Piacenza 27/11/16

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Come stabilito alle 12:30 io e Giulia prendiamo il treno direzione Piacenza.
Arriviamo in stazione alle 15:55 stranamente in anticipo e appena usciamo ci troviamo James e Mattia che ci aspettano. Io mi fiondo su Mattia che mi abbraccia e mi lascia un bacio tutt'altro che casto, Giulia e James sembra che non si vedano da mesi visto il modo in cui sono appiccicati

"Scusate ma che ci fate qua? Non avevate un'instore alle 16?" chiede Giulia stranita guardandoli entrambi

"Lo abbiamo posticipato, avevamo delle cose più importanti" mi sorride sfacciato Mattia, scambiandosi uno sguardo d'intesa con James "ora però 'namo" dice prendendo la mia valigia con una mano mentre l'altra si intreccia con la mia. James lo copia facendo la stessa cosa con Giulia

"Sai che qualcuno potrebbe vederci?" gli dico sorridendo

"Pensi che la cosa me possa preoccupà?" dice sfacciato

"Problemi tuoi" rido

Prendiamo un taxi che ci lascia nel luogo dell'instore che procede come tutti gli altri tranne per il momento in cui James ha baciato Giulia che era appena scesa dal palco dopo l'incontro con Mattia e si é creato un po' di casino visto che erano sotto gli occhi di tutti.
Dato che io sono l'amica di Giulia e lei ormai l'ufficiale ragazza di James appena finito l'instore siamo potute uscire direttamente con loro senza doverli aspettare fuori come al solito.

Riusciamo per miracolo a prendere il treno delle 18:14.
Io ho Mattia a fianco e davanti Giulia e James; divisi dal passaggio abbiamo Fulvio, Francis, Nane e Carlo.
L'arrivo é previsto per le 22:28, più di 4 ore di viaggio e io sono già stanca di stare seduta in treno, i due piccioncini davanti a me continuano a scambiarsi effusioni, Mattia, Fulvio e Nane dormono, Carlo sta lavorando credo alle foto di oggi, Francis usa il computer;
Tiro fuori dalla borsa il mio computer e inizio a guardare un po' di appunti dell'Università, dopo un po' mi giro verso Mattia ma la stanchezza del viaggio di andata e dell'instore ha preso il sopravvento su di lui, non so se stia veramente dormendo ma tiene gli occhi chiusi e io non posso far altro che ammirare la sua bellezza. All'improvviso apre gli occhi cogliendomi in flagrante mentre lo fisso

"Che me stai a contemplà?" chiede avvicinandosi al mio orecchio per poi lasciarmi una scia di baci che dal collo arrivano fino allé mie labbra per esplodere in un bacio meraviglioso

"Eri caruccio" sorrido

"Tu sei bellissima" ribatte facendomi alzare e sedendosi al mio posto mettendo la schiena sul finestrino e allungando le gambe sul sedile per poi farmi sedere su di esse ed abbracciarmi

"Che stavi a fa?" domanda prendendo il mio computer e guardando la pagina aperta

"Ultimi appunti che ci ha mandato il professore di diritto internazionale, na palla" dico facendolo ridere

"Francis" Mattia chiama il suo amico che alza la testa dal suo computer "sta a studià diritto internazionale" gli dice indicandomi

"Auguri" mi dice lui ridendo "passato diritto privato?" mi chiede

"Al primo colpo" rispondo fiera essendo un esame molto difficile che solitamente si da più volte prima di passarlo

"Allora sei una tosta" dice sorridendomi

Mattia apre l'applicazione di Spotify istallata sul mio computer e attacca le mie cufiette mettendosene una nell'orecchio e porgendomi l'altra. Ascoltiamo così un po' di musica sempre abbracciati finché Mattia non decide di abbassare le gambe e mettersi con la schiena sullo schienale io mi ritrovo completamente in braccio a lui con la mia schiena sul finestrino del treno, le nostre bocche sono distanti solo pochi millimetri e non riusciamo a resisterci così lo bacio, le nostre lingue si cercano bisognose, le mie mani finisco sui suoi capelli scompigliandoglieli mentre le sue mani accarezzano la mia schiena tenendomi attaccata a lui.

Stranamente in ritardo arriviamo a Roma alle 22:40. Giulia va a stare da James questi giorni così ci salutiamo e loro prendono un taxi assieme a Carlo che è di strada. Nane e Francis prendono ne prendono un altro. Io Mattia e Fulvio un altro ancora.
Dopo circa una ventina di minuti arriviamo nell'appartamento che Mattia e Fulvio condividono. Li seguo dentro e mi guardo attorno, nonostante sia una casa di uomini è carina e abbastanza ordinata

"Te piace?" mi chiede Mattia abbracciandomi da dietro

"Si" sorrido "è caruccia come te" dico strizzandogli il naso

"Mo io prepararo qualcosa da magnà" dice Fulvio entrando in cucina dopo aver portato su le valigie "mangiate?" chiede guardandoci.

Mattia guarda me
"Io avrei fame" dico "ma per me nulla di pesante che sono le 23, e nemmeno per il gigante qua che dopo non digerisce" dico indicando Mattia

"Si vabbè ma nun abbiamo cenato amò" ribatte Mattia lamentandosi facendomi solo ridere
"Ma se ordinassimo delle pizze?" chiede

"Ci sto" dico

"Anche io" dice Fulvio "faccio io con Just Eat, diteme i gusti"

"Margherita" dico

"Diavola" esclama Mattia

"Mentre aspettiamo le pizze posso farmi una doccia?" chiedo a Mattia

"Si, me la faccio anche io"dice alzandosi dal divano "Fulvio noi ce annamo a lavà"

Mi lavo prima io e quando io esco entra in doccia Mattia, mentre si lava io mi vesto mettendomi un leggins nero e una felpa grigia di Mattia che trovo sul suo letto;
Entra in camera avvolto solo da un asciugamano in vita e i capelli bagnati, mi guarda sorridendo e mi mordo il labbro

"Volevo mettermela io quella" dice venendo verso di me

"Peccato" sorrido prima che le sue labbra incontrino le mie, approfondiamo il bacio e Mattia come suo solito mi sbatte al muro, le sue mani vagano tra la mi schiena e il mio sedere e il bacio diventa sempre più passionale; ad un certo punto mi prende in braccio e mi stende sul letto mettendosi a cavalcioni su di me per ricominciare a baciarmi, sta per togliermi la felpa ma sentiamo il campanello suonare segno che le pizze sono arrivate.

"Du palle" esclama Mattia lasciandomi un bacio a stampo e alzandosi da sopra di me facendomi scoppiare a ridere "Puoi tenerla" mi sorride indicandomi la felpa che non è riuscito a togliermi; si avvicina all'armadio tirandone fuori qualcosa da mettersi, si infila un paio di boxer puliti e un pantalone della tuta, poi raccatta una t-shirt sul letto

"Namo a magnà" dice prendendomi in braccio e portandomi di peso in cucina.

Ceniamo tutti e tre assieme poi Fulvio va a farsi la doccia mentre io e Mattia sistemiamo la cucina e poi usciamo in terrazza a fumare una sigaretta. Ci raggiunge anche Fulvio e poi entriamo tutti e tre assieme.

"Mo direi de annà a dormì" dice Mattia visibilmente stanco

"Direi" sorrido lasciandogli una carezza in viso

"Nun fate casino" dice Fulvio ridendo

"Tranquillo tra due minuti starà russando" dico indicando Mattia che sta per addormentarsi in piedi da quanto stanco è "la vecchiaia" dico facendo ridere Fulvio

"Pischella nun riderei tanto fossi te" dice Mattia

"Però è vero che sei vecchio" ribatto

"So stanco perché fare la star è faticoso" dice facendomi una linguaccia

"Dai namo a dormì" dice prendendomi per mano e andando nella sua stanza non prima però di aver dato la buonanotte a Fulvio

Abbi cura di me - Mattia BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora