JUSTIN
Non riesco a non pensare alla notte scorsa. Emily ha detto che devo indossare gli occhiali solamente davanti a lei. Questa cosa mi ha veramente spiazzato, ma allo stesso tempo mi ha reso davvero felice. Quelle semplici parole pronunciate dalla sua bocca hanno provocato in me un misto di emozioni inimmaginabili. Non smetto di vederla davanti ai miei occhi. Anche se lei fisicamente non è accanto a me, e come se ci fosse. Mi entrata sia nella testa che nel cuore, e non vuole saperne di uscire. La vedo in ogni attimo della mia vita.
Questa mattina la giornata è davvero bella. La mia camera è inondata dai raggi solari, e si sente il profumo dei fiori provenire dal retro di casa mia. Apro gli occhi lentamente, e inizio a vederla già accanto a me.
- Sei sveglio? Sbrigati. Dobbiamo andare a scuola -
Il suo viso è vicino al mio. La sua bocca è di un rosso acceso, e profuma di fragola.
- Vuoi alzarti? La sveglia sta suonando -
- Fammi dormire per altri cinque minuti -
Mi toglie le lenzuola da dosso, e inizia a solleticarmi i piedi.
- Ho ancora sonno. Riposiamoci per un altro po' -
La prendo per una delle braccia, e la spingo sul letto. In questo momento è accanto a me. Mi avvicino, e inizio ad abbracciarla. Le mie mani sono sulla sua vita, e le mie gambe stringono le sue.
- Solamente cinque minuti. Non di più -
- Va bene. Solamente per altri cinque minuti -
La stringo ancora di più a me. Sento il suo respiro, e i nostri cuore battono all'unisono. Non riesco a non pensare alle sue labbra. Sono così rosse. Sembrano due ciliegie.
- Oggi non indossare gli occhiali. Ti raccomando. Non voglio che le altre ti guardino -
- Non preoccuparti. Li indosserò solamente davanti a te. Te l'ho promesso -
Lei non è reale in questo preciso momento, ma è come se lo fosse. La sveglia continua a suonare, ma non voglio alzarmi. Voglio rimanergli ancora accanto. Sento la voce della mamma provenire dalla cucina.
- Justin è ora di svegliarsi. Non dimenticarti che oggi dobbiamo andare a fare delle commissioni -
Devo alzarmi. Non vorrei, ma devo farlo. Vado in bagno a prepararmi. Mi sciacquo il viso e mi lavo i denti. Emily è ancora accanto a me. Se li sta lavando anche lei.
- Amo lavarmi i denti, ma odio il dentifricio all'arancia. La prossima volta prendilo alla menta -
- Ma anche le visioni degli altri hanno delle pretese come le tue? -
- Non saprei, forse è perché mi immagini in questo modo -
- Forse... Ora devo vestirmi. Potresti scomparire? -
- Non preoccuparti. Spogliati pure. Non sbircerò -
Ha uno sguardo malizioso. Si mette le mani davanti a gli occhi. Esco dal bagno e vado davanti all'armadio. Mi tolgo il pigiama, e inizio a scegliere quello che devo indossare.
- Hai un fisico niente male. Non me lo aspettavo. Complimenti -
Inizia a toccarmi le spalle. Mi allontano imbarazzato dalla posizione dove si trova.
- Avevi detto che non avresti sbirciato -
Nascondo il mio corpo con alcuni vestiti presi dall'armadio.
- Sciocco, sono parte di te. Mi sembra ovvio che ti avrei visto. Alla fine vorresti che lei ti dicesse una cosa del genere -
- No, non è vero -

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Quella strada verso te
Teen FictionEtichettato come il figlio dell'assassino, Justin Well è vittima di bullismo. Non ha amici e non riesce a relazionarsi con le altre persone. Cerca di condurre una vita normale e il suo unico obiettivo è quello di passare inosservato. Ma contrariamen...