JUSTIN
Questa mattina la scuola sembra essere stata presa d'assalto da una mandria di bestie inferocite. Gli studenti non riescono neanche ad entrare per il cancello scolastico senza urtare qualcuno. Una schiera di ragazzine provenienti da vari istituti, è ferma da circa quaranta minuti davanti al entrata della scuola. Sono tutte vestite stranamente. Indossano delle bandane, e nelle loro mani hanno dei cartelloni con scritto qualcosa. Da dove sono non si riesce a vedere il contenuto dei testi. Credevo che oggi si sarebbe parlato di me e di quello che era successo con quei ragazzi, ma per fortuna c'è qualcosa che ha distolto l'attenzione di tutti. Si sentono degli strilli provenire da molto lontano. Si fanno sempre più forti. Cosa sta succedendo?
- Eccolo, è arrivato. Quanto è bello -
- Da vicino sembra un Dio Greco. Avete visto i suoi bicipiti? -
- Guarda, non mi ci far pensare. Saranno duri come il marmo. Farei una pazzia solo per toccarli una volta. Abbandonerei anche il mio ragazzo all'istante -
- Sta scendendo dalla macchina. Svengo. Ma quanto è alto? Una ragazza ha bisogno di uno sgabello per baciarlo -
Da un auto sportiva nera di ultima generazione sta scendendo qualcuno.
- I suoi occhi sono stupendi. Mio sto sciogliendo. Prendetemi, mi sento svenire -
- Damien, sei bellissimo! Fammi tua -
Cosa? Ho sentito bene? Hanno detto Damien, oppure sbaglio? Mi avvicino per vedere meglio la persona scesa dall'auto. Non può essere, è proprio lui. L'amico di Emily. Non dirmi che si è iscritto alla mia scuola?
- Damien, fammi un autografo. Ti prego. Sono tua Fan dal tuo debutto sugli schermi -
- Certo, dove lo vuoi? -
- Ovunque. Scegli tu il punto che preferisci -
- Allora te lo faccio sulla felpa. Va bene? -
- Grazie, non la laverò più. Non voglio che scompaia l'inchiostro -
Quella ragazza sembra presa da attacchi compulsivi. Tra poco le viene un infarto. Non capisco come si possa venerare una persona in questo modo. Adesso riesco a vederlo meglio. La folla attorno a lui si è fatta meno insistente. Damien indossa la divisa del mio istituto, e tra le mani ha un peluche a forma di orso. Perché avrà portato un orsacchiotto a scuola?
Qualcuno mi copre gli occhi. In un primo momento mi sento spaventato, ma poi non appena ascolto la sua voce mi calmo subito.
- Indovina chi sono? -
- Dammi qualche indizio. Hai i capelli rossi? -
- Abbastanza. Molti dicono che vanno anche nel castano -
- Il tuo nome inizia con la E? -
- Sì, il mio nome inizia con questa lettera. È anche un nome molto conosciuto -
- Fammici pensare. Sei Emily? -
- Non saprei, tu che dici? -
- Credo sia proprio tu l'unica persona che avrebbe potuto fare una cosa del genere. Sai perché non ho amici, e non credo che qualcun'altro a scuola lo avrebbe fatto. Hanno paura del figlio dell'assassino, e a stento mi guardano da lontano. Non oserebbero mai avvicinarsi così tanto -
Toglie le mani dai miei occhi. Sta sorridendo, e mi osserva in maniera divertita.
- Indovinato. Ti andrebbe mangiare con me a pranzo dopo? -
- Mi piacerebbe tantissimo. Però prima fammi controllare la mia agenda. Devo vedere se ho del tempo da poterti dedicare -
Prendo un quadernino dal mio zaino, e lo sfoglio facendo finta di guardare le pagine.
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Quella strada verso te
Teen FictionEtichettato come il figlio dell'assassino, Justin Well è vittima di bullismo. Non ha amici e non riesce a relazionarsi con le altre persone. Cerca di condurre una vita normale e il suo unico obiettivo è quello di passare inosservato. Ma contrariamen...