Roma 23/07/17

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Sono passate circa due settimane da quella conversazione che ho avuto in macchina con Mattia e dalla quale ne sono uscita peggio di prima. Non l'ho più visto né sentito, ho vietato a chiunque di parlarne e nominarlo in mia presenza. Sono delusa, delusa più da me stessa che da lui, ho sempre pensato che mi amasse e che fosse solo confuso ma invece stando a quanto mi ha brutalmente detto in faccia è più più felice con la sua nuova ragazza che con me e chi sono io per privarlo della sua felicità? Mi hanno sempre detto che se ami una persona bisogna lasciarla andare, se è tua ritornerà ,se non lo farà non lo è mai stata. Io l'ho lasciato libero, ora come ora non credo ritornerà mai da me, ma la speranza è l'ultima a morire.

<Sei in aula studio?> mi scrive Tancredi

<Non ancora, arrivo tra circa 10 minuti> lo avviso immersa nel traffico romano delle 9 e mezza del mattino

<Perfetto prendo i posti io> mi avvisa

"Ciao" sussurro una volta raggiunto

"Ciao" mi sorride lui "come state?" domanda a me e alla mia creatura

"Bene dai" sorrido, mi fa sempre uno strano effetto quando qualcuno mi chiede di lui o lei, non mi sono ancora abituata "te?"

"Io na meraviglia" ridacchia, alla fine dopo quella sera al Blanco si è fidanzato la ragazza che gli piaceva, ed è raggiante

"Noto" ridacchio beccandomi un'occhiataccia dalla gente che sta studiando "basta chiacchiere mettiamoci a studiare"

"Si capo" mi prende in giro

<Ho staccato ora, 13:30 al Banana republic?> mi scrive Giulia, ricordandomi che dobbiamo andare a pranzo assieme

<Si perfetto> rispondo subito

"Vuoi venire a pranzo con me e Giulia?" domando a Tancredi mentre usciamo dall'aula studio

"Verrei volentieri ma devo fa er bravo sennò quell'altra me molla subito" ride

"Ciò non significa che non devi più uscire con delle tue amiche devi solo comportarti bene" sorrido, per lui è un mondo nuovo questo è visto che lei gli piace molto non vuole fare cazzate

"Lo so lo so" sorride "sarà per la prossima" mi promette

Salgo in macchina dopo aver salutato il mio amico e fedele compagno di studio e mi dirigo all'appuntamento con Giulia, quella santa della mia migliore amica. Arriviamo al parcheggio praticamente in contemporanea.

"Ciao amo" la abbraccio

"Ciao" mi stringe "come stai?" sorride toccandomi la pancia

"Bene" sorrido, oggi non ho nausee e nient'altro quindi sto veramente bene

"Cosa prendi?" domando leggendo il menù

"Mm quello con la cotoletta" ridacchia, non cambia mai prende lo stesso panino da quando è nata praticamente "tu?"

"Il valdostano" esclamo continuando a guardare il menù "però ben cotto, devo stare attenta" sospiro

"Tutto bene?" mi chiede nuovamente dopo che abbiamo ordinato

"Me l'hai già chiesto ti ho detto di sì" borbotto

Abbi cura di me - Mattia BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora