18. Casa dolce casa

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Riccardo Pov's
Sono passati già due giorni da quando ho girato il videoclip e da quando non vedo e non sento Fede.
Ho promesso ad Andre che l'avrei lasciata in pace per pensare e non le avrei scritto, così è stato anche se la tentazione di sentire la sua voce è tanta.
Dopo tanti mesi passati in giro per l'Italia, finalmente sono ritornato a casa dalla mia famiglia.
Non vedo l'ora di riabbracciare mia mamma, la mia piccola sorellina e di tornare in quell'atmosfera di famiglia che negli ultimi tempi mi è tanto mancata.
Mentre sono in viaggio, sbircio un po' su instagram e vedo che la mia Fede ieri ha girato il suo videoclip...
"Quant'è bella... Mi manca da morire.."
Mi fa male pensare che in uno dei giorni più importanti della sua carriera, io non ero lì con lei a sostenerla.
Purtroppo il danno è stato fatto e ora non posso fare altro che stare buono e aspettare.
A distrarmi dai miei pensieri è Riccardo.
RSc:« Ehi Riki! Tutto bene?»
R:« Sisi! Sono solo un po' pensieroso, ma allo stesso tempo sono felice di tornare a casa e stare un po' con la mia famiglia.»
RSc:« Dai dai, manca poco a Milano! Ricordati che dobbiamo lavorare anche al secondo Cd eh!»
R:« Me lo ricordo eccome Riccà! Non ti preoccupare che dopo un po' di riposo, torno più forte di prima!»
RSc:« Secondo me, a te per tornare più forte di prima ti serve qualcos'altro o meglio qualcun'altro!!»
R:« Grazie per aver messo il coltello nella piaga Riccà! Comunque non ti preoccupare che mi riprenderò!»

* * *
Dopo un'altra oretta di viaggio, arriviamo a Milano e io non sto più nella pelle.
Quando la macchina si ferma davanti al portone, vedo mia mamma uscire e venirmi incontro per salutarmi.
MR:« Riki bentornato!»
Mi stringe in un mega abbraccio che io ricambio volentieri...
"La mamma è sempre la mamma!"
R:« Ciao mamma! Come stai?»
MR:« Ora che sei a casa benissimo! Tu stai bene?? Ti vedo sciupato! Ma quando sei in giro mangi?? Dormi abbastanza??..»
R:« Mamma, mamma! Calmati, una domanda alla volta..»
Scoppio a ridere e lei mi segue.
MR:« Lo so hai ragione, scusa! Ma è da tanto che non ti vedo e sembri diverso dal mio Riccardo..»
R:« No mamma, sono sempre io! Un po' più stanco del solito, ma sempre io..»
MR:« Sarà come dici tu, ma io penso che ci sia dell'altro!
Comunque dai entriamo dentro che ti stanno aspettando tutti con ansia.»
R:« Tu inizia ad andare mamma, io saluto loro e arrivo.»
Mentre mia mmma si avvia in casa, mi giro verso Riccardo e Davide.
R:« Ehi ci vediamo domani?»
D:« Sì, ti passiamo a prendere noi! Tu mi raccomando cerca di riprenderti oggi, hai una faccia stremata.»
R:« Si tranquilli, mi riprenderò! Andate a riposare anche voi. A domani!»
RSc-D:« A domani Riccà!»
Prendo le ultime borse e mi avvio anche io verso la porta di casa, appena entro nell'ingresso il profumo di casa mi invade le narici.
"Da qui è iniziato tutto!"
La prima cosa che vedo è mia sorella, che appena mi vede, inizia a correre verso di me.
La prendo al volo e la faccio girare abbracciandola forte.
Fca:« Ciao fratellone! Mi sei mancato tanto..»
R:« Ciao piccolina! Anche tu..»
Le do un bacio sulla guancia e la faccio scendere, per salutare mio fratello che nel frattempo si era avvicinato a noi.
R:« Ciao Lù!»
L:« Ciao Riki!»
Ci diamo un abbraccio e qualche pacca sulla schiena..
Mi sono mancati i miei fratelli, soprattutto Franci.
R:« Mamma, papà non c'è?»
MR:« No tesoro, ma dovrebbe tornare tra poco! Perché nel frattempo non vai a rinfrescarti e poi ti riposi un po'?»
R:« Mi sa che faccio così mamma, ci vediamo tra un po' allora.»
Mi avvio nella mia cameretta e prendo tutto il necessario per farmi una doccia.
Subito dopo essermi rinfrescato, mi butto sul mio letto, prendo il cellulare e lo sblocco.. Come sempre compare la foto che ho fatto con Fede e mentre guardo i suoi occhi, che riescono sempre a catturarmi come la prima volta, non mi rendo conto che cado in un sonno profondo.

* * *

~È una bellissima giornata di sole, sto camminando in un parco immerso nel verde e ad un tratto in lontananza vedo una figura che si dirige verso di me.
Man mano che mi avvicino, riconosco che quella figura è Federica.. Vorrei correre, ma i miei piedi non ne vogliono sapere di muoversi e si fermano del tutto.
Quando è vicinissima a me, la vedo sorridere e appogia la sua mano sul mio viso per accarezzarmi..
In tutto ciò io sono immobile e neanche la mia voce riesce ad uscire dalla mia bocca.
Dopo avermi accarezzato, inizia ad indietreggiare sussurrando il mio nome per poi chiamarmi sempre più forte, fino a quando non la vedo più..~

« Riki..»
« Rikiii..»
« Rikiiii..»
Non so se sto ancora sognando o c'e davvero qualcuno che mi sta chiamando e scuotendo.
Fca:« Riki svegliati! Papà è arrivato ed è quasi pronta la cena.»
Con tanta fatica apro gli occhi e la prima cosa che vedo è il viso di mia sorella.
R:« Eri tu che mi stavi chiamando?»
Fca:« Certo che ero io, chi doveva essere scusa?»
" Allora era un sogno.. Non era la mia Fede che mi stava chiamando.."
R:« Nessuno, forse ho dormito troppo e ora sono un po' rimbambito!»
Fca:« Mi sa proprio di si Riki.. Non hai una bella cera!! Sei sicuro di stare bene?»
" Pensavo di nascondere bene le cose, ma sto vedendo che non è così.
Tutti hanno detto che non mi vedono alla grande, ed è così in realtà... Vorrei poter sfogarmi con la mia famiglia, ma non lo faccio per non dargli altre preoccupazioni e soprattutto perché della storia con Fede non ne sanno niente.."
R:« Sto bene Franci, tranquilla! Dai andiamo di la così saluto papà e andiamo a prendere qualcosa da mangiare, che ho una fame da lupi.»
Mi alzo dal letto, mi do una sistemata e poggio le mani sulle spalle di mia sorella e la guido fuori, verso il resto della nostra famiglia.
Entriamo in cucina e vado a salutare mio padre con un abbraccio.
R:« Ciao papà!»
PR:« Ciao Riki, allora? Tutto bene?»
R:« Tutto apposto pà! Gli instore sono quasi finiti e finalmente arrivano le vacanze!»
PR:« Sono contento e fiero di te! Bravo Riki!»
R:« Grazie papà!»
Mr:« Voi due basta parlare, la cena è pronta mettetevi a tavola!»
Io e mio padre ci guardiamo e scoppiamo a ridere per l'affermazione di mia mamma.
PR-R:« Arriviamo capo!»
Mi siedo al mio posto di sempre e guardo i sorriso dei miei familiari.. Mi era mancata questa sensazione e in questo momento ne avevo proprio bisogno.

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