Capitolo 1 - LUPO

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ATTENZIONE!
Questa storia può trattare tematiche sessuali o violente, però le descrizioni delle scene non si soffermeranno sui particolari.


Anche quella notte non era riuscita a dormire.

Erano passate tre settimane e, ancora una volta, aveva sognato Cedric che veniva colpito dal lampo di luce verde. Ormai era un ricordo nitido nella sua mente, e non se ne sarebbe andato via tanto facilmente.

Con gli occhi fissi sul soffitto, Ginevra sentì il bisogno di svuotare la mente. E fu in quel momento che decise di aprire la finestra e calarsi giù, (come quando era piccola e voleva vedere Fred e George, ignorando le punizioni di sua zia).

Aveva iniziato a correre fino a inoltrarsi nel buio del bosco e poi accadde. Era diventata un lupo.

Da quando era tornata a casa quel episodio continuava a ripetersi ogni sera, fino a diventare un abitudine.

Trasformarsi diventava sempre più facile e non doveva nemmeno pensarci.

Non le importava sapere cosa o come le fosse successo. Sfrecciare in mezzo agli alberi senza preoccuparsi della velocità, riusciva a svuotarle la mente.

Correre era diventata l'unica cosa in grado di farla sentire libera.


Da quando Ginevra era tornata, Andromeda era entrata in un perenne stato di ansia. Non sopportava di essere trattata con così tanta freddezza dalla nipote, dopotutto lei voleva solo aiutarla e consolarla.

Era troppo pretendere che sua nipote si confidasse con lei?

Ted, invece, sembrava l'unico ad aver capito che Ginevra voleva essere lasciarla in pace.

Era sempre stato bravo a capirla, fin da quando era solo una bambina. Quando la notte piangeva, chiamando suo padre nel sonno, lui, sua moglie o Nymphadora andavano a confortarla. Ma ogni volta, lei si chiudeva in un guscio che impediva a chiunque di entrare e fingeva di non aver bisogno di nessuno.

Poi, col tempo aveva iniziato a schiudersi e lasciare che loro si occupassero di lei.

'Tempo al tempo...', diceva sempre lui. E adesso che sua nipote era cresciuta, non aveva intenzione di cambiare metodo.


Era passato parecchio tempo da quando era uscita per la sua "passeggiatina notturna", il cielo iniziava a schiarirsi e gli uccellini cinguettavano felici.

Una volta arrivata sotto la finestra della sua stanza, Ginevra riprese forma umana e, con l'aiuto dell'albero che costeggiava lì accanto, con agilità si fiondò al suo interno. Più il tempo passava, più apprezzava il suo nuovo lato lupesco e le abilità che ne portava.

- Nonostante siano passati anni, continui ancora a darti alla fuga, piccola furfante?

Per un solo istante, Ginevra trasalì. Poi, dopo aver riconosciuto la voce, si voltò e sul suo volto sbocciò automaticamente un gran sorriso.

Appoggiata al battente della porta con una spalla, una ragazza dai corti capelli rosa, contraccambiò il sorriso.

- DORA!!!

Senza pensarci un attimo, Ginevra corse ad abbracciare la cugina.

Quattro anni prima, Nymphadora era partita per la Romania insieme al suo ragazzo, Charlie, e si erano trasferiti lì. Anche se le due cugine si erano tenute in contatto via gufo, avevano entrambe una grande nostalgia l'una dell'altra.

- Quando sei tornata?

- Proprio adesso - sbadigliò Dora, assonnata. - Sai se hanno distrutto il mio letto, o posso ancora sperare di dormirci?

Light and Darkness《THE BLACK CHRONICLES》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora