ALEXANDRA
Chi sono gli haters? Con il termine haters si indicano quegli individui che "odiano" un gruppo di persone o una persona singola. Sulla faccia della terra, sono milioni, e non c'è distinzione tra uomini e donne, giovani e meno giovani. Sono nascosti sotto i nickname più improbabili e contaminano le discussioni nel web con i loro continui commenti velenosi e immotivati. Gli haters possono odiare per vari motivi: Cattiveria, intolleranza, invidia e anche semplicemente per antipatia. Hanno un atteggiamento costante di denigrazione e provocazione, che li spinge ad inquinare qualsiasi discussioni online. Il fenomeno degli "odiatori da tastiera" è sempre più diffuso nel mondo e ha trovato più terreno fertile con lo sviluppo di internet. Come è possibile fermare questo fenomeno? La soluzione è davvero difficile da trovare. Non c'è una risposta giusta, ma occorrerebbe soltanto prestare più attenzione alle persone con cui, direttamente o indirettamente, interagiamo sul web.
Questa mattina mi sono alzata molto presto e sono andata subito in cucina per preparare la colazione. Non appena ho varcato l'entrata della stanza, ho trovato Damien, seduto davanti al tavolo della cucina con lo sguardo fisso sullo schermo del laptop.
- Come mai sei già in piedi a quest'ora? - Mi domanda stiracchiandosi pigramente.
Indossa gli stessi vestiti di ieri e sembra non aver dormito molto. La sua pelle è sbiadita, diversa dal suo solito colorito.
- Mi sono svegliata presto. Non mi sentivo di stare a letto, così ho pensato di preparare la colazione - Gli rispondo con voce stanca.
- Ah, capisco. Ho preparato il caffè. Serviti pure - Dice, continuando a guardare lo schermo del pc.
- Cosa stai facendo? - Gli chiedo perplessa, dato che non riesco a ipotizzare nulla che l'avrebbe fatto rimanere sveglio fino alle prime luci del mattino.
- Secondo te? Stavo semplicemente combattendo per difendere il mio onore - Mi risponde, mezzo assonnato, muovendo meccanicamente la testa dal computer e guardandomi direttamente negli occhi, come se avesse voluto farmi capire qualche cosa.
- Combattendo per il tuo onore? - Domando, avvicinandomi a lui.
- Ho lottato contro i leoni da tastiera. Pensavano di averla vinta, ma non mi sono fatto battere. Non sapevano con chi avevano a che fare - Dice, alzandosi per prendere una tazza di caffè.
- Non hai proprio dormito? - Gli chiedo, osservando le sue occhiaie profondissime, i solchi scuri gli arrivano alle guance.
- No, non ho dormito affatto - Risponde, rigirando il cucchiaino dentro la sua tazza. Ha un sorriso soddisfatto di sé sul viso come a dire che la notte passata in bianco non è stata vana.
- Perché ti sei spinto a tanto? Avresti dovuto lasciar perdere i commenti dei tuoi Anti-Fan -
- Come potevo farlo? Hanno detto che sono l'attore peggiore in circolazione e che sarebbe stato meglio che fossi sparito dal pianeta. Non potevo stare con le mani in mano. Ho creato un account usando un nome falso e l'immagine di "Dimitri Borrison" per il mio profilo. Non mi scopriranno mai - Si mette a ridere come un ebete da solo, la sua risata cresce d'intensità secondo dopo secondo.
- Sei davvero una persona matura. I tuoi fan dovrebbero essere fieri di seguire un mito come te - Gli dico in tono sarcastico.
- Hai proprio ragione. Sono un modello da imitare. Nessuno è così furbo e intelligente come me. Chi penserebbe mai che sono stato io a rispondere agli haters? - Non credo abbia capito che era una battuta.
- Come hai chiamato il tuo falso account? - Gli domando in modo istintivo, presa dalla curiosità del momento.
- Non volevo creare sospetti, quindi ho chiamato l'account in un modo molto semplice. Sarà molto difficile risalire alla fonte. Il nome che ho scelto è #PazzamenteInnamorataDiDamienEvans. Non credi che sia un nickname meraviglioso? - Mi chiede continuando a sorseggiare il suo caffè.
-Cosa hai detto? Come lo hai chiamato? - Domando incredula, credendo di non aver sentito bene.
- Il nickname del falso account è #PazzamenteInnamorataDiDamienEvans - Avevo sentito benissimo. Non è possibile che l'abbia fatto veramente.
- Ah ah ah, Damien. Sei davvero un genio del male! Non ti scopriranno mai - Non riesco a trattenermi dal ridere. Più rido, e più diventa difficile fermarmi. Mi gira la testa. Delle volte è davvero tonto.
- Perché stai ridendo? - Mi domanda, mentre la sua bocca si incurva leggermente. Damien assume un'espressione imbronciata.
- Sto ridendo perché è un nome troppo divertente! Come hai fatto a pensarlo? - Sorrido e continuo a stuzzicarlo imperterrita.
Damien si avvicina a me lentamente, senza staccarmi gli occhi di dosso. Comincia a guardarmi con molta attenzione. Non parla, mi guarda soltanto.
- Che stai facendo? - Gli chiedo indietreggiando di qualche passo.
Viene verso di me in modo deciso e sicuro. Giunge sempre più vicino e inizia a muovere gradualmente la bocca. Riesco a vedere i suoi denti bianchi come il cotone.
- Puoi... - La sua voce è calda e morbida. Riesce a suscitare in me sensazioni contrastanti.
- Puoi sp... - Che sta dicendo? Non riesco a capire. Continuo solamente a fissare le sue labbra.
- Puoi spostarti? Devo prendere lo zucchero da mettere nel caffè. Non ne ho messo abbastanza prima - Dice Damien, finalmente a un volume udibile.
Non ci posso credere. Mi sento terribilmente in imbarazzo. A fatica resistito all'impulso di coprirmi il viso con entrambe le mani. A cosa cavolo stavo pensando? Sono io l'incredibile tonta, non lui, questa è la pura verità.

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Quella strada verso te
Teen FictionEtichettato come il figlio dell'assassino, Justin Well è vittima di bullismo. Non ha amici e non riesce a relazionarsi con le altre persone. Cerca di condurre una vita normale e il suo unico obiettivo è quello di passare inosservato. Ma contrariamen...