Sento la porta di casa chiudersi ed essendo le 8:30 di lunedì mattina significa che mia mamma è uscita per andare a lavoro, mio papà e mio fratello escono sempre prima quindi sono a casa sola con Mattia.
Mi alzo e sgattaiolo in quella che solitamente chiamiamo camera degli ospiti in cui ora dorme Bellegrandi, appena apro la porta lo vedo a pancia in giù che dorme abbracciato al cuscino: è una visione talmente carina che non posso non fargli una foto. Appoggio il telefono sul comodino e mi metto sotto le coperte cercando di non svegliarlo per continuare ad ammirarlo.
Oggi è l'ultima mattina che passiamo insieme, dopo pranzo parte per recuperare gli instore che ha perso a causa mia e fino a dopo natale non ci vedremo.
Dopo circa mezz'ora suona la sua sveglia e lui inizia a stiracchiarsi e si gira a pancia in su così mi metto a cavalcioni su di lui e mi abbasso per dargli il bacio del buongiorno che ricambia"buongiorno" sorrido staccandomi
"buongiorno" mi sorride per poi incupirsi di colpo "che ce fai qua? se ce vede tu padre me ammazza" dice preoccupato cercando di levarmi da sopra di lui
"tranquillo" dico ridendo "siamo soli soletti, sono tutti a lavoro, sai è lunedì mattina"
"ah se?" dice sorridendo finalmente tranquillo per poi ribaltare la situazione e schiacciarmi tra lui e il materasso
"che vuoi fare?" rido capendo le sue intenzioni che in realtà non mi dispiacciono per niente
"nulla" sorride sfacciato iniziando a lasciarmi umidi baci sul collo
"a me questo non sembra nulla" dico alludendo ai baci sul collo e alla sua erezione mattutina che sento spingere contro la mia pancia
"me so svejato co te sopra" si giustifica "nun puoi darme la colpa" dice capendo a cosa mi riferisco
"allora non ti sveglierò più" dico ridendo
"no no tu devi svejarmi così sempre" dice serio "me piace troppo" sussurra per poi baciarmi con trasporto.
Le mie mani iniziano a tirargli i capelli facendogli scappare ogni tanto dei gemiti che però vengono soffocati dalla mia bocca, lui a sua volta ha le mani dentro la mia maglietta e accarezza la mia schiena cercando disperatamente di sganciare il gancetto del mio reggiseno"ce la fai?" chiedo ridendo dopo qualche minuto
"che è sto aggeggio infernale, nun se sgancia, nun è colpa mia" dice frustrato facendomi ridere di gusto "e nun ride"
"ma a me fa ridere" mi giustifico
"a me no" dice mordendomi un pezzo di pelle facendomi urlare
"avrei dei vicini" dico ridendo e massaggiandomi la parte del collo appena morsa
"sei tu che urli" mi sbeffeggia ricevendo un pugno scherzoso da parte mia "nun metterlo più sto reggiseno quando sei co me" dice serio
"ai suoi ordini capo" rido per poi sganciarmelo da sola e lanciarglielo in faccia
"te odio"
"ok allora vado a fare colazione" dico cercando di alzarmi dal letto ma avendo lui sopra non è cosa facile
"nun vai da nessuna parte" dice prendendomi per i fianchi facendomi urlare "che ho fatto?" chiede spaventato
"i punti dell'operazione" dico togliendo la sua mano dal mio fianco sinistro
"ok pe oggi basta" dice serio cercando di alzarsi "nun vojo fatte male, nun te sei ancora ripresa dall'operazione"
Aggrappo entrambe le mie braccia al suo collo impedendogli di alzarsi "non mi fai male devi solo evitare di toccare quella parte" dico ormai troppo oltre per fermarmi
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Abbi cura di me - Mattia Briga
Hayran KurguUna giornata come tante altre. Una delle tante fan di uno dei tanti cantanti nel panorama musicale italiano. Uno dei tanti instore. Un cantante all'apparenza arrogante ma che sotto uno scudo fatto di insicurezze e paure mostra un cuore immenso, d'al...