Roma 3/12/16

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Vengo svegliata dalle urla di Mattia e Fulvio provenienti dalla cucina, provo ad ascoltare quello che si dicono e sento la fine della litigata

"nun esite che la inviti a dormire in camera tua" urla Mattia

"dovevo lasciarla dormire sul divano?" risponde a tono Fulvio

"doveva dormire dove ha sempre dormito pe una settimana"

"nun avrebbe mai dormito co te perchè a 27 anni nun sai ancora come comportarti con le persone che ti amano"

"che te sei innamorato de lei?" urla ancora più incazzato Mattia "prossima volta scopatela già che ci sei allora"

"tu stai delirando, sei accecato dalla gelosia da nun renderte nemmeno conto che se ha dormito in camera mia è solo pe colpa tua"

Mattia urla qualcosa che non riesco a capire perchè il suono della sveglia rompe il silenzio della stanza di Fulvio, sento solo una porta sbattere segno che uno dei due è uscito di casa incazzato nero. Titubo un po' prima di alzarmi dal letto visto che non so chi de due troverò in cucina poi però decido di alzarmi visto che alle 13 abbiamo un treno da prendere. Mi avvio verso la cucina e trovo Fulvio seduto con la faccia coperta dalle mani, mi avvicino e lo abbraccio

"ho sentito.. mi dispiace di avervi fatto litigare per colpa mia.." sussurro

"se non avessi pensato davvero quelle cose nun mi sarei schierato dalla tu parte" mi sorride tranquillizzandomi "poi ogni tanto fa bene pure a lui sentirse dire le cose come stanno, poi sicuro noi chiariamo stai tranquilla" dice lasciandomi un bacio in guancia che ricambio a mia volta, ormai è come se lui fosse il mio fratello maggiore

"faccio un caffè anche per te?" chiedo guardandolo

"si grazie" mi sorride

Facciamo colazione tranquillamente e Fulvio come un vero amico prova continuamente a sollevarmi il morale facendomi ridere con scarsi risultati, quando ad un certo punto fa una battuta alla quale non posso fare a meno di scoppiare a ridere e proprio in quel momento entra in casa Mattia che trovandoci a ridere ci tira un'occhiataccia entrando in cucina

"tranquilli nun volevo disturbarve continuate pure, tanto ora levo il disturbo" dice fissandomi visto che appena lo avevo visto mi ero ammutolita

"abbiamo il treno alle 12:47 partiamo per mezzogiorno" urla Fulvio a Mattia mentre esce dalla cucina

"ok" urla a sua volta Mattia


Alle 12:30 siamo tutti in stazione io accompagno Fulvio e Francis a prendere i biglietti mentre James e Giulia approfittano degli ultimi minuti insieme visto che alla fine prendiamo treni diversi, Mattia si isola con le cuffie alle orecchie palesemente incazzato col mondo

"avete litigato?" mi chiede Francis una volta allontanati

"ho provato a seguire il tuo consiglio e a dirgli che non mi piaceva come si era comportato ma lui si è incazzato dicendo che lui è fatto così, che non cambierà il suo carattere per nessuno e che sono una bambina ad arrabbiarmi perchè per una sera non mi ha calcolato"

"poi s'è incazzato co me perchè l'ho fatta dormì in cameria mia stanotte" aggiunge Fuvio

"dopo ce parlo io" dice Francis facendomi l'occhiolino "caratterialmente Mattia è complicato, bisogna conoscerlo bene per capirlo e tante volte nun se capisce nemmeno da solo"

"si ma è grande non può reagire così"

"hai ragione" dice Fulvio dandomi due biglietti, il mio e di Giulia

"voi avete il treno alle 13:04 diretto pe Venezia" mi dice "binario 3"

"perfetto" sospiro ironica per lo scherzo del destino "Fulvio?"

"dimmi"

"cosa devo fare con Mattia?" chiedo davvero non sapendo come comportarmi

"secondo me devi fare la matura della situazione vai da lui, lo saluti e gli dici che quando avrà fatto pace col cervello de scriverte"

"anche secondo me" si aggiunge Francis "poi stasera quando è più tranquillo provo a parlarce"


Torniamo dagli altri tre e io dopo aver fatto un respiro profondo mi avvicino a Mattia, lo prendo per il braccio e lo trascino distante dal gruppo

"che voi?" dice guardandomi arrabbiato e scrollando il braccio per farmi mollare la presa come se quel contatto lo infastidisse

"volevo solo salutarti" dico guardando in basso imponendomi di non lasciarmi scappare nemmeno una lacrima

"ciao" mi dice con tono strafottente di uno che se ne frega

le mie lacrime iniziano a scendere ormai impossibili da trattenere davanti a tale indifferenza
"sai una cosa" dico nonostante le lacrime "è vero che io ti amo, è vero che puoi benissimo non cambiare perchè sei fatto così ma sappi che posso essere innamorata di te quanto vuoi ma non mi faccio trattare di merda solo perchè lo decidi tu, sono una ragazza come tante, non sono nessuno ma tu sei un ragazzo come tanti, per me sei solo Mattia una ragazzo che ha un orgoglio che prevale su qualsiasi altro sentimento e che se continua così perderà tutte le persone che gli vogliono bene; sinceramente mi hai deluso con questo tuo comportamento ti credevo più maturo e se hai intenzione di rimanere per la tua strada ricorda che io non tornerò mai te da strisciando perchè in un rapporto la cosa principale è il rispetto dell'altra persona; pensaci perchè se non cambi mi hai perso" dico tutto ciò guardandolo negli occhi per poi superarlo e raggiungere gli altri lasciandolo li immobile

"va tutto bene" dice Fulvio abbracciandomi mentre io singhiozzo

"che succede?" chiede Giulia che non sa nulla visto che ieri era ubriaca

"in treno ti spiego" dico staccandomi dall'abbraccio

"noi dobbiamo andare senno perdiamo il treno.. Marti pe qualsiasi cosa chiama" dice Francis abbracciandomi

"è un cretino" dice James abbracciandomi per salutarmi

Si allontanano tutti dopo averci saltato tranne Mattia che senza salutare ne me, ne Giulia li segue con la testa bassa.


Prendiamo il treno e inizio a spiegare quello che è successo con Mattia a Giulia che continuava a tormentarmi

"no vabbè potevi dirmelo prima" dice urlando

"shh che si sono girati tutti"

"non me ne frega io lo castro quel deficiente"

"Giulia per favore" dico implorante, lei mi abbraccia

"mi ascolto un po di musica se non ti dispiace" le dico

"tranquilla tesoro, mi presti il tuo portatile?" chiede

"certo" glielo passo e mi infilo le cuffiette che collego al mio iphone, apro l'applicazione di Spotify e metto la riproduzione casuale e ovviamente non poteva non partire una sua canzone..

è tutto quello che ho dentro
è brutto come mi sento

Le lacrime escono da sole daltronde sono esattamente le sensazioni che provo io in questo momento; faccio lo screen della schermata di blocco e lo pubblico con quelle due frasi sulle storie di Instagram, non mi interessa se qualcuno possa capire che abbiamo litigato, visto che ormai un po' di fan vedendomi in giro spesso con lui per mano hanno iniziato a seguirmi, voglio che a lui arrivi il messaggio.
Voglio che capisca che ci sto male e usando le sue parole forse è il mezzo migliore.
Appoggio la testa sul finestrino del treno e faccio finta di ascoltare le canzoni, ho la testa troppo piena di pensieri per potermi godere la musica; sto per levarmi le cufiette quando all'improvviso diventa tutto nero..

Abbi cura di me - Mattia BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora