Roma 01/02/17

490 24 4
                                    

La sveglia del mio iPhone mi fa aprire gli occhi. Nonostante siano le 8:30 del mattino ho un sorriso stampato in faccia. Oggi è il primo febbraio e finalmente potrò entrare nell'appartamento che ho trovato qualche giorno fa con Giulia, nel quale vivrò per i prossimi anni, almeno fino alla mia laurea.

"perché tutto ciò?" sorrido ancora assonnata entrando in cucina

"de che?" sorride facendo finta di niente

"questo" sorrido indicando il tavolo pieno di cibarie e un mazzo di rose rosse

"così, me andava" sussurra abbracciandomi "da domani nun ce sarai più tutte le mattine a fare colazione con me, volevo renderla speciale"

"grazie" sorrido lasciandogli un bacio "ti amo"

"anche io" sorride "dai facciamo colazione che c'abbiamo un sacco de cose da fà! E poi t'ho fatto i pancakes" esclama fiero

"i pancakes" esclamo felice come una bimba lasciandogli un bacio in guancia ma prima di sedermi annuso i fiori e li metto accuratamente in un vaso "devo fare una storia" sorrido prendendo il mio iPhone e fotografando la colazione

"c'ho na sorpresa" esclama mentre addento i pancakes

"oltre a questo?" rido "devi per caso farti perdonare qualcosa?" chiedo curiosa spostando il mio sguardo dal piatto ai suoi occhi verdi che mi stavano già scrutando

"no" ride "ti porto a Madrid" svela

"sei serio?" chiedo sconvolta

"si" ride vendendo la mia faccia "devo fare qualche shooting e me serve per il libro.. ma visto che pe New York non ti ho potuta portare, vojo portarti"

"quando?" sorrido emozionata

"partiamo domenica 5 e torniamo lunedì 13"

"sei meraviglioso" sorrido sedendomi sulle sue gambe e accoccolandomi come una bimba al suo petto "non ci sono mai stata in Spagna"

"lo so" sorride per poi mettermi un pezzo di pancake in bocca

"comunque sono buoni" esclamo dopo aver mandato giù il boccone

"ovvio, li ho fatti io" esclama modesto, facendomi ridere

"ciao ma" esclamo accentando la chiamata ancora seduta in braccio al mio ragazzo a fare colazione "dove siete?" chiedo "si perfetto, a dopo" chiudo la chiamata "i miei stanno quasi a Roma, ci troviamo per le 11 davanti la casa" aggiorno Mattia

"partiamo per le meno venti?" chiede conferma

"si" rispondo alzandomi e iniziando a raccogliere le mie cose da portare nella nuova dimora

"senti lascia qua qualche cambio, lo spazzolino.." sospira toccandosi i capelli una volta che mi ha raggiunta in camera

"dici?" lo prendo in giro

"dove pensi che o famo l'amore? in casa co la coinquilina tua?" esclama facendomi scoppiare a ridere

"quanto te rode che me ne vado" rido staltandogli in braccio

"tanto" sbuffa "ma tanto lo sai anche te che vivrai più de qua che de la" sorride stringendomi a lui

"se lo dici tu" sorrido zittendolo con un bacio

***

"mamma" esclamo correndole incontro per abbracciarla

Abbi cura di me - Mattia BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora