Apro gli occhi e mi trovo sola sul letto matrimoniale in stanza di Mattia, prendo il mio iPhone e vedo che sono le 10:03 così decido di alzarmi. Apro la porta della camera e mi dirigo verso la cucina dove sento Mattia parlare con qualcuno, entro e lo vedo di spalle che parla al telefono così lo abbraccio da dietro facendolo sussultare spaventato; si accorge che sono io e liquida la persona con cui sta parlando con un semplice "mo vedo se riesco, te scrivo dopo, c'ho da fa ora"
"Buongiorno" dice dandomi un bacio
"Buongiorno"
"Mo allora c'abbiamo un po' de opzioni per oggi" dice guardandomi "o annamo a fa colazione al bar, poi me accompagni all'Honiro che c'ho da firmà du cosette, te porto a pranzo e poi ce facciamo un giro per Roma e poi namo a cena da mi madre" fa una piccola pausa poi riprende "oppure passo io a firmà le du cosette ora e tu stai con Fulvio poi pranziamo a casa e usciamo solo nel pomeriggio e poi namo da mi madre"
"Posso venì anche io a cena da Patrizia?" domanda Fulvio entrando in cucina
"Fatte i cazzi tui" risponde Mattia con un tono cattivo
"Si" dico io "ti porto come mio accompagnatore" dico andando ad abbracciare Fulvio
"Lei si che me vuole bene" dice a Mattia
"Che vojamo fa?" mi chiede Mattia un po' alterato
"È uguale" rispondo ricevendo un'occhiataccia da parte sua, così continuo "verrei volentieri ad accompagnarti alla Lable e a fare un giro per Roma tanto non è che abbia tanto da fare qua a casa tua ma se vuoi fare un salto a firmare e tornare è lo stesso" sorrido
"Namo a prepararce allora"
Io mi metto un jeans nero skinny a vita alta con un maglioncino nero corto dal quale compare il colletto lavorato della canotta che ho messo sotto donandomi un'aria un po' più elegante così da non dovermi cambiare per stasera, infilo le mie francesine nere e mi do un filo di matita e di mascara. Mi infilo la mia pelliccia corta, raiban, borsa e sono pronta.
Mattia indossa un jeans chiaro, maglioncino blu con sotto una camicia azzurra; si sistema i capelli si infila il giubbotto e prende i suoi occhiali da sole ed è pronto.
Usciamo di casa in una tranquilla mattinata soleggiata di novembre e andiamo a fare colazione, poi mano nella mano ci dirigiamo verso la Honiro Lable"Se ti fermano e ti trovano così con me?" chiedo indicando le nostre mani intrecciate
"Je dico che nun sono affari loro" dice serio "oggi la gente nun me deve cagar er cazzo"
"Che hai stamattina?" chiedo notando il suo pessimo umore "ho fatto qualcosa che non dovevo?" chiedo preoccupata di essere io la causa del suo umore
Alle mie parole si ferma di colpo e mi fa girare verso di lui
"Tu nun centri nulla" dice penetrandomi col suo sguardo "me ero assicurato de nun aver lavoro da fà finché c'eri te qua pe stare assieme senza problemi e stamattina me so svejato cor telefono che suonava quindi già me so svejato de merda poi me vengono a dì che devo passare alla Lable e me girano i cojoni.. volevo sta co te e me rovinano sempre tutto" dice"Guarda il lato positivo" dico sorridendo "siamo insieme lo stesso e poi puoi sempre farmi vedere la Honiro"
"Sei fantastica, mo dove la trovo n'altra come te" dice lasciandomi un bacio in fronte per poi sorridermi
Gli prendo la mano e ricomincio a camminare "Sono insostituibile, non la troverai mai una come me" rido facendo ridere anche lui
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Abbi cura di me - Mattia Briga
FanficUna giornata come tante altre. Una delle tante fan di uno dei tanti cantanti nel panorama musicale italiano. Uno dei tanti instore. Un cantante all'apparenza arrogante ma che sotto uno scudo fatto di insicurezze e paure mostra un cuore immenso, d'al...