciono le ingiustizie, e lo avrei fatto per qualsiasi persona sulla faccia della terra. Capisco cosa si provi a essere derisi. L'ho provato sulla mia pelle -
- Si, è vero. Per questo dico che sei diventato forte. Sei riuscito a superare le tue insicurezze e a diventare la persona magnifica che sei adesso -
- Finalmente lo hai capito? Non si trovano tutti i giorni persone fantastiche come me. Sei fortunata ad avermi nella tua vita -
Le sue labbra accennano un sorriso di pura soddisfazione. La sua vanità sta prendendo il sopravvento su di lui.
- In cos'altro sono migliorato? Il mio corpo? Il mio aspetto? -
- Da quel punto di vista eri meglio prima. Eri così soffice e paffuto. Ricordo ancora quando avevi le guance rosse come quelle di un pomodoro. Eri così carino. Perché non ingrassi di nuovo? -
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Quella strada verso te
Teen FictionEtichettato come il figlio dell'assassino, Justin Well è vittima di bullismo. Non ha amici e non riesce a relazionarsi con le altre persone. Cerca di condurre una vita normale e il suo unico obiettivo è quello di passare inosservato. Ma contrariamen...