Capitolo 20 - I passi dell'amore

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EMILY

Da quando mi sono trasferita nella nuova città, non c'è mai una giornata tranquilla. Sono costantemente divisa tra due fuochi, e questa cosa non mi piace per niente. I due fuochi di cui sto parlando sono Justin e Damien. Il primo è carino, gentile e non ha un briciolo di malizia. Molte volte si comporta come un bambino delle elementari, ma nonostante questo è una persona che mi piace davvero tanto. Non riesco a pensare ad una giornata senza di lui. Il secondo è altruista, apprensivo e farebbe di tutto per farmi felice. Sembra una persona forte all'esterno, ma in realtà è molto fragile. Siamo amici da anni, ma a lui questo non basta. Gli piacerebbe che il nostro rapporto passasse ad una fase successiva.

Damien in questo momento sta cercando di baciarmi. Ha chiuso gli occhi, e sta avvicinando il suo viso al mio. Non posso contraccambiare il bacio. Non ci riesco. Questa gesto gli farà male, ma non voglio illuderlo. Non posso baciarlo se non provo il suo stesso sentimento. Mi sposto con la faccia dall'altra parte, e invece che sulle labbra, il suo bacio si stampa sul lato sinistro del mio viso. Il suo sguardo è diventato più cupo rispetto a prima. Appare molto deluso.

- Mi dispiace, ma non posso. Non provo i tuoi stessi sentimenti. Sono davvero dispiaciuta -

- Anche se mi stai rifiutando un altra volta, non voglio mollare. Mi sei entrata nel cuore, e non posso farti uscire così facilmente. Anche se non ti piaccio in quel modo, non allontanarmi da te. Per adesso mi basta starti vicino -

Capisco quello che prova. Abbiamo vissuto la maggior parte della nostra vita insieme. Non ci siamo allontanati mai l'uno dall'altro. È questo lo ha spinto a provare nei miei confronti più che una semplice amicizia. Mi sento male per lui. Il vederlo triste e scoraggiato non è affatto facile.

- Siamo amici da anni. Perché dovrei farlo?

Si è creata una folla attorno a noi. Tutte le ragazze mi stanno guardando come se fossi una squilibrata. Come potrebbero non pensarlo? Ho appena dato un sonoro due di picche ad uno degli attori più amati dell'ultimo periodo. Tra tutte quelle persone, appare da lontano l'unica che non mi sarei mai aspettata di vedere in quel momento. Justin. Si sta dirigendo in modo molto deciso verso di noi.

- Scusa, ma lei deve venire con me -

Queste sono le prime parole che gli escono dalla bocca.

- Con quale diritto la dovresti portare via? Siamo ad un appuntamento - Ribatte Damien-

- Emily è mia. Lei viene con me. Questo è il mio secondo desiderio -

Ha espresso un altro desiderio dei tre che gli avevo concesso.

- Non posso lasciarla venire con te - Risponde Damien.

Entrambi sembrano sul punto di litigare. I loro sguardo sono inferociti. Sono simili a due predatori che si contendono la stessa preda.

- Se non vi calmate, non vorrò più vedere nessuno dei due. Non siete dei bambini. Queste cose le trovo davvero di pessimo gusto. Le persone ci stanno guardando. Volete veramente venire alle mani? -

Si guardano attorno. Tutti sono rimasti ammutoliti. Vogliono vedere cosa succederà tra i due, ma a Damien sembra non importare.

- Adesso sedetevi entrambi, e parliamo con calma. Damien vuoi che qualche giornalista domani lanci qualche scoop su quello che sta succedendo? Non ti importa della tua carriera? Non lo sai che basta poco per rovinare un personaggio pubblico... -

In un primo momento sembra non volermi dare ascolto, ma dopo aver capito la situazione si mette gli occhiali scuri per non farsi riconoscere ancora di più, e si siede al suo posto. Invece Justin prende una sedia da un altro tavolo e si mette di fianco a me.

- Non capisco come possiate essere così stupidi. Non siete dei poppanti. Non avete nessun buon senso? -

- Scusa, non volevo. Non era mia intenzione - Risponde Justin.

- Non lo farò più, ma non è stata colpa mia. È lui che è venuto in maniera decisa per litigare. Eravamo ad un appuntamento e l'ha rovinato - Damien indica Justin.

- Ancora? Ti devo dare un pugno sul naso per farti ragionare? -

- Ok, l'importante e che non ti arrabbi. Non voglio vederti più in quel modo -

Damien conosce perfettamente il mio carattere, e per questo che mi asseconda. Una volta quando eravamo piccoli, ha rotto una dei miei giocattoli preferiti. Non gli ho rivolto parola per settimane intere.

- In quale modo? - Domanda Justin.

- Meglio che non lo vedi mai. Sono tanto dolce, ma posso essere anche una vera serpe se mi metto. Ma per quale motivo sei venuto al centro commerciale? -

- Ho accompagnato la mamma per delle commissioni, e ci siamo trovati a passare. A proposito, non la vedo. Era andata ha comprare qualche spuntino. Mi starà cercando? Meglio chiamarla -

Justin prende il cellulare e digita il numero della madre. La sta avvertendo di essere con alcuni amici. Dopo una breve conversazione tra i due. Justin la saluta e rimette il telefonino in tasca.

- Cosa ha detto? -

- Nulla. L'ho avvertita di essere con voi. Per questo motivo si è avviata a casa da sola -

- Hai intenzione di rimanere con noi? - Chiede Damien a Justin.

- Ovviamente. Non posso tornare a casa senza un auto. Dopo verrò in macchina con voi -

- Con il permesso di chi? Non faccio salire chiunque sulla mia piccola -

Considera la sua auto come una ragazzina da accudire.

- Ancora state litigando? Non la volete finire? -

Prendo entrambe le loro teste, e le faccio scontrare.

- Cavolo. Fa male. Perché l'hai fatto? -

- Non mi stavate ascoltando, e volevo farvi sentire qualcosa -

- Cosa volevi che sentissimo? -

- Niente di importante. Solamente il vuoto che c'era nelle vostre zucche. Non litigate solamente, ma provate a fare amicizia. In fondo siete molto simili -

- Questa cosa non succederà mai. Io simile a lui? Non scherzare - Risponde Damien.

- Per una volta ci troviamo d'accordo su qualcosa - Annuisce Justin.

Come posso riuscire a renderli amici?

- Meglio tornare a casa. Si è fatto tardi, e ho un servizio fotografico per una rivista domani in mattinata. Apparirò in copertina. Non è da tutti -

- Hanno preso quello che costava di meno - Justin si mette una mano davanti alla bocca, e simula di tossire.

- Cosa hai detto? -

- Nulla. Questa tosse mi sta uccidendo. Meglio andare - Finge di schiarirsi la gola.

Si mettono entrambi ai due lati del mio corpo. Si accostano sempre di più. Mi sento soffocare.

- Potete camminare davanti a me? Mi manca l'aria -

Dopo aver camminato dietro di loro, ho capito una cosa. Dei due, quello che mi fa battere il cuore anche quando è girato di spalle, è Justin.

Amo corrispondere segretamente i suoi passi e sentire il suo profumo. Mi piace camminare attraverso i luoghi che lui ha attraversato, e ascoltare le cose che che questa persona ha sentito. In questo modo mi sento più vicino a lui.

Il solo guardarlo mi rende nervosa. Il mio corpo trema, e non riesco più a pensare. L'unica cosa che si fa spazio nella mia testa è quella persona...



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