Genova 18/11/16

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Usciamo dal locale che sono le 2 passate, abbiamo bevuto, ballato e ci siamo divertiti. Io e Mattia siamo stati appiccicati tutta la sera così come James e Giulia divenendo bersagli delle battutine degli altri tre.

"Genova di notte è bellissima" dico estasiata mentre passeggiamo per il centro della città per tornare all'albergo

"Tu di più" dice Mattia lasciando la mia mano e mettendomi un suo braccio attorno al collo per stringermi di più a se, alzo la testa per sorridergli e lui mi ruba un bacio


Arriviamo in albergo e ci diamo la buonanotte per poi ritirarci nelle rispettive camere

"so troppo stanco" dice Mattia entrando in camera e buttandosi di peso sul letto occupandolo tutto

"aveva ragione Emma sembri una balena spiaggiata, non sei tanto una bella visione" dico ridendo

Mi guarda con aria di sfida e prima che io possa capire le sue intenzioni mi ritrovo stesa sul letto con lui sopra di me che prova a farmi il solletico "ripetilo se hai coraggio" dice continuando la sua tortura e io continuo a ridere finchè esausta gli chiedo scusa e lui la smette levandosi da sopra di me e mettendosi a fianco

"smettila di fissarmi" dico dopo un po' per poi alzarmi dal letto

"dove vai?"

"in bagno" dico ridendo

"sigaretta?" mi chiede appena esco dal bagno

Annuisco prendendone una dal pacchetto che mi porge "si ma Matti mettiti qualcosa sennò ti ammali" gli dico notando che indossava solo una t-shirt

"si mamma" mi risponde ridendo infilandosi la felpa che aveva lasciato sul letto per poi aprire la portafinestra e uscire in terrazzo.


"cazzo" praticamente urlo

"che c'è?" chiede Mattia che era steso sul letto a concionare col suo iPhone

"mmm.. ho dimenticato il pigiama" dico imbarazzata guardandolo mentre lui ride

"e te pare un motivo valido pe famme venì n'infarto?" mi chiede prendendomi in giro "comunque ce sta Mattia tuo co la soluzione" dice alzandosi e prendendo dalla sua valigia una sua maglia "mettete questa tanto te fa da vestito, sei piccina"

"sei tu il gigante qua" lo correggo afferrando la maglietta che mi porge, per poi avvicinarmi e lasciargli un bacio sull'angolo della bocca come ringraziamento. Sto per andare a cambiarmi ma mi afferra il braccio facendomi scontrare col suo petto per poi unire le sue labbra con le mie, la sua lingua chiede accesso alla mia bocca e io glielo concedo dando il via ad un bacio mozzafiato. Ci stacchiamo sorridendo "vado a cambiarmi" dico

"pe me puoi cambiarti anche qua" dice ridendo

"ti piacerebbe" dico entrando in bagno

"tanto" urla affinché possa sentirlo e sorrido

Indosso la maglietta di Mattia ed esco, appena entro in stanza sento il suo sguardo bruciarmi addosso, so che sta seguendo ogni mio gesto e la cosa nonostante un po' mi imbarazzi mi diverte quindi per prendere il carica dell'iPhone dalla valigia mi abbasso a 90

"si però se fai così va a finire male eh.. mo te avviso" dice ridendo

"pervertito" dico ridendo e andando a mettermi sotto le coperte essendo novembre e dovendo utilizzare una maglia a mezze maniche come pigiama

"senti freddo?" mi chiede

"un po" rispondo.
Si alza e mi passa la sua felpa "mettila" mi dice sorridendomi, poi si toglie la t-shirt e i jeans rimanendo in boxer e io rimango incantata; non ho mai seguito Mattia perché fosse un bel ragazzo era una cosa che per me non contava, contava la sua voce e le sue canzoni e le emozioni che riusciva a trasmettere però ritrovarmelo davanti in boxer davvero mi lascia senza fiato

Abbi cura di me - Mattia BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora